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Dr. Jekyll

Wi Juventus Club

260 messaggi in questa discussione

Champions: show Juve, 4-0 all'Artmedia

Gol di Camoranesi, Del Piero, Chiellini e Legrottaglie

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La Juventus batte 4-0 l'Artmedia nell'andata del preliminare di Champions e ipoteca il passaggio alla fase a gironi. La squadra di Ranieri incanta il pubblico dell'Olimpico, che attendeva da due anni il ritorno nell'Europa che conta. Le attese non sono state tradite e, fin dai primi minuti, la Juventus gioca con il piglio giusto e aggredisce i malcapitati slovacchi, apparsi decisamente inferiori sul piano tattico e tecnico e quasi inesistenti in fase offensiva. Buffon, alla presenza numero 500 da professionista, vive una serata di quasi completo riposo. Al 7' arriva il primo gol grazie a Camoranesi, che segna con un interno destro dopo un'incursione di Grygera. Al 26' magia di Alessandro Del Piero, che con un interno destro dei suoi mette la palla all'incrocio: inutile il volo di Kamenar. Al 39' arriva il terzo gol con Chiellini, che di testa anticipa tutta la difesa slovacca e insacca dopo un'uscita maldestra di Kamenar. Unica nota stonata della prima frazione di gioco l'infortunio a Grygera, costretto a uscire al 15' dopo uno scontro di gioco con un difensore dell'Artmedia. Al suo posto entra Iaquinta: Ranieri cambia cosi' volto alla squadra affidandosi al tridente.

Nella ripresa la Juve, per l'occasione in maglia color oro, da' vita a un vero e proprio tiro al bersaglio verso la porta dell'Artmedia. Impressionante la facilita' con la quale i bianconeri arrivano alla conclusione. Al 49' Poulsen (prova di qualita' e non solo di quantita' la sua) lascia partire un gran destro dal limite dell'area, ma il portiere degli slovacchi si supera e mette in corner. Al 52' Trezeguet va in gol, ma l'arbitro annulla perche' al momento del cross di Camoranesi la palla aveva gia' oltrepassato la linea di fondo. Non c'e' partita. L'Artmedia mette il naso dalle parti di Buffon solo in un paio di occasioni, ma la difesa bianconera controlla senza eccessivi patemi. Al 73' stadio in piedi per salutare l'uscita dal campo di Del Piero: al suo posto Amauri. I bianconeri non si fermano e cercano di mettere ulteriormente al sicuro il risultato in vista del ritorno. E al 90' arriva il poker grazie a Legrottaglie, che risolve con un colpo di testa da due passi un'azione nata dagli sviluppi di un corner dalla destra. E' l'ultimo atto di una serata che restituisce la Juventus al grande calcio europeo. Una serata d'oro, come la maglia indossata da Del Piero e compagni. Il ritorno in Slovacchia sara' poco piu' di una formalita'.

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Juventus: Ranieri 'I ragazzi ci tenevano molto'

'Ora pero' dobbiamo andare a Bratislava concentrati'

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Claudio Ranieri e' molto soddisfatto della prova della Juventus con l'Artmedia: 'E' stato qualcosa di importante'. Il tecnico a fine gara applaude la prova dei suoi: 'Certo, dobbiamo andare li' concentrati, perche' questa squadra in passato e' riuscita a fare cinque gol al Celtic. Certo, averne fatti quattro e' stato importante. E' stato un buon ritorno europeo, i ragazzi ci tenevano e hanno fatto una buona partita'.

Sull'ottima prova di Del Piero: 'Alessandro sta attraversando un periodo bellissimo. Non dico che sia al cento per cento, ma e' in una buona condizione. Dopo la partita faro' ai miei i complimenti, ma c'e' ancora una partita da giocare'.

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LA manifestazione ai rossoneri per la decima volta

Trofeo Berlusconi al Milan

Travolta 4 a 1 la Juve

Buon avvio bianconero ma poi gli uomini di Ancelotti hanno dilagato. Distorsione al ginocchio per Chiellini

MILANO - Il Milan si è aggiudicato per la decima volta il Trofeo Luigi Berlusconi, tradizionale appuntamento precampionato, battendo con un netto 4-1 la Juventus a San Siro. Dopo un buon avvio bianconero, la squadra di Ancelotti, con tante assenze e in attesa del trio delle meraviglie Kakà-Pato-Ronaldinho, ha preso le misure, andando in vantaggio con Jankulovski (male Chimenti) al 21' prima di raddoppiare (25') con Ambrosini. Si fa male Chiellini al 36' (distorsione al ginocchio), la Juve nel secondo tempo cambia tanto: e al 7' subisce il 3-0 firmato da Inzaghi, servito da un ottimo Seedorf. Ranieri dà spazio a tre giovani della Primavera e Pasquato, al 25', si toglie la soddisfazione di far gol a Dida (incerto) accorciando le distanze e colpendo un palo pochi minuti dopo. Una combinazione Inzaghi-Ambrosini al 34', però, permette al Milan di chiudere sul 4-1 con la doppietta del centrocampista.

