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agnese83

Fioretto, Un Bronzo Dopo Le Polemiche

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undicesima medaglia italiana a pechino

Fioretto, un bronzo dopo le polemiche

In pedana la squadra colpita dal caso Baldini con strascico amaro. Sanzo conquista il podio. Cassarà fuori ai quarti

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Il fioretto maschile raccoglie meno di quello che sperava e poteva. La squadra orfana di Baldini, dopo le polemiche seguite alla sua esclusione per doping, ottiene una medaglia di bronzo strappata con orgoglio e determinazione da Raffaele Sanzo in una giornata vissuta sempre in salita, combattendo punto a punto, trovando la forza di un'ultima rimonta, di un'ultima stoccata finalmente a favore.

DUELLI RAVVICINATI - Non era facile ripartire. Non era facile trovare serenità dopo i giorni tumultuosi della vigilia: Baldini, il più atteso, escluso e infuriato. I suoi sospetti che cadono sull'ambiente, con Cassarà chiamato in causa e chiamato anche, di corsa, a sostituirlo prima della partenza per Pechino. Sarà un caso, ma il fiorettista bresciano non rende quello che può. Esce ai quarti: 14-15 con il cinese Jun Zhu. Anche Salvatore Sanzo, argento ad Atene, soffre. Non ha vita facile in un incontro combattuto e faticoso ai quarti con il francese Erwann Le Pechoux. Chiude 10-9 al minuto supplementare e forse risentirà del peso di questo confronto in serata, quando in semifinale trova il giapponese Ota, che lo mette in difficoltà all'inizio e si prende un vantaggio (5-1) che preoccupa. Sanzo risale, pareggia e l'incontro va avanti in grande equilibrio. L'azzurro sul 14-13 a suo vantaggio subisce il pareggio dell'avversario e sul 14-14 la stoccata decisiva è assegnata al giapponese. La possibilità di giocarsi un'altra finale 4 anni dopo Atene svanisce così.

UN PODIO CHE VALE - Sanzo non demerita, ma per i fiorettisti è giornata dura, pare segnata. L'azzurro fa il massimo e dopotutto perde la chance di giocarsi l'oro sul filo di lana. Nella finale per il bronzo gli tocca soffrire ancora: il cinese, Jun Zhu, che aveva eliminato Cassarà, lo impegna fino all'ultimo. Ancora una volta una rimonta, ancora una volta un duello in equilibrio, stoccata dopo stoccata. Questa volta è Sanzo a vincere lo sprint finale Rimonta dal 12-14 a 14 pari. Poi l'ultima decisiva stoccata, il volto rabbuiato, tolta la maschera, a guardare il cinese che lascia la pedana senza il saluto e poi viene fatto tornare di fronte all'azzurro. Impossibile dire se sarebbe stato diverso avendo anche Baldini in pedana e sapere quanto abbia pesato quella vicenda. Ma è anche difficile non riconoscere un valore doppio a questo bronzo olimpico, proprio per ciò che doveva essere e non è stato.

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