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Il "pirata" Coelho Mette I Suoi Libri Su Bittorrent

5 messaggi in questa discussione

Il lungo dibattito sul P2P e sulla circolazione di contenuti online spesso vede contrapposte due fazioni: i produttori e gli utenti. I primi vorrebbero bloccare e controllare tutto, in modo da ottimizzare il loro profitto. I secondi vorrebbero scaricare e condividere in libertà, in modo da ottimizzare la loro esperienza. Chi viene spesso dimenticato sono gli unici veri protagonisti necessari e insostituibili: gli artisti. Senza di loro e le loro opere non ci sarebbero la musica, la letteratura, il cinema, le serie tv e forse nemmeno i videogiochi. Né su Internet, né nei negozi.

Per questo, è sempre molto interessante quando gli artisti si schierano in prima persona, svelando le loro opinioni, raccontando le proprie esperienze, prendendo l’iniziativa. L’impressione è che non esista un pensiero unico. C’è chi, come ha fatto di recente la rockband dei Kiss, si allinea perfettamente con il fronte dei produttori: Internet ha rovinato la musica, i ragazzini che scaricano sono dei pirati, è la fine. Ma c’è anche chi la pensa in maniera radicalmente opposta e anzi è convinto che favorire la condivisione delle proprie opere online sia la strada migliore. Anche per vendere più copie.

Paulo Coelho appartiene a quest’ultima categoria. Molti di voi conosceranno lo scrittore brasiliano per aver letto L’alchimista o Il manuale del guerriero e della luce. Forse però saranno in pochi a sapere che da qualche anno Coelho ha iniziato a distribuire in prima persona i suoi libri gratis su BitTorrent. Arrivando anche a gettare nel calderone del P2P dei veri e propri “leak”, cioè delle bozze in anteprima dei romanzi, in varie traduzioni. Lo ha confessato l’autore stesso in un coinvolgente intervento alla conferenza Digital, Life, Design di Monaco di Baviera.

Coelho ha fatto un esempio concreto per spiegare le dinamiche del free download e di come questo possa aiutare a far decollare le vendite di un libro. “Nel 2000 in Russia si erano vendute mille copie dell’Alchimista. Non molte, in un paese di oltre cento milioni d’abitanti. Allora abbiamo deciso di metterlo online. L’anno successivo sono diventate diecimila, quindi un milione. L’editore era sconvolto: non capiva come fosse potuta accadere una cosa del genere, senza alcuna pubblicità. Funziona proprio così: la gente scarica il libro, inizia a leggerlo e se poi gli piace lo compra”.

Da quel momento, Coelho ha iniziato a distribuire personalmente i libri, servendosi di un blog dal nome parecchio significativo, The Pirate Coelho. “Ho segnalato distrattamente il link sul mio blog ufficiale”, ammette, “ho dovuto far finta di non saperne niente, di non esserne coinvolto. In realtà in alcuni casi sono io che fornisco le copie dei libri”. E i suoi editori non hanno detto niente? "A volte c’erano problemi con i diritti sulle traduzioni, allora chiedevo delle bozze, dicendo di voler controllare le varie versioni e poi le distribuivo su Internet. Qualcuno forse lo ha capito, qualcuno forse no, ma nessuno mi ha mai detto niente”. Insomma, un vero e proprio pirata di se stesso. E senza timore di ammetterlo. Il link a The Pirate Coelho sul suo blog è una foto che ritrae lo scrittore sorridente e vestito da corsaro, con tanto di bandana e benda nera sull'occhio.

