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Il Film Di Ridley Scott Che Gucci Non Vuole

2 messaggi in questa discussione

Il film di Ridley Scott che Gucci non vuole fonte

Patrizia Gucci: basta fango, la nostra non è una Dallas all'italiana. La trama: il delitto e la lotta per la successione.

Patrizia Reggiani, accusata dell'omicidio di Maurizio Gucci, scortata dai poliziotti durante il processo (Ap)

FIRENZE — Neppure una scena girata, nessun attore ancora scritturato. Eppure basta un annuncio per scatenare polemiche sul nuovo film di Ridley Scott. «Racconterà la storia di una grande famiglia italiana della moda: i Gucci», scrivono i giornali statunitensi.

Lo farà in modo spietato, il film del regista di «Blade Runner», descrivendo intrighi e passioni segrete, tradimenti e potere, vanità e lussuria. Indugiando sulla caduta di una famiglia capace negli anni ruggenti di fatturare più di 500 milioni di dollari l'anno con 153 negozi disseminati in quattro continenti e creazioni osannate dai critici come opere d'arte. E soprattutto mettendo al centro della narrazione un'oscura vicenda di sangue: il delitto di Maurizio Gucci, uno dei leader della famiglia, assassinato nel 1995 a colpi di pistola. Per quel delitto la moglie, Patrizia Reggiani ancora oggi sta scontando 26 anni di carcere.

La famiglia Gucci, «sorpresa e sconcertata», parla di tradimento di Scott e annuncia iniziative legali. «È un film non autorizzato e se presenterà in modo offensivo la storia della nostra famiglia cercheremo di bloccarlo», dice Patrizia Gucci, 45 anni, scrittrice e designer, cugina di Maurizio, e pronipote di Guccio Gucci, il fondatore della maison, venduta nel 1992 dalla famiglia a una cordata di imprenditori.

«Scott ci aveva assicurato che non sarebbe stato un film scandalistico — racconta Patrizia —. Tre anni fa mandò a Firenze la moglie, Giannina Facio, che è anche la sua produttrice. Fu ospite nostra e per tre giorni frequentò casa mia e dei miei zii. Ci propose il progetto, ci raccontò brevemente la sceneggiatura. Addirittura ci disse che la figura di mio padre Paolo, morto lo stesso anno di Maurizio, sarebbe stata interpretata da un grande attore, probabilmente Nicolas Cage. Io fui felice. Pensai che finalmente si rendeva giustizia a una famiglia importante che tanto ha dato all'immagine dell'Italia all'estero. Ci lasciammo con grande affetto».

Secondo Patrizia Gucci, passarono alcuni giorni. Poi nella sua casa fiorentina arrivò una telefonata. «Era lo sceneggiatore, un inglese, non ricordo il nome, fu molto gentile. Anche lui mi tranquillizzò sulla qualità del film. Mi ribadì che il delitto di mio cugino sarebbe entrato solo di passaggio nella trama e che sarebbero stati rispettati tutti i canoni della raffinatezza e della privacy. "Non mi interessano gli scandali, sarà sicuramente un successo", mi disse prima di chiudere la telefonata. Non ho saputo più niente fino quando ecco l'annuncio del progetto. Un film-scandalo. Una vergogna, insomma, non all'altezza di un grande regista come è Ridley Scott».

La sceneggiatura sarà curata da Charles Randolph, l'autore di «The Interpreter». Al centro della trama Maurizio Gucci (interpretato da un attore ancora da scegliere) nipote del fondatore della dinastia, che riuscì a conquistare i vertici dell'azienda prima di perderla e poi essere ucciso. «Sembra una Dallas all'italiana e ancora una volta al centro degli appetiti c'è la mia famiglia — continua Patrizia —. Che però ora è stufa e vuole reagire. Una volta Santo Versace mi disse che senza di noi il marchio Gucci non sarebbe stato niente. Basta fango. Abbiamo passato momenti terribili, pagato di persona. Scriverò un libro sui Gucci. Racconterò realmente chi sono. E una copia la regalerò a Scott. Sperando che il suo film non esca mai».

Il progetto dovrebbe partire non appena conclusi gli altri due film della fitta agenda del settantenne regista, «Body of Lies», con Leonardo Di caprio e Russel Crowe che si sta girando ora in Marocco, e «Nothingam», che vedrà Crowe alla quinta collaborazione con il regista inglese.

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beh se esce io me lo vedo di sicuro..: uno dei miei marchi preferiti, uno dei casi che mi ha sempre incuriosito, uno dei miei registi preferiti.. perchè no? :)

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