nonnoriccardo

Gruppo Senior ... Ovvero Della Pensione !

30 messaggi in questa discussione

Che lo si voglia o no quando si arriva ad una certa età il tema della pensione riempie la vita di quasi tutti.

Dico quasi perchè c'è chi, per scelta propria, non lascia il lavoro, chi ha attività in proprio e chi ... non ha mai lavorato in vita sua (rendite, eredità o coniugi danarosi!).

Però prima o poi tutti lasciano l'attività e si pone il problema di cosa fare.

Certo se uno lascia per malattia ha ben altri problemi. Ma se uno è ancora in buone condizioni ed una mente sveglia e curiosa deve pensare a come riempire così tanto tempo libero.

Io parlerò della mia esperienza.

Sono andato in pensione a 61 anni scegliendo liberamente di farlo. Il lavoro (dipendente) che svolgevo mi piaceva e mi dava soddisfazione.

Ma mi sono reso conto che al di fuori del lavoro c' è un mondo da vivere: volontariato, cultura, viaggi, frequentazioni diverse senza dimenticare famiglia e ... nipoti!

E fincè mi sentivo bene e col cervello a posto (almeno così sembra a me) volevo viverlo questo mondo!

Certo i primi tempi mi sembrava di essere in ferie e pensavo sempre che il lunedì successivo avrei dovuto rientrare in ufficio. Poi finalmente sono diventato veramente padrone del mio tempo !!

Non si può però arrivare al rientro in casa impreparati. E' più difficile inventarsi degli interessi se non si sono coltivati nel tempo.

In realtà ho mai ritenuto il lavoro l'unico scopo della vita, pur rispettandolo profondamentre perchè mi dava da vivere. Ho coltivato sempre interessi nel sociale e in miei hobbies personali.

Così andando in pensione avevo già delle basi da cui partire.

Un altro aspetto che ho dovuto tenere presente erano i rapporti con mia moglie:

Dopo quarant'anni in cui uscivo al mattino e tornavo alla sera, il mio ritorno poteva essere un turbamento delle abitudini che mia moglie acquisito.

Quindi ho posto molta attenzione a non stravolgerle ma cercando di adattarci grdatamente ad un nuovo modo di stare insieme.

Se la discussione procede, potrò raccontare ancora altre esperienze.

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Che lo si voglia o no quando si arriva ad una certa età il tema della pensione riempie la vita di quasi tutti.

Dico quasi perchè c'è chi, per scelta propria, non lascia il lavoro, chi ha attività in proprio e chi ... non ha mai lavorato in vita sua (rendite, eredità o coniugi danarosi!).

Però prima o poi tutti lasciano l'attività e si pone il problema di cosa fare..........

Ho già avuto occasione di dire della mia ri-scoperta (del tutto casuale) di questo sito e del Forum. Sono rimasto sinceramente stupito (in positivo).Spiego. Precedentemente, non avevo opinioni sui Forum: pur essendo appassionato (non esperto) di informatica, per qualche strana coincidenza non mi ero mai affacciato in un Forum. Rimango meravigliato dalla evidente spontaneità e schiettezza degli interventi, che rappresentano squarci di vita, comuni sicuramente a tantissimi. Ciò che tu ed altri senior (ma non solo loro) avete condiviso nel forum, sembra uscito dalle pagine della mia vita; e le riflessioni che hai fatto qui ma anche altrove non solo mitrovano totalmente d'accordo, ma direi quasi che te le ho dettate (tale è la condivisione). Chiudo rapidamente per non essere eccessivamente prolisso: sono nato a Roma, ho lavorato per 40 anni, vivo a Torino da altrettanti, ho tre figli (zero nipoti), pensionato da 8 mesi, amo il Piemonte (in particolare il Monferrato ), amo leggere, l'informatica, la musica anche classica, ma anche il fai da ..me. A presto. Salutoni a te e a tutti i SENIOR e SENIORITAS

senior.png

Modificato da mardo23

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Chiudo rapidamente per non essere eccessivamente prolisso: sono nato a Roma, ho lavorato per 40 anni, vivo a Torino da altrettanti, ho tre figli (zero nipoti), pensionato da 8 mesi, amo il Piemonte (in particolare il Monferrato vedere avatar), amo leggere, l'informatica, la musica anche classica, ma anche il fai da ..me. A presto. Salutoni a te e a tutti i SENIOR e SENIORITAS

Bello il tuo intervento e la tua presentazione. Anch'io sono appassionato di musica classica. Questo grazie ai miei genitori che avevano in casa alcuni dischi di classica (ricordi i gloriosi 78 giri? li ho ancora) ma chi mi ha consolidato questa passione fu il film "Fantasia" di Walt Disney !!! Il vedere la rappresentazione figurata di brani famosi mi ha spinto a procurarmi, o meglio a farmi procurare, i relativi dischi.

