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nonnoriccardo

Gruppo Senior ... Uomini E Donne

32 messaggi in questa discussione

Bene, a tutt'ora siamo una quarantina e la discussione è aperta anche alle gentili signore :)

Vorrei invitare chi ha aderito a partecipare nelle discussioni aperte in "4 chiacchiere in amicizia" o ad aprirne altre sempre nella stessa area.

@ cerere2 . E' molto bello quello che scrivi sui tuoi nipotini. Io non sono così bravo a far fare ai miei nipotini quello che hai fatto tu sul PC. Ma se non ho capito male sei una insegnante con un certa predisposizione alla didattica.

Io ho invece cercato sul web siti di storie, fiabe e filastrocche (in funzione dell'età) e ho trovato questo

http://www.filastrocche.it/nonni/nonni.asp

che per me è molto bello.

Un altro da cui ho ricavato tavole da colorare è

http://www.coloratutto.it/disegni_cartoni_animati/index.htm

Certo che la condizione di nonno è veramente particolare.

Io ho scoperto in loro tutto quello che mi sono perso di mio figlio.

Fuori dalla mattina alla sera e spesso alla sera impegnato nel volontariato, mi rendo conto che il figlio me lo sono un pò "tirato dietro" mentre coi nipoti ho tempo per vedere tutte le loro piccole conquiste ed una diversa sensibilità per capire i loro umori !!

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Ecco, un'altra prova della bella persona che sei, NonnoRiccardo. Grazie dell'indicazione sulle fiabe e sulle tavole da colorare. Mi serviranno di certo. Splendido

essere nonni, sì... ne stiamo dando testimonianze semplici e sincere. Anche io, come te, sto dando ai miei nipotini parte di ciò che mi è stato impossibile dare ai miei figli, dal momento che, quando erano piccolini, stavo con loro meno di quanto ora stia coi frugoletti di mia figlia. Allora insegnavo fuori, in provincia, e tornavo nel pomeriggio a casa.

Un abbraccio e ancora grazie.

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Ma la condizione di nonno è solo una parte della condizione di "terrza età".

Per quello che mi riguarda sento che, pur stando sostanzialmente bene di salute (salvi i soliti acciacchi per cui si prendono mille pastiglie!), il mio corpo sta "rallentando".

Sono più facilmente stanco, i tempi di recupero sono più lunghi, la volontà qualche volta latita.

Certo cerco di tenermi in forma (piscina, ginnastica) ma a volte vorrei restare a casa !

E sempre più spesso mi capita di guardare indietro e cercare di ricordare i momenti salienti della mia vita.

Non con nostalgia, ma per ricercare la soddisfazione delle cose positive fatte e la delusione di quelle negative. E queste ultime forse oggi le farei in modo diverso!

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Ottima cura mantenere viva e vivace la positività del passato, perchè, credo, aiuta a compensare anche le negatività, o, quanto meno, ad esserne un utile deterrente, no?

Quanto agli acciacchi, basta, forse, metterli in conto, "sistemare" qualcosina che non va più bene come prima e, soprattutto, tenere allenati mente ed emozioni. Nonostante le varie avversità vissute, continuo ad essere ottimista anche nei periodi grigi e continuo aripetere a me e agl altri " vedrai, domani muterà qualcosa... ancora"!

:)

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Nell'aprire questa discussione, era mia intenzione non solo porre un doveroso omaggio alle "signore" del forum, ma anche parlare più in generale dei rapporti tra uomini e donne nella nostra società.

Mi spiego meglio perchè non intendo parlare dei massimi sistemi o peggio di "aria fritta".

Innanzi tutto non voglio avere la presunzione di fare un trattato sociologico, ma solo di come "io" ho vissuto negli anni questi rapporti. Senza mai generalizzare, naturalmente.

Essendo nato nel '38, ho memoria diretta (prima ero troppo piccolo per ricordare bene) di come erano i rapporti in famiglia a partire dalla fine della guerra.