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Chiellini abbandona il campo in barella (Press Photo) IL PIANTO DI CHIELLINI - «Mi si è girato il ginocchio». Giorgio Chiellini lo ha detto quasi tra le lacrime al medico della Juventus, Riccardo Agricola, rientrando negli spogliatoi in barella dopo l'infortunio al 36' del primo tempo per i primi controlli. Un pianto tra il dolore e la rabbia. Il difensore bianconero, che, a causa di questa distorsione al ginocchio sinistro dovrà rinunciare alla Nazionale, è stato raggiunto e consolato anche dalla madre, che era in tribuna a San Siro per seguire la partita con il Milan.

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Juve, Chiellini "se la cava": un mese e mezzo di stop

Meno grave di quanto si era temuto sulle prime l''infortunio di Giorgio Chiellini al Trofeo Berlusconi: il difensore della Juve, pesantemente sconfitta dal Milan domenica sera, ha riportato uno stiramento fra il primo e il secondo grado al collaterale del ginocchio sinistro, ma per fortuna non c''e'' nessun interessamento del crociato. Questo l''esito degli esami a cui si e'' sottoposto il difensore, che secondo una prima stima dei tempi di recupero dovra'' stare fermo dai 45 ai 60 giorni.

"Fortunatamente il crociato e'' ok - ha sorriso all''uscita dalla clinica Fornaca di Torino, dove e'' stato visitato - ed e'' stato quindi scongiurato un pericolo maggiore, cioe'' quello di compromettere un''intera stagione. Gia'' stamattina avevo meno dolore, ma fino a quando non ho avuto l''esito ho avuto un po'' di tensione. Sicuramente mi sono tolto un bel peso. Ora penso a riposarmi qualche giorno e poi iniziero'' a lavorare per tornare in campo, senza affrettare i tempi".

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Speriamo arrivi qualcun'altro a centrocampo...Poulsen non mi sembra un gran giocatore :)

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Benvenuto/a!
:) Ciao e Benvenuto/a nel forum, Bryan501.

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Nedved illude la Juventus. Gilardino esalta i viola

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BInaconeri in vantaggio nel primo tempo con l'inossidabile ceco. Quasi allo scadere del secondo tempo la Fiorentina - con dieci giocatori - pareggia con Gilardino

Firenze, 1 settembre 2008 - Rincorsa premiata nel momento più fantastico e doloroso per la Juve, ma riesce poco alla Fiorentina a parte il pareggio di Gilardino all’89’: è quasi una vittoria, si consolano i tifosi, pensando al modo in cui la squadra sbatte contro la solidità della Juve senza decollare dalla generosità.

Alla fine la gente applaude, il gol in mezza rovesciata di Gilardino cancella gran parte della sofferenza viola, ma non tutta.

Merito a una squadra che ci crede fino in fondo — come da tradizione Prandelli — ma la difficoltà nasce dall’impossibilità di mettere in pratica la partita prevista: la Juve sfiora il colpo senza sottoporre Buffon a troppi rischi e grazie alla personalità di alcuni giocatori (Camoranesi e Nedved per primi) porta sulla strada giusta una partita equilibrata fino al gol del vantaggio.

La Fiorentina va in crisi, poi si riprende e prova a pareggiare con una versione a quattro punte (Santana, Gilardino, Pazzini, Jovetic). Serata difficile e pazzesca, la Fiorentina pareggia quando è in dieci per il cartellino rosso a Melo (espulso per doppia ammonizione dopo un intervento su Poulsen).

Brividi in una partita spezzettata. Ci sono subito prove di forza con esercizi di aggressività viola, la Juve cerca di non ingolfarsi e tiene alto il livello della corsa. La partita prova a decollare da questo incrocio di fibre muscolari, la rinuncia al tono convulso è forse la presa di coscienza che è difficile passare sfruttando solo l’aggressività. Il 4-4-2 della Juve è più ordinato che ambizioso, ma davanti Amauri-Del Piero provano sempre a far male negli spazi; il 4-3-3 viola innesca soprattutto Vargas sulla fascia sinistra, il problema è che da quella parte bisogna tenere d’occhio anche Camoranesi, che è il migliore a entrare fra le linee nelle ripartenze.

In fase di palleggio i due centrocampi puntano soprattutto sullo scontro fisico e il gioco resta prigioniero in troppi tackle per essere bello. Partita spezzettata e poche idee per uscirne, nel primo tempo la Fiorentina soffre e quasi mai riesce a fare quello che vorrebbe.

Gilardino cerca di accorciare e smista qualche buona palla per chi arriva, in area la Juve ha muscoli e centimetri per staccare di testa e i cross di Vargas finiscono prigionieri. Succede poco nella prima mezz’ora, l’evento più ragguardevole sembra un’uscita bassa di Frey su Amauri (che commette fallo).

Prima del gol della Juve ci sono poi due tiri da lontano (Vargas e Almiron), una rovesciata che Gilardino recapita senza pretese fra le mani di Buffon. Osvaldo corre ma si vede poco, Grygera lo attacca da dietro e si becca un’ammonizione; stesso provvedimento preso per Nedved e Melo, che verso la mezz’ora atterra su Grygera senza carrello.

Episodi che raccontano una partita nervosa e piena di piccole malizie per demolire la muraglia: un passaggio da qualche parte ci sarà. Santana prova a vivacizzare sulla destra e ci riesce il giusto, qualche punizione e poco più. Il passaggio buono lo trova la Juve al 40’, Grygera sale a destra e supera Vargas, poi offre palla bassa a Nevded, che prende un metro a Zauri e deposita in gol.