Mentre non sono mai riuscito ad appassionarmi alla musica lirica, se non qualche aria o romanza particolarmente belle.

Parallelamente, sempre grazie a mio padre, mi sono appassionato alla musica jazz, quello tradizionale naturalmente !!

Ora ho alcune centiania di dischi 33 giri delle due branche della musica.

Io non ho la tua esperienza di forum.

Non per piaggeria, ma quì gli amministratori sono molto attenti alle proposte che ha una base di serietà. Non credo che ovunque sia così.

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Non per piaggeria, ma quì gli amministratori sono molto attenti alle proposte che ha una base di serietà. Non credo che ovunque sia così.

beh.... è una regola che ci siamo dati noi dello staff, noi prendiamo in considerazione tutte le proposte che ci vengono sottoposte dagli utenti (ci mancherebbe se non ci fossero gli utenti non esisterebbe nemmeno il forum) e solo dopo un'attenta valutazione da parte di tutti i componenti dello staff (non solo admin)decidiamo se metterla in pratica o meno

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..... da parte di tutti i componenti dello staff (non solo admin)decidiamo .......

Scusate, ma non conoscevo i processi decisionali del forum. E' certo molto meglio così.

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Vorrei riprendere il discorso della "pensione".

Purtroppo non tutti, soprattutto gli uomini, vivono serenamente il restare a casa.

Troppi ne ho conosciuti che non sapevano come passare il tempo che davvero diventa tantissimo.

Pensate, un intero mattino, un intero pomeriggio ed una intera serata !!

Purtroppo questo "stress" da pensione crea situazioni di disagno sociale, mentale e sanitari.

Non è frequente, ma c'è chi si ammala e chi addirittura nel giro di pochi anni ne muore. Parlo di esperienze vissute.

Secondo me, sempre che la saluta lo consenta, la pensione va vissuta come una nuova opportunità di dimostrare la propria capacità di essere produttivi: non in senso aziendale, ma in senso sociale, educativo e di trasmissione di esperienze.

Senza trascurare l'investimento che può essere fatto verso se stessi: coltivare passioni o interessi già avviati o latenti che diano una forte soddisfazione personale.

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Vorrei riprendere il discorso della "pensione".

Purtroppo non tutti, soprattutto gli uomini, vivono serenamente il restare a casa.

Troppi ne ho conosciuti che non sapevano come passare il tempo che davvero diventa tantissimo.

Pensate, un intero mattino, un intero pomeriggio ed una intera serata !!

Purtroppo questo "stress" da pensione crea situazioni di disagno sociale, mentale e sanitari.

Non è frequente, ma c'è chi si ammala e chi addirittura nel giro di pochi anni ne muore. Parlo di esperienze vissute.

Secondo me, sempre che la saluta lo consenta, la pensione va vissuta come una nuova opportunità di dimostrare la propria capacità di essere produttivi: non in senso aziendale, ma in senso sociale, educativo e di trasmissione di esperienze.

Senza trascurare l'investimento che può essere fatto verso se stessi: coltivare passioni o interessi già avviati o latenti che diano una forte soddisfazione personale.

Ciao nonnoriccardo. Ho sottolineato ed evidenziato alcune tue parole, perchè fin lì, a mio parere sono una seconda Bibbia.LA PENSIONE è UNA RICCHEZZA, UNA POSSIBILITA' CHE NON DOBBIAMO SPRECARE. Essere stati utili e/o necessari ma comunque attivi per tutta la vita ed essere accantonati (o meglio, pardon peggio accettare di esserlo)quando si sono accumulati 40 anni di esperienze di vita anche lavorativa, è una delle follie di questa pseudociviltà. Ma è ancora più folle accettare di essere accantonati, chiudersi in se stessi pian piano e morire, prima per gli altri, poi per noi e poi veramente! Ma non è solo folle è STUPIDO perchè il patrimonio di conoscenze ed esperienze non ce lo può sottrarre nessuno (anche se la società lo disconosce perchè non ha trovato il modo di utilizzarlo). Ed allora utlizziamolo per noi stessi che abbiamo sudato per decenni e se vogliamo, perchè no, mettiamolo a disposizione di una delle innumerevoli ONLUS o associazioni di volontariato (stanno dappertutto). Scrivere maiuscolo su internet equivale ad un grido: SENIORES NON CHINATE IL CAPO; CIO' CHE SIETE (CHE SIAMO) NESSUNO POTRA' TOGLIERCELO e se non lo utilizzeremo per noi stessi, pensate a quanto prezioso possa essere il sorriso di una persona. E se invece facessimo entrambi? Cioè ci togliessimo qualche chiodo dalle scarpe e bussassimo alla porta di qualche associazione?

