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Dr. Jekyll

Wi Juventus Club

260 messaggi in questa discussione

Notte da urlo per nostra signora.

La juventus domina la capitale e fa impensierire l'inter.

Poco piu' che straordinaria la prova della squadra di Ranieri contro la Roma nell' anticipo di sabato, 4-1 e' il risultato finale e serata da incorniciare per i vari Iaquinta , autore di una doppietta , Mellberg e Nedved autore di un gol capolavoro. Di Loria il gol del momentaneo pareggio giallorosso. Ottima la media punti dei bianconeri con 19 punti nelle ultime sette partite.

Fonte WinInizio

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ma nessuno invece odia l'inter?????

e specialmente lo special one???

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Oh sì lo puoi ben dire che qualcuno odia l'Inter e lo special one, mettimi pure in prima fila!!!!

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Del Piero, nuovo stop: almeno un mese

Problemi muscolari per il capitano costretto a lasciare

in anticipo l'allenamento a Vinovo

TORINO - Sembrava quasi pronto per il rientro. E invece si è fermato di nuovo. Brutte notizie per Alessandro Del Piero: il capitano della Juventus dovrà rimandare di 30-40 giorni il suo rientro in campo. Durante l'allenamento a Vinovo, il giocatore ha accusato un dolore acuto alla regione mediale della coscia sinistra. Del Piero ha subito effettuato un'ecografia e una risonanza magnetica che hanno evidenziato una distrazione di 1°/2° grado del muscolo lungo-adduttore di sinistra. Un'odissea senza fine, per il numero 10, che in questa stagione non è riuscito ancora a giocare nemmeno un minuto in partite ufficiali.

GLI ALTRI - Problemi anche per Tiago. Il portoghese ha terminato il match di Champions League contro il Bayern (finito 0 a 0) con un dolore acuto alla regione flessoria della coscia sinistra. Gli accertamenti strumentali (ecografia e risonanza magnetica) non hanno evidenziato la rottura di fibre muscolari, ma un'edema post-contusivo del muscolo bicipite femorale sinistro. La prognosi è di circa 20 giorni. Per il resto del gruppo, restano le indicazioni date al termine dell'allenamento della mattina. Cannavaro continua nella fase di recupero atletico e ha svolto parte della seduta con il gruppo. Così come Sissoko, che ha anche proseguito le cure fisioterapiche. Lavoro in palestra per Salihamidzic.

FALSO IN BILANCIO - Intanto, sul fronte giudiziario, la procura di Torino ha chiesto la condanna degli ex vertici della Juventus nell'ambito dell'inchiesta sul presunto falso in bilancio. In particolare i pm Marco Gianoglio e Vincenzo Pacileo hanno chiesto tre anni per Luciano Moggi e Antonio Giraudo e due anni per Roberto Bettega. Le accuse sono di falso in bilancio, infedeltà patrimoniale, ostacolo agli organismi di controllo e truffa ai danni della Figc che, insieme al Coni, si è costituita parte civile nel processo. Le prossime udienze sono state fissate il 16 e 23 ottobre quando la parola passerà alle difese.

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Iaquinta operato: confermata la prognosi di 40 giorni

Questa mattina presso la Clinica Fornaca di Sessant Vincenzo Iaquinta è stato sottoposto dal professor Flavio Quaglia ad intervento chirurgico di regolarizzazione del menisco esterno, di asportazione della membrana sinoviale ipertrofica e di microperforazioni cartilaginee a carico del ginocchio sinistro.

L’intervento in artroscopia, durato circa un’ora, è perfettamente riuscito. La prognosi è di 40 giorni.

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Compleanno rovinato per i bianconeri

Ci sarebbe stato tanto da festeggiare all'Olimpico. Intanto il 112° compleanno della Juventus, proprio alla vigilia dell'anniversario della fondazione (che cade il 1 novembre). Ma anche la seconda paternità di Gigi Buffon dopo la nascita di David Lee. Senza dimenticare Halloween.

Invece a Torino festeggia solo il Napoli che vince 3-2 con un'altra rimonta. Ai bianconeri non basta il doppio vantaggio firmato da Trezeguet alla mezz'ora del primo tempo e di Giovinco al quarto d'ora della ripresa. Prima della doppietta di uno scatenato Hamsik e al gol di Datolo da poco in campo.

