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Arriva Il Sex And The City Saudita

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«Le ragazze di Riad», della 25enne Rajaa Al-Sanea, racconta speranze e frustrazioni giovanili in uno dei luoghi più chiusi del pianeta

Arriva il Sex and the City saudita

In Occidente il libro-evento che infrange i tabù arabi

Le ragazze di Riad è un romanzo dove i giovani maschi sono perennemente e inutilmente eccitati, lanciano sguardi libidinosi a giovani donne delle quali indovinano sotto il velo a malapena gli occhi, hanno talvolta il coraggio di lanciare loro bigliettini con il numero di cellulare o di contattarle via Bluetooth, mamai la forza di ribellarsi a mamma, papà e tradizione.

Per questo il libro di Rajaa Al-Sanea, saudita 25enne, canta le gesta delle quattro eroine Sadeem, Qamrah, Mashael e Lamees, e ridicolizza gli uomini: hanno tutto il potere ma lo usano — appena sposati — per girare per casa ostentando indecenti mutande bianche, piuttosto che per cambiare le cose nell'oscurantista Arabia Saudita. Rajaa, che ha lasciato Riad e studia da dentista a Chicago, ha scritto il libro-evento degli ultimi anni nel mondo arabo, un romanzo che arriva ora in Occidente: prima dell'estate negli Stati Uniti (Penguin Press), dopo in Italia (Mondadori) e in decine di altri Paesi europei e non. Il valore letterario non è acclarato (ci sono estimatori e critici), ma non è questo il punto: le centinaia di migliaia di copie vendute in due anni in Libano e in Bahrein, dove molti sauditi sono andati a comprare il libro bandito in patria, le fotocopie diffuse al mercato nero a Riad e le email spedite per aggirare la censura, offrono agli arabi wahaabiti l'inedito piacere di leggere storie — finora tabù — di corteggiamenti, feste a base di Dom Perignon, omosessualità e ingiusto odio contro gli sciiti.

Per gli occidentali, Le ragazze di Riad è una testimonianza dall'interno di uno dei luoghi più chiusi del Pianeta, raccontata con gli occhi della generazione che avrebbe il compito di farlo progredire. Non c'è molto che incoraggi l'ottimismo. Le quattro giovani studiano all'università, appartengono alla classe alta, amano fare name-dropping buttando lì nella conversazione parole e personaggi anglosassoni, guardano i telefilm americani grazie al satellite e citano Sex and the City come ogni ragazza occidentale faceva prima che Carrie e amiche passassero di moda. Però, Qamrah è costretta a sposare Rashid dopo un matrimonio combinato. I due non si conoscono, dopo molti imbarazzi lei si toglie l'hijab e lui la prega di rimetterselo: non la trova attraente, e poi ama una donna giapponese. La abbandonerà, non prima di averla messa incinta. Sadeem invece si fidanza con Walid, e gli si concede poco prima della festa di nozze. Errore imperdonabile: Walid è entusiasta ma poi la giudica troppo disinibita, sospetta che abbia avuto altre relazioni sessuali, la lascia. Mashael, padre saudita ma madre americana, si imbatte in Faisal un giovedì sera, all'ingresso del centro commerciale. La polizia della Morale e della Virtù vieta l'ingresso ai ragazzi, troppo carichi di testosterone, ma l'intraprendente Faisal offre a Mashael mille Riyal per spacciarsi come sua sorella facendolo entrare.

È l'inizio di una grande storia d'amore, che finirà quando i genitori di lui si oppongono al matrimonio perché Mashael non è pura saudita. L'unica storia a lieto fine è quella di Lamees, che ama Nizar dopo l'impossibile sbandata per Alì, colpevole di essere sciita. Lamees mette la ragione al servizio del cuore: si innamora a prima vista del suo collega alla Scuola medica, ma decide di non ripetere gli errori delle amiche e si adopera con determinazione per farlo cadere nella rete. Le sue arti hanno successo, Lamees e Nizar si sposano e vivono felici: in Canada. Le quattro ragazze si vedono spesso a casa del quinto personaggio importante del libro, una kuwaitiana 39enne abbandonata dal marito. Il figlio Nouri è omosessuale, tutti lo deridono chiamandolo con il femminile Nowayer, ma lei ha la forza di non vergognarsene e anzi porta con orgoglio il nome di Um Nowayer, «la madre di Nowayer». Un'altra ragione del successo del romanzo è la struttura che strizza l'occhio alla modernità: 50 email nell'arco di un anno, una dopo ogni Venerdì di preghiera, inviate dalla voce narrante alle amiche di chat su Internet. Le ragazze sono al passo con i tempi ma deboli, i ragazzi stupidi e prepotenti. Eppure Rajaa Al-Sanea giura che, finiti gli studi negli Usa, tornerà a Riad.

Stefano Montefiori

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