F O R Z A S E N I O R E S

icon1.gificon1.gificon1.gif PS Anche a me piacciono brani di musica classica, ma ci sono delle opere liriche, che salvo alcune parti sono interamente stupende. Riprenderò se vuoi questo argomento. Ciao a presto

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Che veemenza ... senile !!!!

Vedo che il nostro modo di pensare coincide su quasi tutto.

Dico quasi perchè non per tutti la quiescenza è un accantonamento da parte dell'azienda.

Certo quest'ultima perde una forma d'esperienza se questa non è stata debitamente trasferita ad altri.

E' una questione di organizzazione che a volte funziona.

La quiescenza deve essere, quando possibile, una scelta ponderata e organizzata.

Comunque concordo sul fatto che questa carica che comunque abbiamo debba essere messa a profitto per gli altri. Ed è una carica gratutita!!

Sottoscrivo il tuo invito a darsi da fare nel volontariato.

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Che veemenza ... senile !!!!

Vedo che il nostro modo di pensare coincide su quasi tutto.

Dico quasi perchè non per tutti la quiescenza è un accantonamento da parte dell'azienda.

Certo quest'ultima perde una forma d'esperienza se questa non è stata debitamente trasferita ad altri.

E' una questione di organizzazione che a volte funziona.

La quiescenza deve essere, quando possibile, una scelta ponderata e organizzata.

Comunque concordo sul fatto che questa carica che comunque abbiamo debba essere messa a profitto per gli altri. Ed è una carica gratutita!!

Sottoscrivo il tuo invito a darsi da fare nel volontariato.

L'accantonamento, purtroppo non avviene da parte dell'azienda che ha tutto l'interesse a che lo si trasmetta ad altri. E' implicito nel comportamento generalizzato di questa società che per innumerevoli motivi (alcuni indubbiamente validi) esclude a volte brutalmente i pensionati, dalla vita attiva (......fanno eccezione i politici.........)

Ciao

PS La veemenza del mio intervento precedente, è da imputare al fatto che hai toccato un nervo scoperto (almeno per me) quando hai accennato a casi di persone che si sono lasciate andare definitivamente. Ho vissuto da spettatore impotente ad episodi simili vissuti da persone a me molto care. Di qui la repentinità e la veemenza. Ciao

Modificato da mardo23

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PS La veemenza del mio intervento precedente, è da imputare al fatto che hai toccato un nervo scoperto (almeno per me) quando hai accennato a casi di persone che si sono lasciate andare definitivamente. Ho vissuto da spettatore impotente ad episodi simili vissuti da persone a me molto care. Di qui la repentinità e la veemenza. Ciao

Non ci sono problemi, ti comprendo perfettamente.

Anch'io ho conosciuto persone, a me vicine, che uscite dal mondo del lavoro hanno perso la loro identità e in alcuni casi il "potere": non erano più il Dott. Rossi, L'Avvocato Bianchi, il Sig. Presidente e così via ma diventavano Giovanni, Giorgio ecc. e davano ordini solo a se stessi o alle ... mogli, con le conseguenze che si possono immaginare !!

Il passaggio dal lavoro alla quiescenza è comunque traumatico.

Io stesso, che pure ero preparato e organizzato, i primi giorni mi sono buttato in modo un po' parossistico in varie attività quasi che inconsciamente temessi di non passare il tempo.

Solo dopo un po' mi sono reso conto della sciocchezza ed è stato allora che sono veramente diventato "padrone del mio tempo".

E questa è la vera conquista del pensionato. Che non vuol dire oziare, ma decidere autonomamente cosa e quando svolgere delle attività.

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:)

PS La veemenza del mio intervento precedente, è da imputare al fatto che hai toccato un nervo scoperto (almeno per me) quando hai accennato a casi di persone che si sono lasciate andare definitivamente. Ho vissuto da spettatore impotente ad episodi simili vissuti da persone a me molto care. Di qui la repentinità e la veemenza. Ciao

Non ci sono problemi, ti comprendo perfettamente.

Anch'io ho conosciuto persone, a me vicine, che uscite dal mondo del lavoro hanno perso la loro identità e in alcuni casi il "potere": non erano più il Dott. Rossi, L'Avvocato Bianchi, il Sig. Presidente e così via ma diventavano Giovanni, Giorgio ecc. e davano ordini solo a se stessi o alle ... mogli, con le conseguenze che si possono immaginare !!

Il passaggio dal lavoro alla quiescenza è comunque traumatico.

Io stesso, che pure ero preparato e organizzato, i primi giorni mi sono buttato in modo un po' parossistico in varie attività quasi che inconsciamente temessi di non passare il tempo.

Solo dopo un po' mi sono reso conto della sciocchezza ed è stato allora che sono veramente diventato "padrone del mio tempo".

E questa è la vera conquista del pensionato. Che non vuol dire oziare, ma decidere autonomamente cosa e quando svolgere delle attività.