Nato e cresciuto in un ambiente medio borghese, dove ancora netta era la divisione dei compiti tra uomo e donna, mio padre lavorava e mia madre curava la casa e me.

Il dopoguerra è stato un primo sconvolgimento di questi rapporti.

Lo sconvolgimento sociale dovuto alle perdite umane (soprattutto maschili) durante la guerra e la necessità di forza lavoro per la ricostruzione hanno portato le donne fuori dalla casa e nel mondo della produzione.

Comunque la cultura "maschilista" era ancora prevalente, e io ne ero pervaso.

Quando mi sono sposato (nel'65) era ancora radicata la convinzione (anche in me) che la donna dovesse arrivare al matrimonio illibata. E se non lo era i giudizi erano ancora pesanti. L'uomo invece poteva avere esperienze che lo rendevano più credibile come "maschio" agli occhi della gente. Ma non sempre queste esperienze erano fatte con prostitute, ma spesso con donne "per bene" (come si diceva una volta), che poi comunque si sposavano.

Forse che l'ipocrisia fosse alla base di tutto ?

Ma sono passati gli anni, è arrivato il '68.

Comunque lo si voglia valutare, il'68 ha portato un cambiamento dei costumi e del pensiero impressionante. Certo, vi sono stati degli eccessi su cui si può discutere, ma non è questo il "topic"

Anche sul piano dei rapporti tra uomo e donna le cose hanno cominciato a cambiare, e anch'io ho cominciato ad avere una visione diversa delle donne. Non solo moglie, ma sempre più compagna di vita. Non solo colleghe che eseguivano lavori ripetitivi ma sempre più compagne di lavoro.

Attenzione non sto facendo l'apologia del "compagno" di impronta social-comunicta, ma ho sempre pensato che la vita ci presenta spesso dei compagni di strada mentre gli amici sono una scelta individuale in un rapporto approfondito.

Sul posto di lavoro (sede impiegatizia di una grossa azienda di ceramica) le donne non potevano fumare (gli uomini si), le donne non potevano portare i pantaloni o le minigonne, le donne dovevano portare il grembiule (gli uomini no). Spessso ho assistito a scene di umiliazioni di colleghe per non aver ottemperato a queste regole.

Dopo il '68, rapidamente qualcosa è cambiato. Non tutto ovviamente. La piramide gerarchica delle aziende vede ancora oggi la presenza delle donne diminuire esponenzialmente con l'aumentare del grado !!

Come dicevo, anch'io oggi ho modificato radicalmente il modo di pensare. Oggi sono convinto che la donna sia assolutamente l'unica a decidere i propri comportamenti sociali e sessuali.

Oggi non giudico in modo negativo le ragazze che convivono, cosa che un tempo avrei visto come una situazione deprecabile !!

Mi fermo perchè rischio di diventare prolisso e quindi noioso.

Ho voluto lanciare un sasso. Spero che venga raccolto.

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Ti chiedo scusa se sono andata fuori tema, ma sono stata portata fuori strada dall'esperienza personale che ho creduto di leggere nel tuo post.

Siamo quasi coetanei, quanto ad età, ma coetanei perfetti se si considera il tempo in cui abbiamo vissuto buona parte della nostra vita.

Ho vissuto, come te, gli anni Sessanta in cui si andò progressivamente affermando il principio della parità dei sessi in senso socio-culturale, uno status che auspicava il contemporaneo affrancamento dell'uomo da antichi stereotipi (opinioni rigide e immutabili) circa i ruoli maschili e femminili. Ed, in effetti, oggi abbiamo donne che vogliono decidere se mettere al mondo un figlio, che vogliono essere interpreti principali della loro vita, che vogliono contare nella vita di coppia e decidere alla pari (e forse più) del maschio. Abbiamo donne che si fanno rispettare e non si lasciano intimidire....è vero. Ma abbiamo anche maschi, più che uomini, che ostacolano tutto ciò e che continuano a pretendere donne che non osino farsi rispettare e non si lascino intimidire dalla loro arroganza e dalla loro violenza.

