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agnese83

Federica, Oro E Record Nei 200 Sl

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grande impresa dell'azzurra. Phelps, 11 ori, mai nessuno come lui

Federica, oro e record nei 200 sl

Lacrime di gioia della Pellegrini, prima donna al mondo sotto l'1'55" e primo oro ai Giochi del nuoto femminile azzurro

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Il giorno di Federica Pellegrini è arrivato. E che giorno. Ha conquistato l'oro dei 200 stile libero stabilendo anche un primato del mondo che ha sapore storico: 1'54"82, prima donna al mondo a scendere sotto l'1' e 55" nella specialità. E nella storia olimpica italiana questo successo è ancora più speciale: è il primo oro ai Giochi del nuoto femminile. Un trionfo di rabbia e di forza, di carattere e di potenza, conteso fino all'ultima bracciata per il ritorno della Isakovic. Un'impresa che si affianca a quella del cannibale delle piscine, Michael Phelps: vince altri due ori e diventa l'uomo più "dorato" di ogni epoca. Undici ori, nessuno mai come lui. Cancella Spitz, Lewis, Latynina e Nurmi, fermi a nove. E non ha ancora finito di stupire. Come del resto altri, nella piscina del Water Cube. Per esempio Bernard e Sullivan che nelle due semifinali dei 100 sl hanno entrambi ritoccato (prima uno poi l'altro) il record del mondo.

SCHIAFFO E LACRIME - L'attesa era alta per Federica. La pressione su di lei pure, con il rischio che fosse troppa. C'era da cancellare l'altalena di delusione e gioia della giornata dei 400, da allontanare ogni remora sulle finali anticipate al mattino, malsopportate da Federica. L'azzurra lo fa nel modo più convincente, trovando rabbia e concentrazione nel momento giusto. Ai 50 metri lascia passare prima la cinese Pang, scattata a ritmi altissimi per cercare l'impresa che le riuscirà (sarà bronzo). Poi la Pellegrini prende in mano la gara di forza, di potenza. Allunga e passa prima ai 100 e ai 150. Crolla l'americana Katie Hoff, tiene la cinese ma nell'ultima vasca è il ritorno della slovena Sara Isakovic a far paura. E' seconda e vicina a Federica. L'azzurra resiste, non cede in una volata appassionate. L'ultima bracciata è sua, ma la slovena è anche lei sotto l'1'55", arriva a 15 centesimi dall'azzurra. Federica si volta, guarda il tabellone, il piazzamento, prima di tutto. Poi il tempo: è record del mondo. C'è uno "schiaffo" all'acqua e poi un pianto liberatorio, dopo tanta attesa, dopo la rabbia e la tensione accumulate. Ci voleva un primato mondiale per conquistare questo oro, ci voleva la miglior Pellegrini. E oggi c'era.

"DEDICATA A ME STESSA" - Quando sale sul podio lo sfogo e la tensione sono alle spalle. Federica ora è serena e felice. Comincia ad accompagnare le note dell'inno di Mameli battendo con le mani. La risposta del pubblico, dopo un attimo di sorpresa, è entusiasta: dalle tribune del Water Cube si uniscono all'azzurra. "Dedico questo oro a me stessa perché non ho mollato. E a quelli che mi sono stati vicini", dice poi la Pellegrini. E aggiunge: "Ho cercato di trasformare la rabbia accumulata in forza". C'è riuscita. "Ho aspettato quattro anni questo momento" aggiunge, ricordando la "delusione" dell'argento di Atene. Ora pensa alle vacanze, a riposarsi. E a capire dove finalmente è arrivata. "Ancora non mi rendo conto di quello che ho fatto".

DOPPIO RECORD DEI 100 SL, MAGNINI FUORI- Nella giornata della grande gioia della Pellegrini, passa quasi in secondo piano l'esclusione di Magnini dalla finale dei 100 sl. "Non ero in condizioni" ammette serenamente e senza cercare scuse. Più che altro non era in condizioni di gareggiare su tempi che diventano sempre più stratosferici. Quarto nella sua semifinale ma il livello era altissimo, tanto che il primato del mondo è stato ritoccato due volte prima dal francese Bernard (47"20) e poi di nuovo dallo statunitense Sullivan (47"05). Altri quattro vanno sotto i 48" mentre il brasiliano Cielo e il sudafricano Ferns tolgono a Magnini il posto tra gli "umani". Si difende benissimo la staffetta 4x200 e qui Magnini fa molto bene la sua parte. Davanti ci sono i mostri americani, con Phelps che si prende il suo quinto oro. Poi Australia e Russia a battersi per il podio. L'Italia è quarta con onore e con un primato italiano di grandissimo livello: 7'05"35. "Gli Usa sono quattro anni avanti" dice alla fine Rosolino. E a vedere i risultati di questi giorni nessuno può certamente dargli torto.

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