:P:P:P:P:P;):P:P;);) OK VERY OK al 100%

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.... vivo a Torino da altrettanti, ho tre figli (zero nipoti), pensionato da 8 mesi, amo il Piemonte (in particolare il Monferrato vedere avatar ....

Mi ero perso questo passaggio. Pensa che da parte di mia mamma (nata a Pont San Martin) i miei ascendenti sono tutti piemontesi: Torino soprattutto ma anche Lu Monferrato!!!

Mio nonno era meccanico di fiducia di Vincenzo Lancia e mi nonna era sartina di casa reale !!

Questo non c'entra con il tema della pensione, ma guarda caso, sono i ricordi che spesso i pensionati amano ritrovare !!

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Ieri ho visto a Zelig Enrico Bertolino (uno dei pochi che guardo senza annoiarmi).

Ha parlato degli anziani in modo divertente ricordandomi una "figura di pensionato" che vedo spesso dalle mie parti.

Io abito una città che oggi conta circa 70.000 abitanti, ma che nelle fasce di età più alte conserva ancora delle abitudini del paese che era una volta.

Anche quì, fuori dai bar della Piazza centrale si raccolgono i pensionati che trascorrono la giornata, tra un caffè e un bicchierino, chiacchierando di sport e politica.

Cinisello, per anni dormitorio della Pirelli, è stata sempre rossa ma non mancano anhce fazioni di segno contrario.

Le discussioni di politica al bar sono quindi sempre accese, senza mai degenerare, e tutti hanno la soluzione in tasca per tutti i maggiori problemi dell'Italia, dell'Europa e naturalmente del mondo intero !!

Quando poi la discussione è sullo sport, solo calcio naturalmente, è divertente sentire come tutti siano i milgiori allenatori e direttori tecnici del mondo !!

Ma il massimo è quando ci sono dei cantieri stradali. Da noi, in periodi diversi, c'è stato il rifacimento della piazza centrale ed ancora in corso l'approntamento di una linea tramviaria rapida per il collegamento con Milano.

In queste occasioni sono tutti appesi ai recinti di rete dei cantieri per osservare, giudicare, criticare e anche consigliare i lavori che vengono svolti.

Quasi sempre gli scavi non sono fatti con la dovuta perizia, le gettate con metodi sbagliati. Senza parlare delle rifiniture che non incontrano mai l'approvazione degli astanti !!

Quando a sera gli operai se ne vanno, gli anziani ritornano al bar per l'ultimo aperitivo e continuano a discutere dei lavori.

Anche questa è una manifestazione della "pensione"

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come mi piace leggerti nonno riccardo, tu racconti la vità com'è nella realtà, mi basta chiudere gli occhi per vivere i tuoi racconti, bravissimo

ieri non ho visto zelig, anche a me piace Bertolino, mi faceva morire quando interpretava il muratore bergamasco

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... tu racconti la vità com'è nella realtà,...

Grazie per il giudizio.

Ma vedi, l'accumularsi degli anni sulle spalle porta ad osservare con sempre maggiore attenzione quello che ci circonda, sapendo cogliere gli aspetti sia tristi che allegri.

Le figure che ho descritto prima sono reali, le ho viste ed alcune anche le conosco. Personalmente provo una certa tristezza vedere uomini che trascorrono il tempo senza senso (così pare a me).

Però penso che almeno vivono una vita sociale e non sono chiusi nelle loro case magari davanti alla televisione.

E dico "uomini" perchè le donne hanno altre risorse.

Ho già detto da qualche parte che mi occupo della gestione di una società sportiva. Oltre che ai giovani facciamo fare attività motoria agli anziani in collaborazione con l'Amministrazione Comunale.

Si tratta di circa 700/800 anziani, che sono pere il 90% donne. Escono dalla quotidianità dei lavori domestici per ritrovarsi in una palestra intorno ad un istruttore e per creare occasioni di incontri anche fuori. Hanno trovato una forma di associazionismo che pare funzionare.

Gli uomini sono pochissimi o perchè frequentano i bar, o le bocce o circoli per anziani dove giocano a carte a biliardo e così via.

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[... ]

E dico "uomini" perchè le donne hanno altre risorse.

Ho già detto da qualche parte che mi occupo della gestione di una società sportiva. Oltre che ai giovani facciamo fare attività motoria agli anziani in collaborazione con l'Amministrazione Comunale.

Si tratta di circa 700/800 anziani, che sono pere il 90% donne. Escono dalla quotidianità dei lavori domestici per ritrovarsi in una palestra intorno ad un istruttore e per creare occasioni di incontri anche fuori. Hanno trovato una forma di associazionismo che pare funzionare.

Gli uomini sono pochissimi o perchè frequentano i bar, o le bocce o circoli per anziani dove giocano a carte a biliardo e così via.

