Nemesi

Un Quadro Al Giorno

169 messaggi in questa discussione

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Da Barcellona le immagini di una mostra appena inaugurata e dedicata alle celebri illustrazioni di Toulouse-Lautrec.

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Il pittore che rese immortale l'atmosfera gaudente della "belle époque" parigina.

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Vincent Van Gogh

Cipressi

1889

olio su tela; 95 x 73

New York, The Metropolitan Museum of Art

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Il motivo del cipresso ricorre nella pittura di Van Gogh soprattutto dopo il trasferimento nel Mezzogiorno della Francia, perché il verde cupo della pianta creava uno straordinario effetto di contrasto con le infuocate distese di grano: "Il cipresso, ha scritto a Theo, è bello come legno e come proporzioni, è come un obelisco egiziano". Il dipinto è stato eseguito durante il periodo di ricovero nell'istituto di Saint-Remy, non lontano da Arles, dopo l'aggravarsi delle sue condizioni psichiche. Qui Van Gogh, non potendo uscire, si è dedicato a dipingere il paesaggio percepibile dalla casa di cura, il giardino e il chiostro e ha svolto numerose copie da alcune stampe di Millet inviategli dal fratello.

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mi sono accorta poco fa dell'esistenza di questo topic. (WinInizio sei pieno di sorprese :P )

per me che adoro le arti figurative è proprio un bel tema (grazie Nemesi).

mi dispiace vedere che è fermo da due mesi, cosi se non vi dispiace provo a postare una piccola provocazione....sperando di far piacere a qualcuno che volesse continuare a condividere i propri pensieri sull' arte pittorica. :)

questo è un quadro di Lucio Fontana intitolato "Attesa" della serie -concetto spaziale- 1960

Fontana è conosciuto soprattutto come l'ideatore dello Spazialismo.

Lo spazialismo è una forma di visione che esalta l'importanza del gesto creativo. È un'arte che si propone di liberare il quadro dalla cornice.

I primi Concetti spaziali di Fontana risalgono al 1949. Sottotitolati Buchi, sono realizzati incidendo la carta con un punteruolo. Questo gesto, che alcuni hanno interpretato come distruttivo, è in realtà l'esatto contrario. Rappresenta concretamente il mezzo per superare la barriera fisica della materia e della superficie del quadro: la metafora dell'artista che apre uno spiraglio verso lo spazio infinito, il futuro.Questi buchi e tagli, scandalizzarono il pubblico anche per l'apparente facilità con cui sembra possibile rifarli.Numerosi furono infatti i falsari, ma pochi con un segno altrettanto sicuro. Fontana, per cautelarsi, scrisse sul retro di ogni tela frasi insensate, semplice appiglio per una perizia calligrafica.

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Ah che testa mi ha fatto il Barilli con i tagli di Fontana.. :):P :dia:

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:) certo.... se poi consideri che i Barilli sono una famiglia prolifica di artisti....hai ragione.

forse per queste giornate di caldo sarebbe meglio un' immagine come questa....

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è un quadro di Beniamino Ciccotelli, nato a Tollo (Abruzzi) nel 1937.

un artista che sfida la fotografia , quanto a precisione del tratto e minuzia dei particolari.

crea eleganti nature morte,(e non solo) dove l'armonia di forme e colori domina incontrastata.

le sue suggestive composizioni si riallacciano alla tradizione di Caravaggio.

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:) non vi è piaciuto neanche questo....

allora passiamo ad un surrealista, entriamo in un mondo onirico.

questo è un quadro di Luca dall'olio nato nel 1958 in provincia di Brescia.

io lo definisco il peter pan dei pittori, perchè nella sua intimo non ha respinto il piacere di viaggiare nella fantasia.

animali e persone sono sempre di concezione fantastica, ma orientati verso una rassicurazione psichica.

lui stesso dice: "quando una persona osserva un mio quadro è come se accettasse un mio invito di calarsi in un mondo incantato, e c'è un unico modo per arrivarci...il sogno.