Più che un gol è una coltellata. La Juve si sblocca e la Fiorentina va in crisi: prima Amauri (di testa) e poi Del Piero (di piede dopo aver superato Kroldrup) creano seri prblemi a Frey: nel secondo caso il portiere viola si sdraia e riesce a respingere con il corpo. Fiorentina in netta difficoltà, piove anche qualche fischio per i collegamenti che saltano mentre alla Juve — padrona nel finale di tempo — riesce quasi tutto.

Secondo tempo senza novità in formazione, la Fiorentina cerca di sbloccarsi ma la Juve è solida. Melo sciupa dopo un bell’allungo e chiede l’aiuto del pubblico, la Fiorentina dovrebbe però aiutarsi da se stessa. Continuano i cross centrali, ma sono inutili perché Mellberg e Legrottaglie ci sono sempre. Prandelli prova a cambiare il senso della partita al decimo (fuori Almiron per Jovetic): in questa sua versione sbilanciata la Fiorentina si espone a più rischi, ma è inevitabile.

Entra anche Pazzini al posto di Osvaldo e la partita diventa ancora più squilibrata. La squadra viola spinge di più e lo stadio si risveglia, in area della Juve nasce qualche mischia e Gilardino nel finale sciupa un’occasione dopo aver scartato Buffon. Ma la prodezza finale è da copertina.

IL TABELLINO

FIORENTINA (4-3-3): Frey; Zauri,Gamberini, Kroldrup, Vargas; Almiron (9’ st Jovetic), Felipe Melo, Donadel (34’ st Kuzmanovic); Santana, Gilardino, Osvaldo (19’ st Pazzini). All. Prandelli.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro (30’ st De Ceglie); Camoranesi (43’ st Iaquinta), Marchisio, Poulsen, Nedved; Amauri, Del Piero. All. Ranieri.

Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno.

Marcatori: pt 39’ Nedved; st 44’ Gilardino.

Note: espulso al 38’ st Felipe Melo per doppia ammonizione. Ammoniti Grygera, Nedved, Camoranesi, Gilardino. Recupero 1’+5’.

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Chiellini: «Ho già ricominciato a correre»

Chiellini: «Ho già ricominciato a correre»

Potrebbe rientrare a metà settembre. Trezeguet ok

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TORINO, 2 settembre - Buone notizie in casa Juve. I cinque infortunati alla ripresa del campionato potrebbero essere tutti disponibili: Trezeguet, Marchionni, Zanetti, Zebina e Chiellini. Il forte difensore italiano, che ha subìto uno stiramento nel trofeo Berlusconi, è destinato ad un periodo di stop inferiore a quanto si era ipotizzato. Si parla di un possibile rientro per metà settembre.

L'ALLENAMENTO - I cinque indisponibili, nell'allenamento di oggi, il primo dopo una pausa di due giorni, hanno lavorato sul campo dopo la seduta di fisioterapia. Insieme a loro ha anche il giovane Simone Esposito e il neoacquisto Yago, che oggi per la prima volta si allenato con i suoi nuovi compagni.

CHIELLINI - Il difensore ha parlato delle sue condizioni: «Sto migliorando ed ho ricominciato a correre, vedremo come andrà quando ricomincerò a calciare. Ecco perchè preferisco restare un pò cauto: al 'Berlusconi' mi ero preso un bello spavento». Poi una battuta sulla prima partita di campionato, rilasciata ai microfoni di Juventus Channel: «Ho visto la partita con la Fiorentina e spiace per il pareggio quando si pensava ormai di portare a casa i tre punti. Peccato, ma ho comunque visto una buona Juve».

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Iaquinta alla Juventus

"Siamo come l'Inter"

Dopo l'1-1 con la Fiorentina, il bianconero si carica: "Possiamo farcela in Serie A e Champions"

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Amaro in bocca dopo il pareggio con la Fiorentina, ma nessuna demotivazione. Vincenzo Iaquinta è convinto che la Juventus possa fare un grande campionato alla pari con l'Inter. "Abbiamo giocato una grande gara con una squadra che si è rafforzata", ha detto il bianconero, che ha lanciato una frecciatina al mister Claudio Ranieri. "Fossi stato in lui, mi sarei messo in campo da prima, non all'87'".

Iaquinta è comunque contento di essere rimasto, anche se non da titolare: "Ne sono stato convinto fin dall'inizio di restare qui. L'importante è non rimanere per stare in panchina ad avvilirsi, ma lavorare per farsi trovare pronti".

Una parola c'è stata anche per la Champions: "Nonostante il girone difficile, con lo Zenit San Pietroburgo che mi ha impressionato contro il Manchester United, possiamo farcela anche in Europa".

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Buffon: «Il City offre 70 milioni?

La vecchia Juve mi avrebbe ceduto»

Il portiere bianconero: «Ma l'offerta del club inglese è una fantasia. Se però dovesse arrivare davvero...»

Gigi Buffon

Gigi Buffon

LONDRA - Settanta milioni di euro per strappare Buffon alla Juventus. A preparare l'offerta, che al momento appare solo una indiscrezione di mercato pubblicata da alcuni tabloid britannici, sarebbe il Manchester City. Il nuovo proprietario del club inglese, il ricchissimo sceicco di Abu Dhabi Sulaiman Al-Fahim, è disposto a fare follie per rinforzare la squadra, e dopo aver acquistato Robinho dal Real Madrid avrebbe messo gli occhi sul numero uno della Juve e della Nazionale azzurra.