Mi trovo concorde in tutto quello che testimoni, caro Riccardo, e soprattutto in questa diversificazione che fai con tatto e saggezza, circa donne e uomini pensionati.

La qualità della vita, certamente, anche per le donne, come per l'uomo, varia a seconda delle condizioni socio-ambientali e socio-culturali, a seconda che abiti in un quartiere residenziale, in collina o vicino al mare, con giornate scandite da pranzi, caffè con le amiche e pomeriggi davanti al computer o piuttosto, in un rione affollato, in centro o in periferia, a continuare a cucinare, lavare, stendere biancheria, stirare, più di prima, dal momento che è maggiore il tempo "libero" dall'impegno lavorativo.

Varia a seconda del reddito da pensione, dal minimo (???) vitalizio ad un altro più che corposo. E' sotto tale ottica, infatti, che varia, di conseguenza, lo scenario entro cui potrebbe piombare il rischio che accomuna tutti gli anziani pensionati: la depressione legata all'età e/o alla fine dell'età lavorativa, anche se, per me, la fine del lavoro non è una causa ma piuttosto un innesco.

Se nel passato si è puntato tutto sul lavoro, alla cessazione di esso, si creerà un vuoto "pesante", per uomini e donne, per riempire il quale si deve fare leva sulle proprie forze di sopravvivenza.

Ecco, la donna, forse, sotto questo aspetto, trova la sua più valida risorsa nella famiglia, probabilmente perché da millenni è legata alla casa e al nucleo familiare, e ha strutturato la sua personalità nel modo più favorevole a fronteggiare il successo nell'invecchiamento.Avrà, nella maggior parte dei casi, potenziato l'abilità di rapportarsi agli altri e la capacità di stare vicina a chi le sta a cuore, a chi ne ha bisogno. continuando ad accumulare ruoli di famiglia: madre, suocera, nonna, amica.

Intendo dire, insomma, che la sfera affettiva, rappresenta per lei l'habitat più naturalmente idoneo per invecchiare bene o meglio. Per molti casi è così anche per l'uomo, sebbene le testimonianze a tal proposito siano inferiori di numero, chiaramente non perché l'uomo sia meno sensibile, ma perché, nel caso delle donne, si tratta spesso di un prolungamento di quei compiti assistenziali che, in particolare nel passato, spettavano loro solamente nell'ambito della famiglia e che ora indirizzano anche verso chi è povero, solo, malato, parente o non.

Vi sono, poi, donne anziane più culturalmente avanzate, che della cultura ereditano non certo il solo nozionismo o un sapere in generale, bensì un'esperienza che, maturata, diventa strumento per continuare a tradursi in atto: sono, queste, donne anziane che coltivano e sviluppano la loro creatività, le loro qualità professionali, donne che si possono permettere qualche rappresentazione teatrale da gustare, qualche libro in più da leggere, ma la cui disponibilità di tempo libero, tuttavia, dipende, spessissimo, dall'impegno a favore degli altri, giacché molte di loro mettono a frutto il senso di solidarietà come modo per migliorare il loro benessere generale ed evitare la depressione causata dalla solitudine, soprattutto se donne senza famiglia.

Grazie sempre.

Modificato da cerere2

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Grazie per il contributo alla discussione

Come sempre parlando di questi argomenti non si può mai generalizzare.

E tu hai precisato con saggezza altri aspetti della pensione

Ecco, la donna, forse, sotto questo aspetto, trova la sua più valida risorsa nella famiglia, probabilmente perché da millenni è legata alla casa e al nucleo familiare, e ha strutturato la sua personalità nel modo più favorevole a fronteggiare il successo nell'invecchiamento.Avrà, nella maggior parte dei casi, potenziato l'abilità di rapportarsi agli altri e la capacità di stare vicina a chi le sta a cuore, a chi ne ha bisogno. continuando ad accumulare ruoli di famiglia: madre, suocera, nonna, amica.

Certamente, ma non dimentichiamo che la donna (soprattutto di una certa età) mantiene anche la conduzione della casa e ... del marito !! E' un impegno che spesso le impedisce di socializzare.

Vi sono, poi, donne anziane più culturalmente avanzate, che della cultura ereditano non certo il solo nozionismo o un sapere in generale, bensì un'esperienza che, maturata, diventa strumento per continuare a tradursi in atto: sono, queste, donne anziane che coltivano e sviluppano la loro creatività, le loro qualità professionali, donne che si possono permettere qualche rappresentazione teatrale da gustare, qualche libro in più da leggere, ma la cui disponibilità di tempo libero, tuttavia, dipende, spessissimo, dall'impegno a favore degli altri, giacché molte di loro mettono a frutto il senso di solidarietà come modo per migliorare il loro benessere generale ed evitare la depressione causata dalla solitudine, soprattutto se donne senza famiglia.

