cooter

Contestato Dal Datore Di Lavoro A Causa Della Sim

9 messaggi in questa discussione

Ciao a tutti :) ,

Mi sono appena presentato nell'apposita sezione di Benvenuto, sebbene utente già da tempo, grazie a wininizio ho risolto molti problemi informatici del Pc di casa...

Ho 2 quesiti da sottoporvi :P : a carattere telefontecnologico: :P

1) se prendo una SIM card a caso, la metto su 3 o più telefonini: come faccio a sapere il giorno X dell'anno Y all'ora Z su quale dei tre telefonini stavo usando la SIM ? (dico 3 per dire un numero, ma potrebbero essere 100)

2) se sono riuscito a rispondere al quesito 1) come faccio a sapere chi sia il proprietario del telefono, intendo dire in modo oggettivo, sapendo che i tre telefonini mi sono stati prestati da tre amici Luca Giovanni e Paolo senza dirmi a chi appartiene ciascuno dei telefonini ?

Vi sottpongo queste 2 domande perchè mi sono visto chiedere 250 euro per il presunto utilizzo della sim aziendale su un telefono non aziendale, telefonino che il capo dice di essere certamente di mia proprietà, perchè ha tutti i dati per dimostrarlo :P .....Per me spara nel mucchio e non vorrei dargli 250 euro senza lottare un minimo...

Che ne pensate ?

Grazie

Cooter

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per me è impossibile che il tuo capo sia in possesso di questi dati. Solo un magistratura può disporre accertamenti presso l'operatore telefonico e non so neanche se sia possibile risalire all'imei del cellulare che utilizzava la scheda e comunque, una volta appurato ciò, necessita appurare a chi è registrata quell' imei.

Praticamente un lavoraccio

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Il quesito è interessante.

Dal punto di vista tecnico non so come si possa provare una cosa del genere.

Non credevo si potesse, se non a livello di servizi segreti.

Detto questo non ritengi che la cosa sia importante, quanto la questione di aver usato la SIM aziendale per telefonate non di lavoro.

Non è importante il fatto che tu possa aver utilizzato un telefono non aziendale (sia che si possa provare o meno la cosa), visto che avresti potuto averlo fatto magari perchè il telefono aziendale aveva finito la carica e non avevi il caricabatteria o qualsiasi altra ragione.

La gravità sta nel fatto di aver fatto pagare all'azienda telefonate personali.

In questo caso se il datore di lavoro sceglie di farsi mandare il dettaglio delle telefonate, come è suo diritto, ha tutte le prove che vuole riguardo alla spesa non giustificata.

Al massimo, se le telefonate non erano personali, potresti sempre richiedere copia del tabulato "incriminato" ed eventualmente fornire le tue spiegazioni.

Se però le telefonate le hai proprio fatte, a mio avviso ti conviene pagare anche perchè se il datore di lavoro possiede delle prove, difendersi è difficile e rischia di metterti in cattiva luce.

Poi vedi tu.

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Il quesito è interessante.

Dal punto di vista tecnico non so come si possa provare una cosa del genere.

Non credevo si potesse, se non a livello di servizi segreti.

Detto questo non ritengi che la cosa sia importante, quanto la questione di aver usato la SIM aziendale per telefonate non di lavoro.

Non è importante il fatto che tu possa aver utilizzato un telefono non aziendale (sia che si possa provare o meno la cosa), visto che avresti potuto averlo fatto magari perchè il telefono aziendale aveva finito la carica e non avevi il caricabatteria o qualsiasi altra ragione.

La gravità sta nel fatto di aver fatto pagare all'azienda telefonate personali.

In questo caso se il datore di lavoro sceglie di farsi mandare il dettaglio delle telefonate, come è suo diritto, ha tutte le prove che vuole riguardo alla spesa non giustificata.

Al massimo, se le telefonate non erano personali, potresti sempre richiedere copia del tabulato "incriminato" ed eventualmente fornire le tue spiegazioni.

Se però le telefonate le hai proprio fatte, a mio avviso ti conviene pagare anche perchè se il datore di lavoro possiede delle prove, difendersi è difficile e rischia di metterti in cattiva luce.

Poi vedi tu.

Comunque non mi pare che lui abbia detto che la sim è stata usata su un altro cellulare diverso da quello aziendale per fare delle telefonate.. e allora la cosa mi risulta strana: se lui indipendentemente dal cellulare usato non ha fatto telefonate personali, il datore che gli chiede sti soldi a fare (solo per non aver usato un cellulare da lui fornito? che motivazione cretina)?; se lui ste telefonate personali le ha fatte è meglio che paghi e si baci le manine, perchè gli andrebbe di lusso: altri hanno licenziato per molto meno e con risarcimento danni e tutto il resto: qui viene richiesto solo il secondo..

@ cooter: Fermo restando che non ho idea di come il tuo capo possa dimostrare certe cose, se sei sicuro di non aver fatto niente di male chiedi al tuo capo di dimostrare se ha ragione lui o tu con i suoi dati in possesso (ora di preciso non saprei, ma essendo aziendale al tuo capo non arriva una sorta di bolletta ogni mese con scritto quanto pagare e le telefonate fatte? così si spiegherebbero varie cose); se qualcosina l'hai fatta, allora è difficile che come dici tu abbia sparato nel mucchio e fatalità ha sgamato proprio te? o fortuna sfacciata o sospetta fortemente di te..