«FANTASIE» - Lo stesso Buffon ammette di aver letto la notizia. «Sono fantasie - ha detto il portiere bianconero - L'offerta di 70 milioni del City non c'è. È chiaro, poi, che se dovesse arrivare la società dovrebbe prenderla in considerazione, ma sono certo che non arriverà. Certamente la Juve del passato mi avrebbe impacchettato davanti a una simile offerta e subito venduto». E i compagni? Blindare Buffon è una priorità per Amauri. «Buffon vale tutti questi soldi, ma a noi serve tanto. È meglio tenerlo qui- ha spiegato l'attaccante italo-brasiliano - anche se è chiaro che 70 milioni di euro sono una bella cifra».

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Aspettando Juventus-Udinese

La partita e' il posticipo della seconda giornata di Serie A

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Juventus-Udinese chiude il secondo turno di Serie A, domenica alle 20.30. Comunque vada a finire difficilmente il match tra le due bianconere terminera' a reti inviolate: nei 34 precedenti a Torino, infatti, non si e' mai registrato un pareggio senza reti. Non dovrebbe quindi mancare lo spettacolo, anche perche' il pareggio e' il risultato che non si realizza da piu' tempo: l'ultimo e' stato un 1-1 della stagione 1989/1990. In piu' solo in 4 dei 25 successi targati Juventus la partita e' terminata con per 1-0. Lo stesso risultato che, a ruoli invertiti, l'anno scorso vide trionfanti i bianconeri friulani con una rete di Di Natale in posizione di dubbia regolarita' che scateno' una serie di polemiche. Polemiche a non finire anche in altri due casi: quello del campionato 1997/1998, quando l'allora direttore di gara Cesari non convalido' un gol di Bierhoff con la palla abbondantemente oltre la linea (risultato finale 4-1 per i padroni di casa) e nel 2005/2006, con la Juventus vincete (1-0) grazie a un gol di Del Piero in fuorigioco. Due portieri e tre ex nelle rispettive rose: Iaquinta e Chimenti nella Juventus, Belardi nell'Udinese.

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Ranieri: «La vittoria della volontà»

Il tecnico bianconero: «Abbiamo avuto tante palle gol, ma il pallone non voleva entrare. Bene Amauri-Iaquinta»

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TORINO, 14 settembre - Amauri. E' lui il protagonista della serata juventina. Suo il gol che vale tre punti e una vittoria meritata contro un'Udinese comunque ostica, che ha provato a pungere in contropiede. Claudio Ranieri è contento: soprattutto nel primo tempo ha visto una grande Juventus.

DEDICA SPECIALE - A fine partita, ai microfoni di Sky, Amauri ci tiene a fare una dedica: «Vorrei dedicare questo gol così importante e speciale alla mia famiglia in Brasile, a mia moglie e ai miei figli. Loro lo sanno cosa ho passato per arrivare fino a qui». Qualcuno aveva dubbi sulla sua intesa con Iaquinta: «Alla Juve ci sono grandi giocatori con cui è semplice giocare. E poi tutti hanno una grande voglia di vincere». Questione naturalizzazione. I tempi quali sono? «Sinceramente non lo so. Non so se ci vorranno giorni, settimane o mesi. Viviamo giorno dopo giorno e aspettiamo».

L'ANALISI DELLA PARTITA - Ranieri è soddisfatto. Non è stata una partita semplice: «L'Udinese gioca bene, aspetta e riparte alla grande. Ma noi abbiamo macinato gioco e abbiamo avuto tante palle gol. La squadra mi piaciuta soprattutto nel primo tempo. La palla non voleva proprio entrare». La svolta è stato il gol di Amauri, che ha sbloccato la partita: «E' stato fondamentale. Oltre alla rete, si è mosso tantissimo, anche in fase di ripiegamento. La coppia Amauri-Iaquinta ha funzionato. D'altra parte abbiamo preso Amauri anche per questo: può giocare assieme a tutte le altre nostre punte». Risultato portato a casa anche perchè oggi c'era qualche motivazione in più: «I ragazzi ci tenevano tanto a vincere questa prima partita casalinga. E' stata la vittoria della volontà». Qualche difetto lo ha riscontrato nel secondo tempo: «Mi è piaciuta la velocità che hanno impresso al gioco i miei ragazzi. Mi è piaciuta meno la frenesia che ho visto in alcune situazioni».

ABBONDANZA - Ranieri nel reparto offensivo ha l'imbarazzo della scelta: oggi, per esempio, in panchina c'erano Del Piero e Trezeguet. Potrebbe essere un problema per i giocatori esclusi e per l'allenatore?: «Sono tutti professionisti, sanno che bisogna lottare su più fronti e che è difficile giocare ogni tre giorni. E comunque questo è un piacere per l'allenatore. I problemi ci sono quando qualcuno, per squalifica o infortunio, non sarà disponibile».

CHAMPIONS - Adesso c'è la Champions. Lo Zenit è un avversario ostico: «Il calcio russo sta andando alla grande, stanno investendo molto. Lo Zenit è una squadra con il vento in poppa. Gioca con un 4-3-3 con due fantasisti sugli esterni, un centravanti forte fisicamente e un regista difensivo. Sarà dura».