Se parliamo poi di volontariato, tracciamo tutta un'altra figura del pensionato. E quì uomini e donne non hanno comportamenti diversi.

Se una differenza può esserci, ma non ne sono sicuro, è che la donna è più portata all' assistenza mentre l'uomo collabora maggiormente alla gestione delle varie associazioni.

Ma anche quì, non voglio generalizzare.

Modificato da nonnoriccardo

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In effetti hai chiarito meglio ciò che intendevo dire con le mie affermazioni qui di seguito riportate:

"a continuare a cucinare, lavare, stendere biancheria, stirare, più di prima, dal momento che è maggiore il tempo "libero" dall'impegno lavorativo".

o, ancora:

"continuando ad accumulare ruoli di famiglia: madre, suocera, nonna, amica",

in cui ho omesso, inconsciamente, il termine "moglie o compagna"...

un lapsus freudiano, probabilmente perché sono vedova!

donne, insomma...

"la cui disponibilità di tempo libero, tuttavia, dipende, spessissimo, dall'impegno a favore degli altri"

molte delle quali...

" mettono a frutto il senso di solidarietà come modo per migliorare il loro benessere generale ed evitare la depressione causata dalla solitudine, soprattutto se donne senza famiglia."

Grazie e a presto.

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Un altro aspetto che caratterizza la pensione è il risvolto economico.

Per molti la pensione comporta una minore entrata mensile: differenze più o meno elevate a seconda dell'anzianità di lavoro.

Questo, se non si hanno altri redditi, porta a una revisione del proprio stile di vita.

Parlo naturalmente della mia esperienza di impegato di buon livello ma penso che si possa adattare a varie situazioni retributive e come sempre .... mai generalizzando !

Certo molte spese sono diminuite.

I trasporti per andare al lavoro.

I vestiti : da quando sono in pensione veso "casual" e non ho più comprato vestiti interi ma solo componenti mediamente meno costosi.

I caffè aziendali : non ridete, ma il rito di rompere la giornata con una o due visite alle macchinette distributrici, comportava un costo non indifferente. Anche perchè non ho mai capito perchè a me capitava di offrire molti più caffè di quelli che mi venivano offerti !! Forse perchè, soprattutto nell'ultimo periodo, ero evidentemente il più anziano ... anche come retribuzione!

Resta però il fatto che le entrate sono meno consistenti.

Oltretutto la pensione non si rivaluta come gli stipendi, non potendo contare su eventuali gratifiche, aumenti e premi vari (per chi li ha naturalmente).

Se oggi mi consento ancora di fare dei viaggi lo devo ad una certa lungimiranza di risparmio che al potere di acquisto della mia pensione.

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Un altro aspetto che caratterizza la pensione è il risvolto economico.

Per molti la pensione comporta una minore entrata mensile: differenze più o meno elevate a seconda dell'anzianità di lavoro.

Questo, se non si hanno altri redditi, porta a una revisione del proprio stile di vita.

Parlo naturalmente della mia esperienza di impegato di buon livello ma penso che si possa adattare a varie situazioni retributive e come sempre .... mai generalizzando !

Certo molte spese sono diminuite.

I trasporti per andare al lavoro.

I vestiti : da quando sono in pensione veso "casual" e non ho più comprato vestiti interi ma solo componenti mediamente meno costosi.

I caffè aziendali : non ridete, ma il rito di rompere la giornata con una o due visite alle macchinette distributrici, comportava un costo non indifferente. Anche perchè non ho mai capito perchè a me capitava di offrire molti più caffè di quelli che mi venivano offerti !! Forse perchè, soprattutto nell'ultimo periodo, ero evidentemente il più anziano ... anche come retribuzione!

Resta però il fatto che le entrate sono meno consistenti.

Oltretutto la pensione non si rivaluta come gli stipendi, non potendo contare su eventuali gratifiche, aumenti e premi vari (per chi li ha naturalmente).

Se oggi mi consento ancora di fare dei viaggi lo devo ad una certa lungimiranza di risparmio che al potere di acquisto della mia pensione.

Ehi, ragazzi, non dimentichiamoci che ormai noi siamo gli "anta", misura large o extra-large. Dobbiamo contenere i nostri impeti, anche perchè se ci troviamo in debito di ossigeno per la troppa foga, mica possiamo aspettarci che lo staff di WinInizio venga a darci una mano con la respirazione bocca-a-bocca!

Detta la stupidata, quello che voglio ribadire è questo: Forza, Ragazzi, facciamoci sentire, facciamo capire agli altri che non siamo scarpe vecchie da rottamare ma solo un pò consumate, e proprio per questo molto più comode da indossare. Aspettatemi presto in questa discussione. Adesso non mi posso trattenere. se ce la faccio riprenderò più tardi in serata.

