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Una Catastrofe Si Abbatte Su Manhattan

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FINALMENTE SVELATO il mistero Cloverfield. Dopo gli spettacolari trailer e gli indizi che dalla scorsa estate hanno attirato l'attenzione soprattutto su internet, è terminato il conto alla rovescia del film prodotto da J.J. Abrams, la mente delle serie tv Alias e Lost. Appena uscito nelle sale americane (dal primo febbraio sarà in Italia, distribuito da Uip), il film realizzato con un budget modesto di 25 milioni di dollari, ha sbancato il box office incassando nella sola giornata di venerdì quasi 17 milioni.

Il mostro di Cloverfield ha anche incassato le stroncature dei critici, in particolare di quelli di New York ("Senza ironia, è veramente un monster movie") che contestano l'insensibilità o la poca immaginazione degli autori nel mostrare le immagini di Manhattan devastata ("vivono a Los Angeles" sottolinea il critico del New York Times). Altri esaltano gli effetti - definendolo una specie di Godzilla che incontra The Blair Witch Project - ma denunciano la limitatezza della sceneggiatura e degli interpreti, ironizzando sul fatto che gli autori (tutti della squadra di Lost & Co.) non sanno andare oltre i 60 minuti di un episodio televisivo, e si perdono nel finale. Tutti però ne apprezzano la durata: 84 minuti, compresi i lunghissimi titoli di coda.

REPUBBLICA TV: I FALSI TG SUL WEB - IL FILM - IL TRAILER

Qualunque sia l'esito finale al botteghino, Cloverfield ha comunque già vinto per la strategica campagna pubblicitaria che ha sfruttato il "marketing virale". Negli ultimi mesi i siti dedicati al film su un mostruoso essere che fa tremare Manhattan e distrugge la Statua della Libertà si sono moltiplicati, fantasticando sulle sembianze della gigantesca creatura e su possibili trame del kolossal fantascientifico.

I più arditi si sono ispirati direttamente a Lost, sperando in una sorta di seguito della serie televisiva che semina misteri e gioca su sempre più improbabili colpi di scena. E hanno calcato la mano giocando con la data di uscita del film, 18-01-08, da cui hanno tratto la cifra 108 che è la somma di 4-8-15-16-23-42, nota come "equazione di Valenzetti", leggendaria sequenza numerica che risponde in termini matematici a quanto manca alla fine del mondo e che ricorre nelle complicate vicende dei protagonisti sull'isola. Non a caso Cloverfield riunisce le menti più creative della serie tv sui sopravvissuti al disastro aereo: oltre al produttore, J.J. Abrams, ci sono il regista Matt Reeves, che ha diretto diversi episodi, e lo sceneggiatore Drew Goddard, anche lui tra gli autori di Lost. Nel cast attori giovani e sconosciuti: Michael Stahl-David, Mike Vogel, Lizzy Caplan, Jessica Lucas, T.J. Miller, Odette Yustman.

Siti civetta, trailer e video creati ad arte sono stati disseminati sul web fornendo falsi, accennati o inutili indizi che hanno attirato moltissimi curiosi. A cominciare dal titolo, suggerito ma confermato solo alla fine, quando si è saputo anche che Cloverfield è il nome del viale a Santa Monica dove erano situati gli uffici della Bad Robot (che ha prodotto il film insieme a Paramount) durante la lavorazione. E c'era anche una misteriosa bevanda giapponese, Slusho!, con tanto di sito, che i più attenti sono riusciti a rintracciare in un episodio di Alias di diversi anni fa. Affidandosi al passaparola, le notizie sul progetto di J.J. Abrams si sono diffuse come un virus, ottenendo l'aspettativa voluta dagli autori.

Il primo misterioso trailer ha cominciato a circolare la scorsa estate nei cinema, in tv, sul web: poche immagini, riprese con videocamere amatoriali, di un party a New York dove si festeggia un giovane in partenza per il Giappone. Ma la festa viene interrotta da sinistri boati. I ragazzi si precipitano sulla terrazza e vedono una serie di spettacolari esplosioni sconvolgere la città. Fuggono in strada, mentre colpi e spaventosi ruggiti si ripetono fino a quando piomba, rotolando sull'asfalto, la testa della Statua della Libertà scagliata contro la folla. Poi la data, 01-18-2008, e finiva lì.

Col passare del tempo sono apparsi su YouTube nuovi filmati (in diverse lingue, italiano compreso), come quello con Rob Hawkins (il nome del protagonista) che racconta di aver appena avuto un'importante offerta di lavoro in Giappone dalla Tagruato, fino all'ultimo video di un finto servizio di un telegiornale che riferisce della misteriosa distruzione di una piattaforma scientifica della fittizia Tagruato nel mezzo dell'Oceano Atlantico. Tra gli indizi disseminati nei trailer, oltre ai tremendi boati, anche l'intervento dell'esercito contro la mostruosa creatura ("Ma che cos'è?", "Non lo so, ma sta vincendo"), mentre strani malori che colpiscono alcune persone. Tutto sempre ripreso da videocamere o cellulari da chi sta vivendo quei tragici momenti e vuole testimoniare quello che sta accadendo.

La misteriosa promozione del film e il racconto in prima persona di un ragazzo e dei suoi amici attraverso la videocamera per testimoniare la catastrofe che incombe ricorda molto da vicino l'operazione The Blair Witch Project, ma il regista prende le distanze dal fortunato fenomeno che lo ha preceduto. "Sarà qualcosa che non è mai stato visto prima sugli schermi cinematografici" ha detto Matt Reeves in occasione della prima del film a Los Angeles, dove all'ingresso del cinema era esposta una Statua della Libertà in miniatura e decapitata, così come appare nella locandina mentre sullo sfondo la città va in fumo.

"Abbiamo voluto girare un film senza far sapere assolutamente nulla alla gente" ha detto il regista, spiegando come hanno fatto a mantenere il massimo riserbo fino all'uscita del film. "Gli attori hanno firmato un contratto in cui hanno giurato di non rivelare nulla a nessuno, pena una pesantissima sanzione economica. Abbiamo economizzato sul cast ma abbiamo puntato tutto sugli effetti speciali. Siamo partiti senza una trama: con le riprese siamo arrivati al punto più vicino al realismo per generare terrore ed esplorare le paure del nostro tempo. C'è una grande suspence per l'arrivo del mostro, che porta all'estremo le fobie concrete e contemporanee dei newyorkesi e dell'America in generale".

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