Una sconfitta, la prima casalinga della stagione, che ferma l'inizio di rimonta dopo due successi di fila in campionato. Ma ora c'è da pensare alla Champions League. Martedì match decisivo a Tel Aviv contro il Maccabi Haifa.

Ferrara ripropone il modulo e gran parte della squadra protagonista della cinquina sulla Sampdoria. Un 4-2-3-1 con Buffon in porta (a poche ore dalla nascita di David Lee), difesa con Grygera, Fabio Cannavaro, Chiellini e Grosso. Felipe Melo e Poulsen subito davanti. Confermato il "trio fantasia" formato da Camoranesi, Diego e Giovinco, schierato alle spalle dell'unica punta che è Trezeguet.

L'avvio bianconero è veemente e dopo neppure 20 secondi Giovinco si presenta solo davanti a De Sanctis ma non trova la porta con il diagonale sul palo lontano. Il Napoli reagisce e crea due mezzi pericoli con Lavezzi che pesca prima Denis e poi Maggio, ma i suoi compagni non sono all'altezza della giocata dell'argentino.

La gara diventa equilibrata con accelerazioni da una parte e dall'altra. Il Napoli prova a pescare il jolly con un gran sinistro di Aronica destinato al sette, ma Buffon è pronto e salva da campione. Una parata provvidenziale alla luce di quello che succede al 35': Grygera calibra il cross da destra e Trezeguet incorna da fuoriclasse, senza dare scampo a De Sanctis.

Un gol arrivato dopo che Ferrara era stato costretto al primo cambio. Camoranesi fuori per un taglio al capo dopo uno scontro aereo e dentro Tiago, al rientro. Al riposo si va quindi sull'1-0 per i bianconeri.

Ripresa. Si parte con gli stessi 22 che avevano finito la prima frazione. Il Napoli ha una fiammata, fermata da Grygera, ma deve salvarsi su un tocco sottomisura di Tiago pescato da Giovinco. Il portoghese ci riprova dopo una combinazione con Felipe Melo, ma De Sanctis para. Il raddoppio arriva però subito dopo, all'8'. Trezeguet crossa da sinistra, Contini sbaglia completamente il rinvio di testa mettendo il pallone sui piedi di Giovinco che insacca col destro da due passi.

Mazzarri prova a correre ai ripari. Toglie Campagnaro (appena ammonito per un fallaccio su Giovinco) e mette Datolo. Il cambio porta bene e dopo pochi secondi arriva il 2-1 con Hamsik che si fa trovare libero sul secondo palo e batte senza scampo Buffon. È il 14': gara riaperta.

Più che mai riaperta al 20' quando proprio Datolo trova il modo di spingere la palla in rete dopo una prodezza di Buffon su azione d'angolo. Ferrara allora gioca la carta Amauri (un ex) per Poulsen. Ma a colpire è ancora una volta il Napoli con Hamsik che insacca la doppietta dopo un contropiede portato avanti da Lavezzi.

Il tempo a diposizione per trovare un nuovo pareggio è poco e i bianconeri si gettano in avanti ma è difficile trovare spazi. Entra anche De Ceglie per Giovinco. I bianconeri tentano fino all'ultimo minuto dei cinque minuti di recupero, ma rimediano solo l'espulsione di Amauri dopo una rissa accesasi nell'area partenopea.

La squadra di Ferrara conosce la prima sconfitta interna, proprio alla vigilia della fondamentale trasferta di martedì a Tel Aviv contro il Maccabi.

Serie A 2009/10 – 11ª giornata d'andata

Torino, stadio Olimpico

Sabato 31 ottobre 2009

JUVENTUS-NAPOLI 2-3 (1-0)

RETI: 35' pt Trezeguet, 8' st Giovinco, 14' st e 37' st Hamsik, 20' st Datolo.

JUVENTUS: Buffon; Grygera, Fabio Cannavaro, Chiellini, Grosso; Poulsen (31' st Amauri), Felipe Melo; Camoranesi (31' pt Tiago), Diego, Giovinco (38' st De Ceglie); Trezeguet. A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Molinaro, Amauri, Immobile. All. Ferrara.

NAPOLI: De Sanctis; Campagnaro (14' st Datolo), Paolo Cannavaro, Contini; Maggio, Cigarini, Gargano, Aronica; Hamsik, Lavezzi; Denis (24' st Quagliarella). A disposizione: Iezzo, Rinaudo, Grava, Pazienza, Pià. All. Mazzarri.