Ciao

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Un altro aspetto che caratterizza la pensione è il risvolto economico.

Voglio intervenire sulla discussione "Pensione" iniziando proprio dal tasto più dolente che mi riguarda: il risvolto economico.

Brevemente voglio descrivere la mia situazione (comunissima a tanti altri pensionati che hanno attraversato le mie stesse vicissitudini), perchè è ingiusto il metodo adottato dall'INPS per calcolare l'importo da erogare.

Per 30 anni ho lavorato in una fabbrica di fibre tessili artificiali ricoprendo un ruolo abbastanza importante e ben remunerato, fino a chè l'Enichem Fibre non l'acquista per liberarsi del suo più grande concorrente a livello mondiale (dal punto di vista qualitativo). E dopo due soli giorni questo Ente, allora pubblico, cosa fa? Dichiara la chiusura della fabbrica per salvaguardare le altre due che aveva nella regione (sprecando una montagna di soldi pubblici). Per farla breve, mi sono trovato a 50 anni in "mobilità", una sorta di cassa integrazione, durante la quale ho cercato disperatamente un altro lavoro dipendente. Le risposte datemi dalle centinaia di datori di lavoro consultati sembrava stampata in ciclostile, talmente erano simili: <Lei è proprio la persona che stiamo cercando, però..vede...l'età...Ci dispiace!>. Mi son dovuto riciclare ed ho svolto un lavoro artigianale sino al raggiungimento della pensione (5 mesi fà).

Finite le mie sofferenze, pensavo. Mi faccio fare il calcolo preventivo dell'importo della pensione e mi scende un accidente: 850 € al mese! Dico all'impiegato che ci deve essere un errore, chiedo cortesemente che rifaccia i calcoli e quello mi spiega: <Vede, lei ha svolto un lavoro dipendente per 30 anni con una buona retribuzione, però il fatto che negli ultimi 6 abbia fatto l'artigiano vanifica i vantaggi dei primi 30. Lei deve sapere che se una persona ha lavorato per 34 anni e 51 settimane come lavoratore dipendente e l'ultima settimana come lavoratore autonomo, tutta la sua vita lavorativa viene considerata come se avesse fatto solo il lavoratore autonomo, quindi con importi pensionistici di gran lunga inferiori.> - <Ma non è giusto...> - <E' la legge!>

Eccomi quindi a dover sopravvivere con quattro soldi. E' un problema che incide parecchio sul tenore di vita, vista la situazione di recessione che stiamo attraversando. Ed è impossibile che questo fattore non incida negativamente sull'umore di un pensionato, specialmente se è in sofferenza anche di altri problemi di salute e di famiglia. Credetemi, non rimango stupito che molti pensionati si "lascino andare", perchè la forza d'animo necessaria a sostenere queste avversità è troppo difficile da raggiungere da una persona abbattuta e vinta. E non mi sento di giudicare negativamente un pensionato che, in queste condizioni, giunga all'atto estremo. Ne rimango molto dispiaciuto, questo sì, ma non mi sento di giudicare se ha fatto bene o ha fatto male: in fondo, i suoi problemi li ho conosciuti (se mai li ho conosciuti) solo esteriormente.

Ma tranquilli: col cavolo che io mi faccio abbattere! Troverò, prima o poi, qualche lavoretto che mi permetta di arrontondare. Al momento mi voglio godere lo stato di relax datomi dal mio status di pensionato (sarò incosciente?): ho letteralmente buttato nel cassonetto della spazzatura l'orologio, il cellulare, e l'agenda. Potrò dedicarmi a tempo pieno ai miei hobbies (musica sinfonica tutta, musica lirica in parte, musica leggera anni 60-80 la migliore di sempre, pesca sportiva, fai da te e, soprattutto, portare a termine i miei romanzi e racconti da tempo abbozzati, la mia vera passione). Sapete quale altro "problemino" ha creato la mia pensione, oltre a quello finanziario? Una certa "insofferenza" da parte della mia adorata moglie, non abituata ad avermi tra i piedi a tutte le ore. Sto escogitando un metodo per levarmi dalle scatole con diplomazia. Mi sto godendo i nipotini, che adesso che sono "libero" vengono a trovarmi più spesso e mi sto godendo anche Internet, soprattutto dopo aver scoperto questo super sito, a cui farò una grossa pubblicità.

Questo è tutto, per il momento. Ci rileggeremo in altre pagine sulla pensione aperte da nonnoriccardo e su altre discussioni aperte o da aprire sul Senior's Corner (che in inglese significa Angolo dei Senior e non Corna dei Senior...ih..ih..ih.. :P ) (che scemata!)

Ciao a tutti e sempre in gamba, mi raccomando.  :):P

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... Le risposte datemi dalle centinaia di datori di lavoro consultati sembrava stampata in ciclostile, talmente erano simili: <Lei è proprio la persona che stiamo cercando, però..vede...l'età...Ci dispiace!