E tali maschi non sono solo alcuni mariti o compagni che operano in tal senso nell'ambito familiare, sono anche datori di lavoro, giudici...

Certo il fatto è che il concetto di parità è stato frainteso, manipolato, distorto dal significato vero che non significa sciocca "equivalenza", bensì valorizzazione delle diversità per un sagace disegno di comune promozione socio-culturale

E', infatti, indispensabile tener conto delle naturali differenziazioni di carattere fisico, fisiologico e psicologico che contraddistingue donne e uomini.

Buon fine settimana.

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(continua)

... in tale mutamento sociale è cambiata, chiaramente, la fmiglia, e si è passati (con le dovute eccezioni) da una situazione di ubbidienza estrema al genitore, ad un'altra che vede il figlio ribelle, convinto di poter decidere di sè, ancor prima della maggiore età!!! E sappiamo bene che la "maggiore" età di oggi è così precaria rispetto a quella di ieri!

Tra questi giovani, ahime', c'è mia figlia che a 28 anni (come si poteva impedirglielo?) ha VOLUTO sposare un giovane violento e aggressivo, quale, poi, ha continuato ad essere.

Una giovane, mia figlia, che era stata una figlia del suo tempo, "normale" nel rapporto di rispetto all'interno dellafamiglia e in qualsiasi altro contesto. Ottima studentessa, laureata, abilitata, prossima ad entrare di ruolo nella scuola, qui in Sicilia. Ha seguito il marito al Nord, perdendo ogni requisito lavoativo immediato nel suo concretizzarsi. Al momento di un recupero in tal senso è stata abbandonata con tre minori e costretta a ritornare qui, al Sud, nella casa materna, per fortuna attorniata dall'amore e dal sostegno della mamma e dei fratelli.

La legge... quando si presenta maschilista, ecco l'altro punto dolens, caro Riccardo!

(e qui, di seguito, inserisco un mio post che avevo inviato in questo sito, sbagliando luogo)

Ahinoi, parlo dei giudici e di tutti quelli preposti a garantire equità di decisioni, soprattutto in merito all'affido di minori. Beh, mia figlia, madre di tre minori, abbandonata dal marito, da due anni, di fatto, ma da più tempo, se si considera il suo disinteresse alla famiglia, il suo atteggiamento di reiterata violenza fisica e verbale sulla moglie, sotto effetto di alcol e droghe e non, implicato in reati, per lo più gravi, tutti documentabili e appurabili.

Ebbene, alla prima udienza, il giudice preposto dimostrava di non aver letto nulla delle carte in suo possesso, e decideva l'ascolto indiretto dei minori (di anni 9, 5, 3), in base al quale paventava (guardando solo la madre dei piccoli, con uno sguardo e un tono di assurdo sadismo che la diceva lunga sulla sua posizione di base nei cfr delle donne o madri in genere) la divisione dei fratellini, affidando il maggiore al padre e gli altri alla madre.

E questa eventuale futura decisione sapete da cosa scaturisce? Dall'interpretazione della dott.ssa nominata da lui CTU ( è dobbligo aggiungere che il nome del giudice e di tale dottoressa compaiono come binomio continuo in testi riguardanti laffido condiviso e mai esclusivo, neanche di fronte a un padre violento, alcolista, dedito a sostanze stupefacenti, continuamente implicato in, mi ripeto, gravi reati, tutti documentati, un padre la cui famiglia accoglie una sorella di questo, alcolista e dedita a cannabis, il cui compagno è noto alle forze dellordine, e il cui fratello ha frequentazioni pericolose di soggetti ben noti alla giustizia).