Un'ultima cosa (perdona la domanda): ma se ste telefonate le hai fatte, pensavi che solo cambiando il telefono avresti evitato che il tuo capo da un'eventuale bolletta non avrebbe potuto risalire a chi ha fatto le telefonate?

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Un'ultima cosa (perdona la domanda): ma se ste telefonate le hai fatte, pensavi che solo cambiando il telefono avresti evitato che il tuo capo da un'eventuale bolletta non avrebbe potuto risalire a chi ha fatto le telefonate?

:)

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Rispondendo alla prima domanda ti dico che è possibile risalire a quanto chiedi, visto che quando effettui una telefonata, la Bts(Base Transceiver Station) che sarebbe il trasmettitore di segnale radio, volgarmente chiamato ripetitore, quando ti dà il segnale e nel momento in cui effettui la telefonata registra tutto sui propri database, compreso il codice IMEI dal quale è partito la telefonata e la richiesta di segnale.

Gli operatori se non ricordo male, associano il codice IMEI ad un proprietario solo in 2 casi:

1) quando il cellulare viene acquistato insieme alla sim, e quindi si associa nella registrazione del contratto il codice IMEI all'intestatario della sim

2) si associa tramite il sistema dei trasmettitori , il codice IMEI del cellulare al proprietario della sim dalla quale sono partite più telefonate da quel cell.

Queste informazioni però possono essere richieste solo dalle autorità giudiziarie per indagini, pertanto a meno che il tuo datore di lavoro non abbia fatto una denuncia alla polizia, carabinieri ecc., non può mai risalire a queste informazioni.

Infine aggiungo che se lui ti dimostra di avere effettivamente queste informazioni, significa che le ha chiesto a qualcuno che lavora all'interno del tuo gestore di telefonia, e senza avere una richiesta esplicita dalle AA.GG. puoi denunciarli perchè hanno fatto una violazione di leggi che non essendo un avvocato non saprei dirti :)

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Ciao,

Grazie per le risposte, non ci è vietato fare telefonate personali, mi ha fatto vedere i tabulati dove dopo le prime 3-4 cifre del numero telefonico ci sono le stelline sui successivi per motivi di privacy.

Lui dice che ho fatto telefonate fuori dall'orario di ufficio, non gli interessa sapere a chi, ma è sicuro che sono stato io perchè è riuscito a risalire (amicizie in Polizia/Finanza/Digos) a me dalla rete (umts/gprs) all'imei del telefono al proprietario..

Non discuto sull'aspetto ideologico, ma mi chiedo tecnologicamente come sia possibile tutto ciò...è come se dalla bolletta telefonica delle connessioni a internet, chiamate TIM/Vodafone/WInd/che ne so internet mobile.it si riuscisse a risalire al telefono che è stato usato come modem ed ai siti visitati, secondo me c'è un limite tecnico a queste cose...mumble mumble....

Cooter

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ti ho spiegato... al proprietario del telefono si può risalire tramite codice IMEI, pertanto quando effettui una telefonata o una connessione dal cellulare con codice imei 123456 l'antenna che ti da il segnale registra tutti sui propri database e li invia al tuo gestore(tim, wind, 3). A questi famigerati database può accedere solo un interno ai gestori, o le autorità giudiziarie sotto richiesta.

Il tuo datore di lavoro evidentemente ha associato la sim aziendale al cellulare aziendale, pertanto tramite qualche interno al tuo gestore telefonico è riuscito a vedere che le telefonate effettuate dalla sim aziendale non provenivano dal cellulare aziendale, ma erano associate ad un altro codice imei e quindi un altro telefono.

per i due punti sopraelencati è probabile che il codice imei del tuo telefono sia associato a te come proprietario.

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@ cooter: ma al di là delle tua richieste di tipo tecnico che ti servono per capire la situzione qua c'è qualcosa che non quadra: ma se le telefonate private le puoi fare, se il telefono aziendale lo puoi usare anche per quello perchè all'inizio il problema era che non avessi usato un telefono aziendale, mentre ora vieni fuori dicendo che il problema è che le telefonate sono state fatte fuori dall'orario di lavoro?

Scusa se lo chiedo ma proprio non capisco perchè il tuo datore allora chieda dei soldi: telefonate personali non le vieta, cellulari diversi non fa differenza..

Ste benedette telefonate le hai fatte o no fuori orario? Perchè sembra la storia del cane che si morde la coda: tu le avrai fatte pure, ma il tuo capo per appurarlo ha fatto dei controlli che illegalmente violano la tua privacy.. io scusa il termine ma sarei inca**to come pochi e me ne sbatterei di se è possibile o no riuscire e come a sgamare chi magari se ne approfitta come hai fatto tu (fermo restando che non giustifico affatto il tuo comportamento nel caso queste telefonate fuori orario ti fossero vietate dal regolamento ma le abbia comunque fatte) e anzi partirei con una bella denuncia nei confronti del tuo capo che ovviamente manderà nella (hai capito cosa) anche chi, solo perchè ha amicizie qua e là, ha agito illegalmente: ok tu hai sbagliato ma loro hanno fatto una cosa che non va sottovalutata... e in più ti chiedono pure dei soldi..

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