Luca Dall'olio

-Tu sei incredibile-

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sapete chi è il padre della metafisica pittorica....? :)

però io vorrei parlare di uno dei "figli"... nonchè uno dei miei pittori contemporanei preferiti... :P

si tratta di Antonio Nunziante nato a Napoli nel 1956.

I suoi riferimenti spaziano dal mondo dell'arte a quello filosofico, (Schopenhauer e Nietzsche).

Nunziante minimalizza, riduce tutto all'estremo, elimina tutto ciò che non è indispenzabile, che costituisce disturbo alla concentrazione.

Attualizza la pittura, ma senza mai rinnegare il profondo legame con la grande tradizione artistica del passato.

I quadri rappresentano oggetti antichi con tecnica antica ma in chiave aggiornata , privi di presenze umane che contaminino il loro spazio di appartenenza.

questo quadro si intitola "Dialoghi d'Amore." 30x40 olio su tela

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Il quadro di Dall'olio mi piace davvero molto... :up1: :up1: :)

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Il quadro di Nunziante è stranissimo, ma mi piace davvero tanto...la scelta dei colori è ottima...

forse sono troppo razionale...ma non mi è chiaro un elemento: Quello dietro al divano è un quadro che rappresenta il sole o è il sole che osserva la luna di nascosto dalla finestra? Nel secondo caso, come farebbe allora adesserci la luce del sole che entra da una finestra che nel quadro non si vede, posta di fronte alla luna...

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acuto osservatore Johnsilver, :) ma come dici tu stesso... troppo razionale. :P

il quadro vuole simboleggiare un dialogo d'amore ed il sole in questo caso fà la parte dell'amante e non della luce.

la pittura metafisica non è rappresentazione fotografata della realtà, a questo ci pensa già molto bene la fotografia ed il cinema.

la pittura metafisica ricorre ad immagini irreali e fantastiche in una ambientazione ordinaria, per creare sorpresa e suggestione a chi si pone a contemplare il quadro. :P

@Lorenz: grazie :wub:

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acuto osservatore Johnsilver, :) ma come dici tu stesso... troppo razionale. :P
:P

Grazie della spiegazione... :wub:

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:)

Grazie della spiegazione... :P

:omaggi: è un piacere....

ciao jhon. :P

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Ciao angelique,

è un piacere leggerti e ammirare le tue "proposte" :)

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Salvador Dalí

Stipo antropomorfico

1936

olio su legno; 25,4 x 44,2

Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein – Westfalen

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Nel corso degli anni Dalí ha eseguito diversi disegni di questa figura, a matita e a inchiostro, con lievi modifiche, mentre questa versione finale a olio fu esposta per la prima volta a Londra, nel 1936, alla Lefevre Gallery. In quella stessa città avvenne anche, due anni dopo, il tanto desiderato incontro di Dalí con Freud. L’ispirazione di questo straordinario dipinto deriva appunto dalle teorie del professore viennese, sintetizzate nella figura umana scomposta in cassetti segreti, finalmente aperti e rivelati alla vista grazie alla rivoluzione psicanalitica freudiana. Il viso della misteriosa figura, sdraiata nella penombra di una stanza vuota, è nascosto dai lunghi capelli, mentre il suo corpo surreale conserva, dopotutto, delle fattezze riconducibili a un modello umano. I cassetti semivuoti sembrano pronti ad accogliere quelle idee e immagini prodotte dal subconscio, mentre il braccio teso vorrebbe respingere quel piccolo frammento fotografico di città luminosa e borghese che si intravede in alto, come in un drammatico contrasto tra la reale solitudine umana e la falsa esteriorità della convivenza civile e sociale.

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Inviato (modificato)

ti ringrazio Nemesi :P , sono contenta ti faccia piacere se ogni tanto propongo qualcosa, il thread è opera tua, sei come un padrone di casa qui :P .

quest' ultimo quadro di Dalì che hai proposto mi piace per il suo significato, a me Dalì non piace tanto come artista :wub: lo trovo un pochino lugubre... un pò paranoico. Diciamo che il suo messaggio mi arriva, ma non mi fa piacere.