Mi direte: e tua figlia cosa è? Una crocerossina? No, è stata una cretina che ha creduto nell'amore, che ha taciuto per 14 anni violenze inaudite, sempre in primis per amore(??????) e, in secundis, perché nulla trapelasse e venisse a conoscenza mia, e dei suoi fratelli, che vivevamo a più di mille Km di distanza!

E una storia, questa, come migliaia di altre, lo so, ma è una storia che comprova come l'ultima legge sull'affido condiviso sia contro la donna, se volete contro la madre, e, in nome di questa vergognosa posizione di pregiudizio, non tiene conto dei vari documenti messi a disposizione della giustizia, proprio per fare toccare con mano come la tutela morale dei minori non venga affatto tenuta in considerazione.

Il marito di mia figlia continua a perseguitare la stessa, ha tentato di portar via (nel vero senso dell'espressione) i piccoli all'uscita della scuola degli stessi (l'intervento dei vigili, preposti a quell'ora alla sicurezza della viabilità e quello dei CC chiamati ad intervenire, per le minacce e l'agggressività del padre, sono documentati ampiamente e comprovati da moltissime testimonianze di genitori, e non, presenti ai fatti).

Non so se davvero questo giudice punirà in mia figlia qualche donna (madre, moglie o amante) da cui ha subito torti, ma so, per certo che se lo farà, io non mi fermerò, mi legherò al tribunale della mia città, accuserò giudici, avvocati e ctu, di collusione, leggerò tutti i reati di questo padre indegno (che, quando era in casa, si fa per dire, non vedeva mai i bambini, dal momento che usciva per lavoro molto presto e rientrava alle ore piccole ubriaco e in stato di alterazione per altre sostanze... un padre che ora cerca di ricucirsi una verginità pretendendo i figli).

Indicherò, con fermezza, all'opinione pubblica, tramite quotidiani a tiratura nazionale e ogni ausilio dei mass-media, la negligenza inescusabile del magistrato preposto, per manifesta ostilita' nei confronti della sig/ra, sentimento che puo' essere desunto dalle peculiarita' della gestione del processo...

- in cui non tiene assolutamente conto dell'evidenza di fatti incontestabilmente provabili (reati vari con recidive, violenza etccc), e corredati di un corposo casellario giudiziale,

- in cui trascura, inspiegabilmente, la realtà, altrettanto evidente, di una situazione economica gravissima,

- in cui si lascia andare ad espressioni di non tanto velata minaccia nei cfr della Sig/ra, promuovendo contro la stessa un sottilissimo ricatto psicologico.

Si sperava nella fortuna di aver trovato un giudice tanto preparato, in fatto di benessere dei minori, dati i suoi scritti sull'argomento... si nutriva fiducia nella sua eventuale sensibilità, oltre che imparzialità di atteggiamento, tale da fargli prendere provvedimenti equi che potessero dirsi veramente disposti nell'interesse della prole.!!!!!!!!!!!!!!!!

Ed, invece, sembra di potersi ravvisare, a dispetto delle affermazioni di principio, una scarsissima attenzione all'interesse vero del minore, sia morale che materiale, ed una estrema e assurda volontà di garantire solo gli interessi di uno dei genitori, la cui condotta, si badi bene, passata e presente, documentata e documentabile, sia personale che del parentado che attorno gli ruota, è un continuo attentato all'incolumità psico-fisica dei figli, per giunta minori, di cui due in tenera età. Appare oscuro il motivo per il quale siffatto magistrato non valuti, non dia peso realmente ad ogni prova documentata, per arrivare a distinguere chi dei due genitori tenga davvero al benessere dei figli e chi, al contrario, li consideri alla stregua di un premio, di un trofeo o di un risarcimento.

E' vero la donna-madre, in molti casi, ha tenuto, in circostanza di separazione e affido dei figli, un atteggiamento di chiusura, è vero che, spesso, ha sfruttato la consuetudine di un affido monogenitoriale, adducendo false dichiarazioni o turpi menzogne a danno dell'altro genitore, come è anche vero che non tutti i papà sono come questo che ho descritto, e che che non tutti i giudici sono così negligenti o superficiali fino alla soglia(?) di una denegata giustizia. Ma a noi è capitata questa duplice sventura!!!!!!!!!!!!!!