ARBITRO: Damato di Barletta.

ESPULSI: 48' st Amauri.

AMMONITI: 45' pt Contini, 13' st Campagnaro, 43' st Chiellini.

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La Juventus saluta la Champions

Non è bastato avere due risultati utili su tre. La Juventus lascia la Champions League nella maniera più mesta. Il Bayern gioca meglio e viene a prendersi la qualificazione all'Olimpico vincendo un 4-1 che penalizza oltre modo i bianconeri.

Dopo il vantaggio con un gran gol di Trezeguet, la squadra di Ferrara è stata raggiunta nel corso del primo tempo con un rigore trasformato dal portiere Butt. Nella ripresa, costretti a segnare per passare, i bavaresi hanno dato il tutto per tutto e trovato tre gol con Olic, Gomez e Tymoshchuk.

Un risultato che lancia la squadra di Van Gaal agli ottavi e costringe quella di Ferrara a ricorrere all'Europa League. Se ne riparlerà alla ripresa, dopo la sosta invernale. Ora sotto con il campionato. Sabato si riparte dalla trasferta di Bari, penultimo appuntamento del 2009.

Per la gara che vale gli ottavi, Ferrara perde Chiellini e Sissoko ma non Buffon che stringe i tempi per provare a dare l'ultimo contributo prima dell'intervento al menisco. Juve in campo con Caceres, Legrottaglie, Cannavaro e Grosso in difesa, Camoranesi, Felipe Melo e Marchisio a centrocampo, Diego a fare da trequartista dietro le punte Del Piero e Trezeguet. Il Bayern rinuncia inizialmente a Robben, fuori Ribery e Toni.

Come detto alla vigilia, i bianconeri non si accontentano del pari e iniziano attaccando. Già al 3' sul cross di Camoranesi, Del Piero allunga di testa e per poco Trezeguet non si trova a battere a pochi passi da Butt. Camoranesi e Trezeguet protagonisti anche all'8': lancio dell'italoargentino per il compagno, fermato per un fuorigioco che non c'è.

I tedeschi aspettano ma riescono ugualmente a rendersi pericolosi. Il più pericoloso è Schweinsteiger che prova a spezzare l'equilibrio con le sue volate. L'occasione più grossa se la procura invece Olic che di testa colpisce un palo clamoroso.

La Juve si scuote e al 18' passa. Perfetto lancio di Marchisio e gran volée di Trezeguet che si conferma uomo di coppa. Superato Sivori e Juve in vantaggio. Il Bayern reagisce subito e ancora Schweinsteiger obbliga Buffon al colpo di reni.

Al 26' è Del Piero ad avere una buona occasione dopo l'errore di Van Buyten, ma la difesa si chiude e l'azione sfuma. Così come il contropiede tedesco un minuto dopo, merito di un grande intervento in chiusura di Legrottaglie. Prima della mezz'ora arriva il pareggio. Olic va giù a contatto con Caceres, Busacca concede il rigore. A realizzarlo ci pensa il portiere Butt, uno che in carriera aveva già avuto modo di regalare un dispiacere ai bianconeri ai tempi dell'Amburgo: 1-1.

Il gol galvanizza gli uomini di Van Gaal che creano subito altre due occasioni, sfumate di un soffio. Ci prova ancora Schweinsteiger ma Buffon è sempre piazzato. Il risultato non cambia più fino all'intervallo. La parità permette a Del Piero e compagni di essere a 45 minuti dalla qualificazione.

Ripresa. Ferrara cambia subito il volto alla squadra. Fuori Del Piero e dentro Poulsen per tentare di frenare la carica dei tedeschi. Ma il gol del Bayern arriva lo stesso, al 6', con Olic per riprendere un primo miracolo di Buffon. La risposta è affidata a un cross di Camoranesi su cui Diego non arriva di testa. Al 13, dopo l'ammonizione si Schweinsteiger, Poulsen non trova la porta di testa su punizione di Diego.

Diego lascia il campo intorno al 20', sostituito da Amauri. Ferrara prova quindi a dare più peso all'attacco per trovare il 2-2 che varrebbe la qualificazione. Van Gaal risponde mandando in campo Robben. Tocca anche a Giovinco, in campo per Diego in una Juve che prova il tutto per tutto. Ma invece del 2-2 arriva il tris del Bayern con Gomez che insacca da due passi dopo un'azione d'angolo. È in pratica la fine anticipata del match. Con due gol da rimontare, i bianconeri iniziano a lanciare palloni in avanti ma manca la giusta lucidità. Anzi, arriva anche il poker con Tymoshchuk che fissa il punteggio sul 4-1 finale che relega i bianconeri in Europa League.