Ma sono convinta sia un grande artista nel suo genere.

Grazie ancora Nemesi :)

Modificato da angelique

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ti ringrazio Nemesi :P , sono contenta ti faccia piacere se ogni tanto propongo qualcosa, il thread è opera tua, sei come un padrone di casa qui :wub: .

:P

quest' ultimo quadro di Dalì che hai proposto mi piace per il suo significato, a me Dalì non piace tanto come artista ;) lo trovo un pochino lugubre... un pò paranoico. Diciamo che il suo messaggio mi arriva, ma non mi fa piacere.

Ma sono convinta sia un grande artista nel suo genere.

:up1:

Grazie ancora Nemesi :)

Grazie a te :P

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:P Buongiorno gente,

e da un pò che non passavo da queste parti :) .

Vi va se vi racconto la bella storia di un artista ? :P

Si chiama Giorgio Celiberti. Nasce ad Udine nel 1929. Inizia a dipingere giovanissimo, imponendosi subito per la sua originalità di linguaggio tanto che, appena diciannovenne, partecipa alla Biennale di Venezia del 1948.Nel 1965 la visita al lager nazista di Terezin, dove morirono migliaia di bambini ebrei, determina una svolta decisiva nella sua produzione. L’artista comincia a vedere per segni e testimonianze, quasi che i cuori e le farfalle disegnati sui muri del carcere dalle piccole mani fossero un monito per l’umanità e la tramatura informale delle tele si ispessisse di colori cupi, a prefigurare la violenza del mondo e l’universalità del dolore.

Mi piace molto questo artista che pur maturando nel suo lavoro rimane fermo nell'esaltazione silenziosa dell'amore. :omaggi:

questo suo quadro si intitola : Messaggio d'amore (cm 51,5 x 61,5 affresco su tavola )

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:up1: :up1:

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:wub: ...Oggi girovagando in rete mi sono imbattuta in una notizia spiacevole, ho saputo della morte di un grande pittore, si tratta di Salvatore Emblema: nato in provincia di Napoli nel 1929 e morto a febbraio di quest'anno.

Il suo modo di dipingere è molto particolare, ha cominciato a produrre dei "Collages" usando foglie disseccate e costruendo dei ritratti attraverso le modulazioni cromatiche, per poi sviluppare le sue ricerche materiche usando pietre e minerali. Ma il suo modo originale di creare è nato quando ha iniziato a dipingere i suoi lavori su iuta e su legno, sottraendo dei fili nelle trame, la cosiddetta "detessitura". :P

Affine alla poetica di Fontana e Burri, Emblema e' convinto che "la luce del sole penetra il dipinto come penetra la terra". L'opera, infatti, e' trattata alla luce del sole, trapassata dai raggi stessi, e dipinta con colori composti di terre e minerali naturali della zona vesuviana.

Nascono cosi' composizioni armoniche, delicate ma al tempo stesso energiche e piene di forza espressiva, che trasmettono la sensibilita' e l'amore dell'artista per i suoi luoghi a lui piu' familiari.

I suoi lavori sono presenti in alcuni dei musei e collezioni piu' importanti al mondo.

:):P:P

ecco una sua opera "Terra colorata su juta" 2004

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Jean François Millet, L'Angelus, 1859 :) Ciao!c'e qualcuno che puo aiutarmi dandomi tante informazioni su uno dei quadri di millet?grazie aiutatemiiiiii

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[ben]okbl[/ben]

:P Ciao okbl,

se vuoi informazioni su questo quadro puoi dare un'occhiata qui.

:P:)

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:wub: Buongiorno Wininiziani,

conoscete Rabarama?

Rabarama è il nome esotico e misterioso di una giovane e affascinante artista.

Il vero nome è Paola Epifani nasce a Roma nel 1969. Vive e lavora a Padova.

