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luigi1986

E-fatture, L'ingresso Di Paypal Cambia Tutto?

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È di ieri la notizia secondo cui, grazie ad un accordo con OB10.com (uno dei maggiori hub europei di fatturazione elettronica), è possibile pagare fatture elettroniche con PayPal, cliccando un bottone inserito nel file PDF della fattura.

L'annuncio, che posiziona PayPal, oltre che come servizio B2C utile ai privati per pagare gli acquisti su internet, anche come servizio B2B (business-to-business) utile alle (piccole) imprese per pagare i fornitori, potrebbe cambiare il mercato della fatturazione elettronica.

La fatturazione elettronica presenta due vantaggi principali, cui corrispondono due diverse visioni dell'offerta di servizi di fatturazione elettronica.

Il primo vantaggio è che permette di rendere meno laborioso per il ricevente il processo di autorizzazione al pagamento delle fatture. La fattura elettronica permette di fare, in modo molto più semplice e meno costoso, quello che (poche) aziende fanno già con l'EDI (Electronic Data Interchange).

Il secondo vantaggio è che rende più efficiente l'effettuazione del pagamento e permette di offrire servizi finanziari (ad esempio l'anticipo fatture) in modo più semplice e sicuro.

Eliminare l'archivio cartaceo è un terzo vantaggio ma: (I) "vale" molto meno dei precedenti in termini di saving, (II) rappresenta un business meno interessante, a causa del fatto che il prezzo dei servizi di firma, trasmissione ed archiviazione fatture ha buone probabilità di tendere rapidamente a zero.

Fino ad oggi il mercato è stato dominato da due tipi di operatori, gli "hub" che hanno focalizzato la propria offerta sulla semplificazione del processo di autorizzazione al pagamento della fattura (ma generalmente non offrono servizi di pagamento vero e proprio), e le banche che, in generale, si sono focalizzate sulla trasmissione della fattura elettronica cui hanno associato i propri servizi di pagamento (senza offrire granché in termini di strumenti per la semplificazione dei processi di autorizzazione).

In effetti, uno dei principali motivi per cui le banche si sono affacciate sul mercato della fatturazione elettronica (un servizio caratterizzato da volumi e margini molto meno interessanti di quelli tipici del business bancario) è stata l'esigenza di evitare il rischio che gli hub tentassero di disintermediare le banche dal business dei pagamenti.

Questo rischio è rimasto del tutto teorico: la fatturazione elettronica è rimasta un business di nicchia caratterizzato da volumi e tasso di crescita modesti.

Per offrire servizi di fatturazione elettronica, le banche hanno adottato, invece che il "classico" modello "a hub", il "four corner model" (dove gli "angoli" sono chi vende, la banca di chi vende, la banca di chi compra e chi compra), anche perché questo schema rispecchia il modo in cui le banche sono abituate a lavorare.

Il problema è che il modello "a quattro angoli" funziona benissimo quando si tratta di servizi finanziari, ma si presta meno bene per aiutare chi vende e chi compra a condividere informazioni sullo stato di avanzamento del processo di autorizzazione al pagamento delle fatture.

PayPal gestisce transazioni per decine di miliardi di dollari, e conta una sessantina di milioni conti attivi, utilizzabili per inviare pagamenti a centinaia di migliaia di aziende piccole e, sempre più spesso, grandi.

Per questo l'annuncio di PayPal rende molto più concreto il rischio di "disintermediazione" cui si accennava e potrebbe spingere il sistema bancario e gli hub italiani a rendere più completa e attrattiva la propria offerta di fatturazione elettronica, con il risultato di fare decollare il mercato più in fretta.

Il secondo aspetto positivo è che la fatturazione elettronica diventa finalmente anche un tema B2C (business-to-consumer). Magari presto riceveremo per posta elettronica e pagheremo via internet non solo la bolletta Enel e Tim, ma anche le fatture dell'idraulico, il dentista, e le lezioni di tennis dei bambini.

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