Champions League 2009/10 - Fase a Gironi

Girone A – 6ª giornata

Torino, stadio Olimpico

Martedì 12 dicembre

JUVENTUS-BAYERN MONACO 1-4 (1-1)

RETI: 18' pt Trezeguet, 29' pt rig. Butt, 7' st Olic, 37' st Gomez, 46' st Tymoshchuk.

JUVENTUS: Buffon; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Camoranesi, Felipe Melo (35' st Giovinco), Marchisio; Diego (19' st Amauri); Del Piero (1' st Poulsen), Trezeguet. A disposizione: Manninger, Grygera, Salihamidzic, Tiago. All. Ferrara.

BAYERN MONACO: Butt; Lahm, Van Buyten, Demichelis, Badstuber; Muller, Van Bommel, Schweinsteiger, Pranjic (26' st Robben); Olic (33' st Tymoshchuk), Gomez. A disposizione: Kraft, Braafheid, Breno, Altintop, Klose. All. Van Gaal.

ARBITRO: Busacca (Svizzera).

AMMONIZIONI: 7' pt Prannjc, 13' st Schweinsteiger, 26' st Demichelis.

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Blanc: «Grande delusione ma il Bayern ha meritato»

Nella serata in cui doveva arrivare la qualificazione per gli ottavi di finale, la Juventus deve invece registrare un'eliminazione che fa male. Causata dalla sconfitta – netta nel punteggio – contro un Bayern che ha disputato una grande partita all'Olimpico. Proprio sulla prova dei tedeschi, si sofferma il presidente Jean-Claude Blanc nell'esame della gara: «È una grande delusione ma dobbiamo andare avanti. Il Bayern ha fatto la più bella partita della sua stagione, mentre noi abbiamo giocato male. Stasera ha quindi vinto la squadra migliore, noi abbiamo pagato gli sforzi della partita di sabato con l'Inter, sia fisicamente che emotivamente. Ci dispiace perché abbiamo obiettivi diversi dall'uscire nel girone eliminatorio e capiamo la delusione, ma la forza di una squadra si vede anche nell'attaccamento dei tifosi in questi momenti di difficoltà. Comunque il progetto è forte e avanti sulla stessa linea. Ferrara? Ovviamente confermo che andremo avanti con lui come allenatore».

Ferrara: «Fatto poco di quanto avevamo preparato»

E' un Ciro Ferrara amareggiato quello che si presenta davanti ai microfoni nel post gara: «E' una brutta botta, il risultato è netto e chiaro, abbiamo fatto poco di quanto avevamo preparato». La Juventus era andata in vantaggio con Trezeguet, ma poi è stata rimontata: «Sapevamo – prosegue Ferrara - di avere due risultati utili, evidentemente siamo una squadra che non sa gestire queste situazioni, non eravamo tranquilli». Chiuso il discorso Champions League, ora non resta che guardare oltre: «Sono dispiaciuto per i tifosi, per la società, per tutti. Non dobbiamo trovare scuse o alibi per questa partita, ma fare un esame di coscienza e assumerci le nostre responsabilità. Sono e siamo abituati a lavorare duro, lo faremo per venirne fuori»

Diego: «Momento difficile, dobbiamo uscirne come squadra»

Dopo anni in Bundesliga, Diego ha vissuto contro una squadra tedesca la sua più grande delusione dal suo arrivo alla Juventus. L'eliminazione in Champions è un brutto colpo, ma il brasiliano e i suoi compagni sanno che la stagione è ancora lunga. Ecco le parole dell'ex Werder: «Da queste situazioni si riparte con personalità. Purtroppo non abbiamo raggiunto uno dei nostri obiettivi, ma nei momenti difficili si deve lavorare di squadra e uscirne con l'unione del gruppo, questa è la cosa più importante. I fischi dei tifosi? Non abbiamo fatto ed è normale che rispondano così. Io sono il primo a dire che devo fare meglio e tutti sappiamo che questa squadra può e deve fare di più. Come successo con l'Inter, quando abbiamo giocato con un altro atteggiamento».

