Guy Hands (emi): Ecco Come Selezioneremo I Nostri Artisti

[enomis86]

Guy Hands (EMI): 'Ecco come selezioneremo i nostri artisti'

Non sa ancora quanti artisti taglierà dal roster della EMI, Guy Hands. Ma intanto, dopo averli contati uno per uno (sono 14.425, nel mondo), li sta catalogando diligentemente in tre categorie, come risulta da un “memo” che ha fatto circolare da poco tra i suoi dipendenti: “1) quelli che già oggi producono profitto, e che non sono più del 3 %; 2) quelli che crediamo possano produrre profitto, e che naturalmente speriamo siano il maggior numero possibile; 3) quelli che non produrranno mai profitto, indipendentemente dal fatto che si cambi il modello di business”. Per questi ultimi, aggiunge Hands, ci sono altri modelli sostenibili e forme di sopravvivenza sul mercato: ma non all’interno della EMI. “Lo scorso anno”, scrive ancora il ceo di Terra Firma, “abbiamo cercato di lanciare in tutto 1.300 artisti. Chiaramente non può funzionare: dobbiamo concentrarci su quelli che abbiamo la competenza e il tempo di promuovere adeguatamente e con cui possiamo avere successo. Il roster è troppo ampio e pubblichiamo troppi album per utilizzare al meglio le nostre risorse”.

A questo scopo la EMI verrà riorganizzata in tre grandi aree: una divisione etichette/A&R completamente dedita allo scouting e alla produzione artistica; un reparto centralizzato detto Music Services (marketing, promozione, distribuzione ecc.) finalizzato a servire il mercato e il consumatore di prodotti e servizi; e una struttura, anch’essa centralizzata, denominata Support Services (finanza, amministrazione, IT, PR, risorse umane) destinata al conseguimento della massima efficienza aziendale.

Fonte