Figlia d'arte, è una delle artiste italiane contemporanee più apprezzate.Le sue opere spaziano da dipinti a sculture monumentali.

E' di Rabarama la prima opera italiana acquistata dal Governo Cinese, la scultura monumentale è posizionata di fronte alla Municipalità di Shangai.

Si tratta di Trans-mutazione (in foto), opera in bronzo che, sotto le tessere esagonali vuole rappresentare il genoma umano: un nuovo tentativo dell'artista di sondare i grandi temi del destino e del libero arbitrio.

«Ognuno di noi - secondo Rabarama - nasce come figlio della genetica, ragion per cui ogni piccola parte che ci compone ci rende simili a dei computer biologici: ogni singolo pezzo deve essere lì con precisione, il che ci garantisce una identità. L'uomo, in sostanza, si trasforma in una macchina, un computer biologico. in grado di muoversi soltanto in base alla determinazione».

Il suo programma è rimanere in vita, la volontà di vivere condiziona quindi ogni funzione dell'esistenza.

«Uno, nessuno centomila», titolo pirandelliano di una sua opera, richiama e rappresenta la perdita di identità del singolo in una realtà esistenziale prima che sociale, porta alla massificazione ed alla perdita della distinzione e di ogni alterità.

Le opere di Rabarama hanno in comune la consapevolezza che in ogni frammento della realtà e nell'essere umano c'è l'impronta del principio originario. Di qui un'umanità in continua metamorfosi.

La membrana che avvolge queste figure muta di concetto in concetto e assume di volta in volta una varietà di segno, simboli e metafore. L'alfabeto indica il vincolo del linguaggio i geroglifici, i puzzle e i nidi d'ape sono la visualizzazione del genoma, nei labirinti invece viene approfondita la complessità dell'IO.

Altra fase dell'esplorazione artistica di Rabarama è quella che disegna intrecci d'erba, uomini albero ricoperti di corteccia che esprime l'idea che l'uomo sia ancora radicato alla "Madre" terra, ma che allo stesso tempo l'abbandono del corpo in quanto materia e l'unico modo per la transmigrazione dell'anima.

La presenza umana nella Pittura di Rabarama, è una presenza che in un primo momento implode, impossibilitata ad ergersi, perché sommersa dagli arabeschi multicolori, mimetizzata in essi, ma, in seguito, una volta che lo spettatore ha affinato il suo sguardo, diviene chiara nella sua definizione anatomica.

perdonatemi se mi sono dilungata troppo, :) ma questa artista mi ha colpito molto per ciò che esprime, spero sia di vostro gradimento. :P

:P

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Complimenti per la descrizione angelique. ti confesso che anch io ho provato un certo interesse in questa artista. dopo aver visto qualche immagine dei suoi Capolavori (con la C maiuscola a mio parere) ho fatto qualche breve ricerca.

La cosa che mi ha lasciato a bocca aperta è la volontà di voler parlare dell'uomo, non come essere al centro di tutto.. ma come l'IO intrinseco di molte e svariate realtà.

Rabarama è riuscita ad esprimere, con le espressioni, le forme e i simboli nelle sue opere alcuni aspetti peculiari dell'uomo.. quale come in 'io nessuno centomila' la perdità di personalità dell'uomo.

Davvero un artista interessante, come interessante questa tua breve, precisa e completa descrizione :)

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:P Grazie frman,

sono contenta ti sia piaciuta la mia esposizione. :)

Anche a me Rabarama ha colpito molto per il suo modo di descrivere la figura umana, una descrizione che rimanda a precisi punti di riferimento filosofici.

Quel che emerge dalle sue opere è un esistenzialismo di fondo, appena percepibile, eppure persistente e dolorosamente malinconico.

Onore e merito a questa artista che se pur giovanissima è considerata oggi un'artista completa, con riconoscimenti ufficiali continui tanto nel mercato estero che in quello italiano. :omaggi:

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