Cannavaro: «Partita da dimenticare»

Fabio Cannavaro analizza la sconfitta con il Bayern, che definisce una «partita da dimenticare». Il difensore bianconero sottolinea che «dispiace molto soprattutto perché in vantaggio per 1-0 non siamo riusciti a portare a casa il risultato. E' mancato lo spirito, inteso come voglia, grinta e cattiveria agonistica». Rispetto alla vittoria di sabato sera contro l'Inter, in cui «qualcosa di positivo si era visto», con il Bayern Cannavaro ammette che «non è stato così e di questo siamo molto dispiaciuti per noi, per la società, per i tifosi».

Scontata la domanda su come si esce da questa situazione. Cannavaro risponde così: «Ferrara e tutti noi abbiamo la voglia e le caratteristiche per venire fuori da questo momento difficile, l'importante è essere tutti uniti e guardare avanti»

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Sale la febbre per il posticipo della 30ma giornata di serie A in programma stasera al San Paolo (ore 20.45) tra Napoli e Juventus Lo stadio gia' si sta riempiendo e sono previsti circa 60.000 spettatori. Un pubblico da grande partita, da sfida champions. Sia i partenopei che i bianconeri tentano, infatti, la scalata al quarto posto, lontano appena 3 punti per gli uomini di Zac e 6 per Paolo Cannavaro e compagni. Un match, peraltro, che vede su fronti contrapposti i due fratelli Cannavaro. Sugli spalti probabile la presenza dei genitori, Pasquale e Gelsomina. Quanto alle formazioni, Mazzarri sembra orientato ad arretrare Campagnaro sulla linea difensiva e schierare Zuniga sulla fascia sinistra. Lavezzi punta piu' avanzata con Quagliarella ed Hamsik a ridosso. Nella Juve Sissoko, a Parigi per il lutto che ha colpito la moglie, non e' stato convocato. Forfait anche per Iaquinta, Salihamidzic e Buffon. Problemi per Trezeguet, propabile quindi l'impiego di Amauri.

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Come all'andata il Napoli supera in rimonta la Juventus e fa suo il posticipo della 30.a giornata di Serie A. Finisce 3-1 con gli azzurri che agganciano i bianconeri al sesto posto. Al "San Paolo" la squadra di Zaccheroni passa in vantaggio per prima con Chiellini al 7'. Sono i partenopei, però, a dominare e nella ripresa c'è il sorpasso: al 5' Hamsik (che aveva fallito un rigore) al 27' Quagliarella e al 43' Lavezzi affondano gli ospiti.

LA PARTITA

Se è vero che il Napoli non vince dal 24 gennaio (2-0 a Livorno), lo è altrettanto che la Juventus viene da una settimana terribile. Anche per questo i tre punti in palio valgono il doppio e non solo perché entrambe le squadre si stanno giocando il proprio futuro in Europa. Così, sotto i riflettori, che si accendono solo all'ultimo (ma per sicurezza dagli spalti avevano provveduto a illuminare gli avversari con il solito laser verde...) va in scena una vera e propria battaglia da arena. Il primo tempo ha un tema unico: azzurri all'arrembaggio e bianconeri costretti a chiudersi su sé stessi.

L'undici di "Zac" parte col 4-4-2 e senza Diego e praticamente si fa vedere solo una volta in avanti. Abbastanza, però, per andare a segno con Chiellini, bravo a mettere dentro di testa su traversone prolungato da Del Piero. Poi l'infortunio numero 66, con Poulsen costretto a lasciare il campo dopo nemmeno dieci minuti, e gli sterili tentativi partenopei, limitati a un paio di tiri dalla distanza di Quagliarella e Lavezzi. Per il resto, "botte da orbi" in mezzo all'area di Manninger e niente altro.

Nella ripresa l'andamento del match non cambia, ma cambia, eccome, il risultato. Perché dopo il penalty fallito da Hamsik in avvio (fallo di Zebina su Quagliarella), il Napoli si scatena e la Juve affonda inesorabilmente. Lo slovacco si riscatta subito e infila di testa su traversone di Quagliarella. Le parti si invertono prima della mezzora quando è Hamsik a servire su un piatto d'argento la palla del sorpasso all'attaccante partenopeo. I cambi di Zaccheroni (dentro Diego e Grygera) non portano a nulla e quando l'allenatore bianconero vuole fare il terzo, qualcuno gli ricorda che li ha già terminati... Così, nel finale arriva anche il "tris" firmato Lavezzi. E buonanotte Juve.

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