Ti capisco.

E' una delle situazioni più umilianti. L'esperienza sembra non contare più e ,peggio ancora, si ha la sensazione di non servire più.

A me è capitato a 45 anni, solo che sono stato più fortunato e ho trovato, dopo molto penare e mesi di cassa integrazione senza ritorno, un' altra sistemazione.

Mi son dovuto riciclare ed ho svolto un lavoro artigianale sino al raggiungimento della pensione (5 mesi fà)..... Lei deve sapere che se una persona ha lavorato per 34 anni e 51 settimane come lavoratore dipendente e l'ultima settimana come lavoratore autonomo, tutta la sua vita lavorativa viene considerata come se avesse fatto solo il lavoratore autonomo, quindi con importi pensionistici di gran lunga inferiori.> - <Ma non è giusto...> - <E' la legge!>

Sei forte. Non ti sei lasciato scoraggiare ed hai reagito in modo positivo.

Ma il sistema (o la legge) non perdona.

Ma tranquilli: col cavolo che io mi faccio abbattere! Troverò, prima o poi, qualche lavoretto che mi permetta di arrontondare. Al momento mi voglio godere lo stato di relax datomi dal mio status di pensionato (sarò incosciente?): ho letteralmente buttato nel cassonetto della spazzatura l'orologio, il cellulare, e l'agenda. Potrò dedicarmi a tempo pieno ai miei hobbies (musica sinfonica tutta, musica lirica in parte, musica leggera anni 60-80 la migliore di sempre, pesca sportiva, fai da te e, soprattutto, portare a termine i miei romanzi e racconti da tempo abbozzati, la mia vera passione).

E' molto importante durante la vita, ma soprattutto in corrispondenza della quiescenza, investire su se stessi. Siamo un capitale che ha dato molto alla società ed è giusto dedicarsi ai propri interessi ed hobbies.

Condivido con te la passione per la musica classica. Beethoven, Tchaikowski, Mozart, Rachmaninoff e chi più ne ha più ne metta. Ma per un eredità "genetica" sono molto appassionato dei Jazz, classico ovviamente !!

Come già detto ho anche la passione della fotografia, non tanto fine a se stessa, ma come mezzo per documentare i luoghi in cui mi reco (vedi il subforum On The Road).

Sapete quale altro "problemino" ha creato la mia pensione, oltre a quello finanziario? Una certa "insofferenza" da parte della mia adorata moglie, non abituata ad avermi tra i piedi a tutte le ore. Sto escogitando un metodo per levarmi dalle scatole con diplomazia. Mi sto godendo i nipotini, che adesso che sono "libero" vengono a trovarmi più spesso e mi sto godendo anche Internet, soprattutto dopo aver scoperto questo super sito, a cui farò una grossa pubblicità.

Del problema "moglie" mi sono espresso negli stessi termini all'inizio di questa discussione.

E' stato un momento di attenzione da parte di entrambi di trovare un modo diverso di stare insieme (dopo 40 anni di divisione diurna) e di mantenere alcune autonomie necessarie.

Capisco benissimo la tua passione pr i nipotini. Ci danno molto di più di quello che ci richiedono e sono una fonte di entusiasmi e gioie molto utili alla nostra età !!!

Mi fa piacere che tu ti trovi bene in questo sito: è la stessa sensazione che ho io.

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Una piccola personale deviazione dall'argomento di questo Topic !!

Ma la pensione è anche la possibilità di decidere l'utilizzo del proprio tempo.

E in questo ambito che mi accingo ad un lungo viaggio in Argentina, per cui sarò assente per un paio di settimane

ARRIVEDERCI SENIOR :):P:P:P

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Vorrei ringraziare chi ha iniziato questo thread che mi piace veramente molto.

Leggere le vostre storie mi interessa molto e mi piace soprattutto la vita vera che vedo in esse.

Soprattutto il discorso monetario.

Io odio quando arrivano i "soloni" televisivi a fare discorsi filosofici partendo da posizioni privilegiate ed inarrivabili per la maggior parte della gente quando va in pensione.

Tipo intervistare una tipa che combatteva i problemi della pensione con frequenti viaggi all'estero in alberghi di lusso.

Oppure un servizio per alleviare i problemi della menopausa.... che prevedeva un soggiorno in una struttura in Texas dove per ogni ospite c'erano 7-8 persone disponibili.

Grazie molto ed una stretta di mano sincera ai nostri senior!

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... mi accingo ad un lungo viaggio in Argentina, per cui sarò assente per un paio di settimane...

Ciao, nonnoriccardone, ti auguro un felice soggiorno.

Ci farai vedere i tuoi filmati su You Tube, voglio sperare!

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