MILAN E INTER - Ranieri dice la sua anche sulla crisi del Milan e sull'Inter: «Sinceramente non mi aspettavo questo inizio dei rossoneri. Però c'è da dire che, secondo me, quest'anno il Genoa è molto forte. L'Inter gioca in maniera diversa rispetto all'anno scorso: un attaccante e cinque centrocampisti. Ora devono capire questa filosofia di gioco. Quando l'avranno assimilata saranno dolori».

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Sono juventino dalla nascita e stravedo per il grandissimo e unico Alex Del Piero.... :)

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:) Ciao e Benvenuto/a nel forum, paciugo.

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Ciao paciugo, sei il benvenuto nel gruppo!!! :P :P :P :P

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Ciao paciugo, sei il benvenuto nel gruppo!!! :P:P:P:P

ti ringrazio agnese83 e FORZA JUVENTUS :)

per i suggerimenti beh ora vedo per il discorso della firma e dell'immagine mentre non sono under 18 e nemmeno femmina ;)

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Lungo stop per il bomber francese

Trezeguet operato, tornerà a gennaio

L'attaccante della Juve ha subito un intervento alle ginocchia: almeno quattro mesi per il recupero

OAS_AD('Bottom1'); TRE--140x180.JPG David Trezeguet (Ansa) TORINO - Intervento perfettamente riuscito, alla clinica Fornaca di Torino, per David Trezeguet. Al giocatore della Juventus è stata effettuata una pulitura del ginocchio destro, in cui è stata accertata una lesione al tendine rotuleo e, contestualmente, si è intervenuti anche sul ginocchio sinistro per rimuovere una lesione cartilaginea.

QUATTRO MESI - Secondo quanto hanno confermato Giuliano Cerulli e Flavio Quaglia, gli ortopedici che hanno operato Trezeguet, al giocatore occorreranno quattro mesi per il recupero e dunque dovrebbe tornare a disposizione di Ranieri alla fine di gennaio.

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L’Uomo Ragno imbriglia la Juventus: 1-1 a Torino

amauri06g.jpg(Amauri)

(AGM-DS) - 24/09/2008 22.44.02 - (AGM-DS) - Milano, 24 settembre - Nella 4.a giornata di Serie A, Juventus-Catania finisce 1-1: apre Amauri, pareggia Plasmati. Claudio Ranieri e Walter Zenga per turnover e infortuni stravolgono gli undici di partenza delle rispettive formazioni. I bianconeri si presentano cosi` con un 4-4-2 nel quale Manninger va tra i pali, De Ceglie fa il terzino sinistro e a centrocampo ci sono Marchionni, Marchisio e soprattutto Giovinco. In attacco, infine, spazio al duo Del Piero-Amauri. Restano fuori Buffon, Molinaro, Camoranesi, Sissoko, Nedved e Trezeguet. Gli ospiti non sono da meno. Zenga opta per un 4-3-3 (4-5-1 in fase difensiva) nel quale davanti giocano le ‘finte’ punte Izco, Llama e Morimoto. Solo tribuna per Paolucci e Mascara. Panchina per Martinez. La Juventus parte forte, aggredendo il fortino rossazzurro, ma e` del Catania la prima occasione. Al 6’ uno degli ormai classici corner a sorpresa degli etnei sorprende la retroguardia bianconera. E Silvestre di sinistro manda fuori da distanza ravvicinata. Gli ospiti prendono coraggio e campo, aggredendo la Juventus da sinistra, dove Grygera va in difficolta` su Llama. Lo stesso argentino al 9’ per poco non sorprende Manninger con un tiro cross.

Quando il Catania pare in grado di controllare, Giovinco scappa sulla sinistra, va sul fondo e mette dentro un cross perfetto per Amauri. Il brasiliano stacca da fermo e insacca il terzo gol consecutivo con un poderoso colpo di testa che si insacca nell’angolino basso alla destra di Bizzarri (16’). E’ 1-0. Il Catania subisce la mazzata nel proprio momento migliore e pian piano lascia campo alla Juventus. Ranieri, comunque, non pare soddisfatto. I padroni di casa faticano a creare gioco e occasioni. Si salvano solo Giovinco (in crescendo) e Del Piero. Il capitano al 23’ va in rete con un gol dei suoi, ma tutto e` annullato per fuorigioco evidente, mentre al 29’ si guadagna una punizione dal limite dopo uno spettacolare slalom. La conclusione, pero`, impatta sulla barriera. Le emozioni scemano e da qui all’intervallo si segnalano solo un destro dai 35 metri di Biagianti sul quale Manninger preferisce non rischiare la presa (39’) e una punizione dalla stessa distanza di Llama che finisce a lato (41’). Zenga durante l’intervallo toglie Llama e mette un centravanti vero come Plasmati. Passano tre minuti e Ledesma stende duramente il vivacissimo Giovinco al limite dell’area rimediando un giallo e concedendo una punizione pericolosissima. Del Piero buca la barriera ma la palla finisce in corner.

