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Libri, Il Sangue Rosso E Nero Che Scorre Nelle Vene D'america

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Sacco e Vanzetti raccontati da Dos Passos, il primo grande intellettuale nero e l'autobiografia della pantera Angela Davis: volti e storie dalla parte degli ultimi

Libri, il sangue rosso e nero che scorre nelle vene d'America

Tra le novità il seguito del reportage che negli anni '30 sconvolse gli Stati Uniti

"E i loro figli dopo di loro": stesse zone, stesse famiglie, stessa miseria

di DARIO OLIVERO

ANARCHICI

Quando Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono condannati alla sedia elettrica per una rapina e un omicidio che non avevano commesso, l'America sana si mobilitò. Prima di finire in una canzone di Joan Baez e in un film che resta uno dei capolavori (che curiosamente non passa mai in tv) del nostro cinema, grandi intellettuali, attivisti e scrittori presero le loro difese. Tra questi, John Dos Passos di cui Edizioni Spartaco pubblica ora Davanti alla sedia elettrica (13 euro). E' la ricostruzione di una grande manipolazione, una falsa inchiesta giudiziaria con false deposizioni e false ricostruzioni da servire all'opinione pubblica debitamente preparata a temere il pericolo rosso, due perfetti capri espiatori, due anarchici e per di più stranieri. Due poveri cristi venuti nel Nuovo mondo perché in Italia non c'era nulla o per il grande amore per le macchine e le meraviglie meccaniche americane, vennero sacrificati. Dos Passos fu uno di quelli che non si rassegnò fino all'ultimo all'idea che una tale ingiustizia venisse consumata. Sapeva, lui come le menti più geniali di quel tempo, che una tale ferita avrebbe continuato a sanguinare per decenni perché il sangue innocente non si secca. Con la stucchevole coazione a ripetere del potere americano, da Lee Oswald assassino di Kennedy a Saddam Hussein mandante delle stragi dell'11 settembre.

ANIME NERE

Nelle vene dell'America scorre sangue nero. Quel sangue non è stato soltanto la linfa economica di un sistema schiavista, ma ha contribuito a mettere insieme il più grande esperimento sociale mai tentato. Iniziò con la guerra di secessione, iniziò quando i generali dell'Unione chiedevano istruzioni su che cosa fare di quella marea di uomini neri che si accodavano alle loro fila man mano che i soldati blu procedevano verso sud. Fu allora che Lincoln sposò del tutto la causa dell'abolizione della schiavitù e i nascenti Stati Uniti d'America formularono i tre emendamenti avanzatissimi che sancivano l'uguaglianza degli uomini di ogni colore. Da questo momento inizia la seconda grande epopea del popolo nero d'America, quella, altrettanto secolare, verso la conquista dei diritti. A raccontarlo con parole più degne di queste è stato un prodigioso intellettuale del XIX secolo, W. E. B. Du Bois. Tra canzoni dei campi di lavoro, storie di grandi idealisti e visionari, rivolte soffocate nel sangue, rivoluzionari caraibici e proletari urbani, con una prosa a tratti shakespeariana e vette libertarie quasi mistiche alla Emerson, Du Bois rende onore al suo popolo nero. Rende onore a tutti quegli americani bianchi che condivisero quel sogno. Rende onore a ogni singolo passo fatto verso la libertà, anche quelli che sembravano passi indietro. E illumina i sentieri oscuri delle società multietniche verso la convivenza civile. Si intitola Le anime del popolo nero (tr. it. R. Russo, Le Lettere, 22euro).

PANTERE

Ancora orgoglio nero. Più rabbioso stavolta, più maturo, più consapevole. Che ha camminato tanto dai primi insegnamenti di Du Bois. Che vuole prendersi i diritti, che sa che è giunto il momento. Che è imbevuto di disciplina marxista messa alla prova in realtà metropolitane come Los Angeles e New York. Ecco la vita di Angela Davis, nata in Alabama, allieva di Adorno e Marcuse, attivista delle Pantere nere, comunista, arrestata e condannata per omicidio e poi assolta. E ancora, insegnante e punto di riferimento per ogni donna o nero o detenuto che urli la sua rabbia, nemica acerrima dell'Islam fondamentalista nero in cui confluì il movimento per i diritti civili laico e marxista ormai spento e in cui rimase travolto Malcolm X. Tutta la prima parte della vita di questa donna straordinaria che ispirò canzoni a John Lennon e ai Rolling Stones è scritta di proprio pugno in un libro pubblicato in Italia nel 1975 e poi sparito e finalmente ripubblicato: Autobiografia di una rivoluzionaria (tr. it. E. Brambilla, minimum fax, 16 euro).

FURORE

Nel 1936 un giornalista e un fotografo percorsero in lungo e in largo l'Alabama con lo scopo di documentare la vita dei mezzadri che lavoravano nella Cotton Belt della Grande depressione. Si chiamavano James Agee e Walker Evans. Il loro reportage finì nella storia e lasciò l'America sotto shock. Troppo duro per finire su una rivista, i due ne fecero un libro e lo intitolarono Sia lode ora a uomini di fama. Ogni riga e ogni foto di quel libro è uno sberleffo a chi cerca di inquadrare la realtà in categorie univoche e precise. Ogni passaggio mostra il lato sommerso e senza speranza del fuggevole sogno americano. Cinquant'anni dopo, un altro giornalista e un altro fotografo decidono di ripercorrere quelle rotte andando a cercare i discendenti di quei primi testimoni. Si chiamano Dale Maharidge e Michael Williamson. Scoprono che non basta che non ci sia più il cotone per riscattare generazioni di uomini e donne addestrati a non alzarsi mai, a non avere mai occasione di rivincita. Si intitola E i loro figli dopo di loro (il Saggiatore, 28 euro) e non bastano le parole per darne un'idea.

FONTE

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