Ma un sistema del genere funziona solo per i libri (dove la lettura digitale non regge ancora il confronto di quella su carta) o può valere anche per la musica e i film? Di questa possibile differenza lo scrittore brasiliano non parla. Il suo ragionamento però sfiora anche i reami della musica. “Dobbiamo davvero ripensare all’idea del copyright, partendo dalla consapevolezza che ormai i contenuti non possono essere controllati. Chiudi Napster e subito nascono BitTorrent e eMule. E’ naturale: a chiunque piace condividere con gli amici le opere che ama. Se mi piace una canzone e la faccio ascoltare su MySpace, non capisco perché qualcuno dovrebbe impedirmelo e costringermi a toglierla. Dobbiamo essere generosi e di sicuro avremo qualcosa in cambio”. E non solo in termini di soldi, di successo, di copie vendute. Con Internet sono tornati a galla termini secolarmente banditi da qualsiasi legge sul copyright: generosità, condivisione, rapporto umano.

“Scrivere è una pratica solitaria”, spiega Coelho. “Non conta che tu abbia cento milioni di lettori. Quando ti siedi davanti al computer sei solo. Grazie a Internet per la prima volta sono riuscito ad andare oltre a questa astrazione e a entrare in contatto diretto con i miei lettori. Adesso posso interagire con loro, scrivendo sul blog, tramite Facebook, MySpace, inserendo le mie foto su Flickr”. Un approccio 2.0 che è confermato da una breve visita sul sito ufficiale dell’autore, che a dispetto dei suoi freschi sessant’anni sfodera un kit di servizi interattivi degno di un ragazzino della MySpace generation (a conferma di come l'influenza di Internet sulla società stia davvero andando oltre a qualsiasi recinzione o limitazione anagrafica).

Nell’intervento a Monaco c’è anche spazio per un aneddoto, che fa da perfetta chiosa al discorso. “Quando ho organizzato una festa in Spagna, ho deciso di invitare dieci lettori. Così ho scritto un messaggio sul blog, in cui spiegavo che avrei invitato i primi dieci che mi avessero scritto una email. Il giorno dopo sono andato a controllare è le prime email arrivavano dal Giappone, dal Qatar, da un soldato americano in Iraq. Allora ho scritto loro, dicendo che forse non mi ero spiegato bene, che il party era in Spagna e che io non avrei pagato l’albergo o il biglietto aereo a nessuno. Pensavo fosse sottinteso che l’invito era per i lettori spagnoli. Mi hanno tutti risposto che lo sapevano e sarebbero venuti comunque. Per la lettrice giapponese è stata la prima volta in cui si è mossa dal suo paese”.

L'esperienza verrà ripetuta quest'anno. “Ma questa volta la festa non sarà in un villaggio sperduto della Spagna, bensì a Parigi, che dovrebbe essere più facilmente raggiungibile da chiunque. E i lettori invitati saranno cento”. Chi fosse interessato a partecipare, tenga d’occhio la pagina MySpace dello scrittore: l’annuncio dovrebbe arrivare a breve.

VIDEO L'intervento di Paulo Coelho al "DLD08" (Creating universes)

Fonte

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maaaaa..... qualcuno di voi ha provato a scaricare questi libri ?

Il manuale del guerriero della luce sono 21 pagine ?? VENTUNO PAGINE ?

L'alchimista 79 ? secondo me c'e qualcosa che non quadra...

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maaaaa..... qualcuno di voi ha provato a scaricare questi libri ?

Il manuale del guerriero della luce sono 21 pagine ?? VENTUNO PAGINE ?

L'alchimista 79 ? secondo me c'e qualcosa che non quadra...

confermo anchio 21 per il guerriero e 79 per l'alchimista,ho dato una sfogliata veloce e sembra tutto a posto non mi sembra manchio delle parti

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maaaaa..... qualcuno di voi ha provato a scaricare questi libri ?

Il manuale del guerriero della luce sono 21 pagine ?? VENTUNO PAGINE ?

L'alchimista 79 ? secondo me c'e qualcosa che non quadra...

confermo anchio 21 per il guerriero e 79 per l'alchimista,ho dato una sfogliata veloce e sembra tutto a posto non mi sembra manchio delle parti

ma allora Coelho scrive capitoli, non libri :):P:P

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