Scusa la lungaggine del post.

p.s.

Non so perché gli apostrofi siano saltati!!!!!!!!!!!!

Modificato da cerere2

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Allucinante.

L'ho riletto più volte e posso solo immaginare l'angoscia e la disperazione che stai vivendo.

La situazione di tua figlia non è certo l'unica. Uomini stupidi e violenti ce ne sono molti.

A volte mi domando se abbiamo veramente dato ai nostri figli gli strumenti adatti per affrontare questo mondo che ci presenta spesso degli aspetti luridi.

L'istruzione è importante, i valori della vita sono importanti ma quello che forse non sempre facciamo e quello di insegnar loro a conoscere se stessi e i propri limiti. Non è un giudizio, è solo una ipotesi.

Quello comunque che mi rende più perplesso è il ruolo distorto che ha la "giustizia" in questo caso.

Da quello che capisco dal tuo sfogo, tua figlia non ha avuto comportamenti riprovevoli che possono far sorgere dubbi sul diritto di avere i figli con se.

E una storia, questa, come migliaia di altre, lo so, ma è una storia che comprova come l'ultima legge sull'affido condiviso sia contro la donna, se volete contro la madre, e, in nome di questa vergognosa posizione di pregiudizio, non tiene conto dei vari documenti messi a disposizione della giustizia, proprio per fare toccare con mano come la tutela morale dei minori non venga affatto tenuta in considerazione.

Non sono esperto di leggi ma ho seguito l'approvazione della legge sull'affidamento dei minori ad entrambi i genitori e mi sembrava che nel complesso sanasse alcune ingiuistizie nell'altro verso, come accenni tu.

Ma mi risultava che il comportamento immorale e criminale di uno dei due fosse ancora un remora nell'affido.

Non sto mettendo in dubbio le tue parole. Mi sto meravigliando di quello che ti sta succedendo.

Ma soprattutto sento l'impotenza nel non saperti o poterti aiutare. Posso solo condividere la tua disperazione anche perchè mi pare di capire che sei ... sola, senza marito.

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L'esperienza si cerere2 ci ha sicuramente colpiti e coinvolti emotivamente in modo profondo.

Spero che avremo ancora di parlarne con la nostra amica.

Questo ci riporta però alla discussione originale.

Come è mutato il rapporto tra uomo e donna in questi ultimi 60 anni.

Duemila e rotti anni di cultura basata sul ruolo predominante dell'uomo non si è certo esaurita, ma delle modificazioni ci sono state: nei rapporti in famiglia, sul posto di lavoro, nel campo sessuale.

Questo ha comportato anche un diverso comportamento dei giovani "maschi": più disponibilità nella gestione della casa, più partecipazione nell'allevamnento dei figli, maggior rispetto della figura femminile.

Certo, notizie su stupri, violenze sulle donne, molestie sessuali anche sul posto di lavoro possono far pensare diversamente ma ricordiamo che i mezzi di comunicazione non parlano certo della normalità.

Come si parla di giovani drogati, ubriachi, bulli e non si parla mai di quelli impegnati nel volontariato , di quelli che studiano e che lavorano per mantenersi agli studi e cosi via.

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Assurdità e fisco

Ero incerta se postare in questo spazio, ma penso che sia gli uomini che le donne debbano fare i conti con il fisco.

Sentite questa: mia madre ha lasciato in eredità ai suoi tre figli un piccolo fondo;Lo stesso i due fratelli di mia madre, che però hanno ciascuno un pezzo più grande; nel frattempo questi terreni sono passati da destinazione agricola ad edificabile.

Qualche tempo dopo, si fa avanti una grossa società che propone di acquistare tutto, anche i terreni limitrofi di altri proprietari, per costruire un grande centro commerciale.