Lezione di contropiede al 52’. Giovinco lancia, Marchionni recupera il pallone in tackle e poi va al cross dal fondo. Amauri pero` non riesce a insaccare. Al 58’ Silvestri abbraccia e strattona vistosamente Marchionni in area, ma per Pierpaoli non e` rigore nonostante il contatto sia evidente. Zenga inserisce anche Martinez per Morimoto 59’. La Juventus non si ferma. Al 62’ Giovinco e Amauri triangolano in modo spettacolare con tanto di velo di Del Piero. La Formica Atomica va al tiro, ma Bizzarri si salva in corner. Il Catania ha il merito di non uscire dalla partita e al 68’ arriva il pari. Cross di Tedesco dalla sinistra. Chiellini manca il pallone e Plasmati fa 1-1 da un metro di testa. Dopo la rete contro l’Inter a San Siro, per il centravanti e` un’altra grande soddisfazione. Ranieri toglie subito Marchionni per Salihamidzic. La gara si fa palpitante perche` la Juventus si infuria. Al 70’ Giovinco mette dentro per Del Piero, il colpo di testa sbatte sulla traversa, sulla respinta interviene prima di tutti Amauri ma l’incornata si infrange ancora sul montante. Un minuto dopo Giovinco passa basso a Del Piero che tira a botta sicura. Bizzarri salva con un miracolo in corner, sugli sviluppi del quale lo stesso capitano bianconero sfiora nuovamente il 2-1. E’ assedio. Al 76’ tocca ad Amauri impegnare il portiere etneo, subito seguito da Poulsen.

Si va all’assalto finale. All’84’ Ranieri mette Nedved per Giovinco, frenato solo dai crampi. Contemporaneamente Zenga toglie un infuriato Martinez per l’ex di turno Baiocco. Legrottaglie spreca un’altra palla gol sugli sviluppi di un calcio piazzato all’88’, Nedved ci prova senza esito al 90’ e la gara finisce senza ulteriori scossoni, eccezion fatta per un bruttissimo intervento di Silvestri sanzionato solo con un cartellino giallo. Dopo tre vittorie consecutive per 1-0 la Juventus si ferma per un pareggio, confermando la sensazione comunque gia` anticipata nei match precedenti. Ovvero quella secondo cui pensare di poter vincere ogni partita con il minimo scarto (supponendo di non concedere nulla agli altri grazie a una mediana folta) sia quanto meno utopico. La squadra di Ranieri questa sera avrebbe meritato di vincere ai punti, ma come sempre quest’anno (preliminari di Champions esclusi) la somma degli sforzi non ha prodotto piu` di un gol. E alla fine il Catania, giocando bene ma creando solo due vere occasioni, ha strappato un punto all’Olimpico. Ranieri dovra` riflettere su questo e sull’impostazione data alla squadra. Zenga, invece, puo` sorridere. Con un impianto di gioco come quello visto a Torino (e ancor prima a Milano) e` lecito davvero dormire sonni tranquilli. D`altronde non sempre si puo` essere condannati da due autogol...

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Posso entrare a far parte di questo club?

Lo so faccio richiesta proprio il giorno dopo il pari col BATE :):P

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Certo che puoi entare a far parte di questo club!!!!

Benvenuto!!

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Grazie mille Agnese83 mi fa tanto piacere condividere una grande passione :)

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I bianconeri partono malissimo e rischiano di regalare la partita al Bate Borisov

Subito sotto di due gol, a sistemare le cose ci pensa Iaquinta con una doppietta

Juventus, occasione sprecata

ma alla fine il pari è d'oro

lapr_14028982_30140.jpg Vincenzo Iaquinta, autore di una doppietta

MINSK - Un pareggio rocambolesco e una bruttissima Juve per mezz'ora, una Juve che è andata sotto di due gol, dimostrando che le perplessità destate nelle ultime due giornate di campionato non erano frutto di casualità: centrocampo in difficoltà, difesa perforabile, attacco inconsistente. E senza Buffon la differenza si vede, eccome.

Sotto di due gol, i bianconeri hanno reagito alla grande e la "formica atomica" Giovinco ha offerto due palle deliziose a Iaquinta che, con una doppietta, ha cambiato il volto della partita. La Juve nel finale avrebbe potuto addirittura vincerla. Ranieri ha inserito Giovinco sulla destra, accentrando Camoranesi (poi Marchisio) inizialmente in mezzo al campo. In difesa De Ceglie preferito a Molinaro.

La Juventus ha dormito per circa 25', prendendo due gol e collezionando degli errori difensivi incredibili. Ciò che poi non si è capito è stato il difetto di comunicazione fra giocatori e Ranieri per gli evidenti problemi fisici di Le Grottaglie che (inascoltato) ha chiesto il cambio. Così - dopo alcuni pericoli corsi dalla difesa bianconera - l'impossibilità di intervenire del centrale, ha portato al gol del vantaggio dei bielorussi al 15': Kryvets ha ricevuto da Liktharovic, ha colto in contropiede Chiellini che non è riuscito a bloccare il veloce avversario che ha infilato la coppia centrale bianconera, ha dribblato Manninger e ha messo nella rete incustodita.

Knezevic ha sostituito Legrottaglie, ma nel giro di pochi minuti il Bate ha raddoppiato: traversone da sinistra di Nekhaychik, Nedved (sulla destra) si fa superare, Manninger (in difficoltà in diverse circostanze) non esce e Stasevich insacca di testa. Un disastro, la Juventus.

