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enomis86

Jovanotti Presenta Il Suo Safari

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Jovanotti presenta il suo ‘Safari'

Nella suggestiva cornice (si dice così, di solito, no?) del Planetario di Milano, Lorenzo “Jovanotti” Cherubini ha incontrato ieri sera, 16 gennaio, una piccola folla di rappresentanti dei media e amici per parlare del suo nuovo album, “Safari”, in uscita venerdì 18 (per informazioni dettagliate sul disco vi rimandiamo alla segnalazione presente nell’apposita sezione di Rockol).

“Non mi aspettavo da me un disco così bello” ha dichiarato in apertura Lorenzo, con la solita irresistibile e sfrontata modestia. Se il disco sia davvero così bello, ancora non sappiamo dirvelo, avendolo fra le mani solo da poche ore: ve ne riferiremo dopo averlo ascoltato con la dovuta calma. Del resto, “ero entrato in studio per fare un disco funk-rap, e invece mi è uscito questo” ha spiegato Jovanotti, che sul proprio sito ha messo in vendita, poche settimane fa, il libro di disegni e scritti “Safari Jam”, una sorta di diario della lavorazione dell’album – inutile cercare di ordinarlo, era in tiratura limitata ed edizione numerata, ed è andato subito esaurito.

Utilizzando le domande dei presenti come spunto sul quale parlare in libertà, Lorenzo ha raccontato degli ospiti musicali del Cd (“A Ben Harper ho scritto una mail, e una notte alle due si è presentato in studio per registrare il suo contributo a ‘Fango’: quando gli ho chiesto come ci saremmo regolati per questioni di royalties discografiche, mi ha chiesto soltanto di mettere il suo nome sul Cd. Sergio Mendes avevo chiesto solo di incontrarlo, per baciargli la mano - perché un suo disco, ‘Brasileiro’, che mi aveva regalato Red Ronnie, ha cambiato completamente la mia percezione della musica brasiliana - e invece ha voluto partecipare a ‘Punto’; Sly e Robbie me li ha fatti conoscere Mousse T, sono due papi del reggae, ed è fantastico averli in ‘Temporale’; ma non posso non citare Michael Franti degli Spearhead, il fisarmonicista ottantacinquenne Frank Marocco, l’arpista cinese Cynthia Hsiang-Zhan, il percussionista Lenny Castro, Alex Cortini dei Nine Inch Nails, Alex Alessandroni jr, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro”); ha confermato di essere stato invitato come superospite al Festival di Sanremo (“che va difeso, perché celebra la nostra musica e il nostro lavoro; vorrei andarci, ma non ho ancora un’idea precisa di cosa fare” – magari, suggeriamo noi sommessamente, un tributo a “Nel blu dipinto di blu (Volare)” di Domenico Modugno, che quest’anno compie cinquant’anni, e che faccia dimenticare l’infelice precedente del 1985 del “supergruppo” ‘Musica Italia per l’Etiopia’); ha spiegato le ragioni per le quali non è entrato nella “costituente” del Partito Democratico (“Mi piace essere testimone e non testimonial”); ha accennato al suo progetto riguardante l’ “Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto (“l’Ariosto è un precursore di Quentin Tarantino”).

Jovanotti ha infine anticipato le prime date di un tour che si aprirà a Rimini il 10 maggio, proseguendo a Firenze (12 maggio), Zurigo (14 maggio), Roma (17 maggio), Acireale (20 maggio), Palermo (22 maggio), Caserta (24 maggio), Torino (27 maggio), Milano (29 maggio), Ancona (1 giugno), Perugia (2 giugno).

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