Il centrocampo juventino, con un Giovinco abile solo in fase offensiva, ha sofferto molto. Ma l'infernale ritmo dei bielorussi, sul 2-0, si è abbassato. Una gran punizione di Del Piero (29') è stata deviata da Veremiko molto bene, poi Giovinco da destra ha trovato la testa di Iaquinta, abile a bucare il portiere del Bate.

La partita è cambiata: prima Camoranesi ha offerto a Iaquinta una bella palla (parata) ma l'attaccante era in offside. Poi Giovinco ha servito Nedved che di sinistro ha costretto alla respinta Veremko e poi Del Piero ha tirato alto. In pieno recupero, un altro bell'assist di Giovinco in profondità per Iaquinta sulla sinistra: l'attaccante ha infilato il portiere bielorusso fra le gambe rasoterra. Dopo un brutto inizio la Juve ha raddrizzato la partita.

Ranieri ha sostituito nell'intervallo Camoranesi con Marchisio. Meglio la Juve nella ripresa, ma la difesa ha concesso alcune palle pericolose ai bielorussi: una a Nekhaychic al 9', ma il tiro è stato ignobile. Poco dopo Volodko di testa ha messo di poco a lato. Anche la Juve ha avuto una palla gol al 16' con Del Piero, che ha toccato di poco fuori. Un tiro pure per Sissoko, deviato, mentre Del Piero (in due circostanze) e Neved hanno creato alcune situazioni pericolose.

Insomma i bianconeri hanno cercato di vincere la partita, ma ha concesso spazi agli avversari che avrebbero potuto approfittarne meglio. E tuttavia il finale è stato loro: un'occasione di testa per Nedved (fuori), per Amauri in mischia (stoppato), per Chiellini (rovesciata), ma gol non ce ne sono stati più e per la Juventus sono stati due punti persi.

BATE BORISOV-JUVENTUS 2-2

BATE (4-2-3-1): Veremko; Kazantsev, Sosnoviski, Rzhevski, Yurevich; Liktharovic (st 25' Sivakov), Volodko; Nekhaychik (st 41' Mirchev), Kryvets, Stasevich; Rodionov.

In panchina: Gutor, Sakharov, Pecha, Bliznyuk, Skaviysh.

Allenatore: Goncharenko.

JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Legrottaglie (pt 18' Knezevic), De Ceglie; Giovinco, Sissoko, Camoranesi (st 1' Marchisio), Nedved; Del Piero, Iaquinta (st 36' Amauri).

In panchina: Chimenti, Salihamidzic, Molinaro, Marchionni.

Allenatore: Ranieri.

ARBITRO: Aktinson (Inghilterra).

RETI: pt 18' Kryvets, 23' Stasevich, 29' Iaquinta, 48' Iaquinta.

NOTE: serata fresca, terreno in discrete condizioni, spettatori 35.000, angoli 5-2 per il Bate. Ammoniti: Nekhaychik, Grygera, Volodko, Kazantsev, Sissoko, Marchisio. Recupero: 3'-4'.

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Ranieri: «La Juve ha saputo reagire»

TORINO, 21 ottobre - «Ora sappiamo che sappiamo reagire». Ranieri bisticcia con le parole, ma il concetto è chiaro: la vittoria sul Real spezza la crisi della Juventus. D'orgoglio, per ricominciare. Prima di tutto però, vengono le «condoglianze alle famiglie delle vittime del terribile incidente», spiega Ranieri. Poi il tecnico torna sulla vittoria contro il Real. «Lo sapevamo che questo è un gruppo solido- dice il tecnico bianconero a Sky- stasera abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che non avevamo avuto in queste ultime giornate. I ragazzi ci credono sempre, abbiamo dovuto fare una partita di contenimento. Siamo andati subito in gol poi per contrastare il Real dovevamo stare in condizioni eccellenti e non stiamo in condizioni eccellenti. Con tanti assenti. Bisogna elogiare il cuore dei miei campioni. È una serata importante questa. So che stiamo in questa posizione e ce lo meritiamo. Abbiamo molte difficoltà come infortunati. Un conto è giocare con chi è abituato a essere titolare, un conto è dover cambiare sempre. Per fortuna Nedved ha fatto una partita stupenda».

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LA REAZIONE - Insomma la partita della svolta... «Ora abbiamo il derby, con il Real era il ritorno in Champions vero. Sono due partite a parte. Ora sappiamo che sappiamo reagire. La conferma esteriore che siamo un gruppo unito. Mai avuto un gruppo del genere. I ragazzi credono nell'allenatore, sanno che abbiamo difficoltà. So che anche la società mi è vicina, come i giocatori. E solo tutti assieme possiamo uscire da questa situazione. Pochi hanno detto che abbiamo gli stessi punti dell'anno scorso giocando con le stesse squadre. Vogliamo fare di più. La pressione è per le aspettative. Ma continuando a lavorare. Questa squadra crede in qualcosa. Non ci sono tantissimi campioni, ma ci sono giovani che possono diventarlo. E ci sono i campioni di sempre, che si sentono nello spogliatoio. Quando dobbiamo fare la partita abbiamo difficoltà. Non siamo il Real che anche sui terreni pessimi possiamo sfruttare la nostra qualità... Giocando tre gare a settimane non riusciamo a giocare come l'anno scorso. Una volta trovati i ritmi giusti sarà tutto più facile». Ranieri è ancora sotto esame? «È una vita che sto sotto esame- ride Ranieri- Fa parte del gioco, ti fa dispiacere quando alcune cose sembrano premeditate».

DEL PIERO - «Un grande passo iniziale per farne altri». Alex Del Piero sperava di guidare una Juve ispirata dal Real per uscire dalla crisi. Ecco il 2-1 che sistema la Champions, e indica la via d'uscita dal tunnel bianconero. Con un suo gol: «Sono contento- dice a Sky- abbiamo fatto un certo tipo di gara in un momento di difficoltà. Siamo stati bravi stasera. Spero che voglia dire tanto, che sia un grande passo iniziale per farne altri, abbiamo altre gare, non abbiamo fatto niente. Ma è una grande vittoria, soffrendo tanto. Ora vado a festeggiare con mio figlio, se dorme lo sveglio».

BLANC - La crisi e poi il Real. Jean-Claude Blanc rialza la testa assieme alla Juve. «Si è vista la voglia di dimostrare che quello che è successo nelle ultime partite può essere superato- dice l'amministratore delegato della Juve- Il lavoro paga. C'è un grande spirito di gruppo. Sono contento per i giocatori e il tecnico. La risposta sul campo è la migliore risposta che possiamo dare. Ora dobbiamo dare un'altra risposta sabato nel derby». Una gioia dopo tante critiche: «Accettiamo le critiche, cerchiamo di lavorare con professionalità e impegno totale. Cerchiamo di trovare delle soluzioni alle difficoltà. Le critiche danno anche opportunità di crescere. Sappiamo che abbiamo giocatori importanti fuori, abbiamo tanti infortuni, cerchiamo di recuperarli e capire perchè paghiamo questo prezzo alto alle tre partite a settimana. È andata bene anche l'altra partita del girone, un pò di fortuna serve».

leggi articolo.....clicca :)

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Juve, per Marchisio stop di almeno 20 giorni

Il mediano si è fatto male alla caviglia ieri contro il Real. In vista del derby emergenza centrocampo per Ranieri

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TORINO, 22 ottobre - Si fa sempre più lungo l’elenco degli infortunati nel centrocampo della Juventus. Al lungodegente Cristiano Zanetti e a Christian Poulsen, ieri sera si è andato ad aggiungere Claudio Marchisio. Il mediano torinese si è infortunato ieri sera verso la fine del primo tempo del match di Champions League contro il Real Madrid, riportando una distorsione alla caviglia sinistra in uno scontro fortuito con il compagno Momo Sissoko. Gli esami clinici di questa mattina hanno evidenziato una lesione tra il primo e il secondo grado, per recuperare dalla quale serviranno almeno venti giorni. Sicura, dunque, la sua assenza per il derby di sabato prossimo contro il Torino.

Migliorano invece le condizioni di Camoranesi: l'italo-argentino oggi ha lavorato con i compagni reduci dalla partita di coppa, senza forzare, per poi proseguire in palestra. Non è escluso che possa recuperare per il derby. Anche Zanetti è sceso in campo, dove ha svolto un allenamento differenziato, provando anche a calciare. Dovrebbe recuperare per l’inizio di novembre.

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Juventus: Amauri `La mia Nazionale? E` la Juve`

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(AGM-DS) - 26/10/2008 16.23.43 - (AGM-DS) - Milano, 26 ottobre - Italia o Brasile? Per ora solo la Juventus. Sintentizzando, questo il pensiero di Amauri, artefice della riscossa bianconera nelle ultime giornate dopo un avvio deludente da parte della formazione di Ranieri. Sui dubbi riguardo la scelta della nazionale l`attaccante per ora sorvola, nonostante sembri sempre piu` plausibile la decisione di vestire la maglia azzurra: `Per ora, la mia unica nazionale e` la Juventus`.

Tre gol nelle ultime tre partite, in neanche una settimana e cinque reti su sette realizzate dalla Juventus, un ruolino di marcia di tutto rispetto per Amauri: `Segnare nel derby e` una sensazione bellissima, perche` si tratta di una partita speciale. Pavel e` stato bravo a servirmi il pallone giusto, poi, sulla conclusione, ho avuto anche un po’ di fortuna, ma l’importante e` aver segnato un gol che ci ha consentito di vincere la partita. Sto attraversando un momento felice, ma la strada da percorrere e` ancora tanta. Dopo il Real Madrid abbiamo battuto anche il Toro. Questa Juve non ha paura di nessuno`.

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Juventus: a Bologna torna Camoranesi

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(AGM-DS) - 27/10/2008 14.46.15 - (AGM-DS) - Milano, 27 ottobre - Dopo il derby vinto, le buone notizie per la Juventus arrivano dal recupero fisico di Mauro Camoranesi e Cristiano Zanetti. Entrambi hanno infatti svolto l’intero allenamento mattutino con il gruppo, ma solo l’italo-argentino potrebbe tornare a disposizione gia` mercoledi` a Bologna. Zanetti, invece, potrebbe essere aggregato alla squadra nella trasferta di Champions League in programma a Madrid la prossima settimana.

Salvo De Ceglie, fermo per 15 giorni dopo il problema alla caviglia accusato sabato scorso durante la gara col Torino, l’infermeria bianconera comincia finalmente a svuotarsi. E per la sfida con la Roma di sabato prossimo, Claudio Ranieri potrebbe contare sui rientranti Zdenek Grygera, Hasan Salihamidzic, Christian Poulsen e Tiago.

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