Veniamo contattati da un loro rappresentante, che ci propone una cifra al mq; noi fratelli, ben contenti che il valore di questi terreni sia aumentato rispetto alla loro precedente destinazione agricola, accettiamo senza contrattare, ma, abitando tutti e tre in città lontane e diverse da quella di origine, incarichiamo una persona di fiducia, previa procura, di rappresentarci ,sia nel preliminare che durante l'atto pubblico.

Qualche giorno fa mi arriva una lettera del fisco in cui si rileva che il valore del terreno risulta più del doppio di quello dichiarato nell'atto pubbico,e questo lo desumono anche dal fatto che i proprietari limitrofi hanno venduto a cifre ben più alte.

Si configura perciò l'ipotesi di frode fiscale, per cui ci viene comminata una multa di 22.000 euro.

Morale: il danno e la beffa, abbiamo venduto ad un prezzo inferiore rispetto agli altri e dobbiamo pagare anche una multa salata.

Ma perchè in Italia viene presa di mira la gente onesta?

Cosa ve ne pare?

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Assurdità e fisco

.........

Ma perchè in Italia viene presa di mira la gente onesta?

Cosa ve ne pare?

Naturalmente non entro nel merito della questione, perchè non ho esperienze giuridiche e fiscali.

Vorrei invece riferirmi alla tua domanda, che si può applicare a molte altre situazioni.

Non so perchè ma cerco di fare delle ipotesi, ma soprattutto di pormi delle domande.

Il sistema giudiziario innanzitutto. Oggi si fa un gran parlare di riforma della giustizia i cui contenuti sono spesso oscuri per noi cittadini comuni.

Ma nessuno parla del fatto che in Italia ci sono più di 20.000 leggi quando in Francia ce ne sono circa 5.000 ! La riforma prevederà anche questo aspetto?

Ieri sentivo una trasmissione sull'evasione fiscale in Italia, dove sono stati elencati alcuni fatti.

La Guardia di Finanza sta facendo un lavoro eccellente ma molto spesso le leggi che regolano la fiscalità non sono all'altezza delle nuove trovate per evadere il fisco.

Nel 2008 il numero di evasioni rilevate è inferiore a quello degli anni precedenti.

Perchè non si parla di questo ?

In Italia pare ci siano più di 2 milioni di case non accatastate che sfuggono alla fiscalità.

Come è possibile ? La riforma del catasto che fine ha fatto ?

Andate un po' a vedere questi dati:

Italia al primo posto per evasione fiscale

Forse ho divagato un po' !

Penso però che anche queste cose rientrino in quel senso di ingiustizia che molte persone oneste come te, vivono quotidianamente.

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Gelsomino, l'accertamento del fisco è presuntivo, sicuramente il tuo commercialista potrà mostrare che tutto è avvenuto onestamente e a far annullare la multa.

@ Nonnoriccardo, fino a che la fiscalità in Italia è di tipo accertativo e non deduttivo la situazione non migliorerà mai. Tanto che la lotta all'evasione fiscale costa alla collettività più di quanto si riesca a recuperare.

Tutti i sistemi fiscali avanzati si basano su aliquote fiscali alte (che qui in Italia per motivi politici nessuno vuole introdurre) e fortissime detrazioni fiscali che abbattono l'aliquota al netto della detrazioni/deduzioni.

Qui da noi siamo noi stessi cittadini a non chiedere le ricevute fiscali perché tanto non possiamo detrarle, se al contrario le potessimo detrarre, vedresti come staremo tutti a chieder ricevuta :P

:)

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Qui da noi siamo noi stessi cittadini a non chiedere le ricevute fiscali perché tanto non possiamo detrarle, se al contrario le potessimo detrarre, vedresti come staremo tutti a chieder ricevuta :)

Concordo pienamente.

Laddove posso effettuare detrazioni, anche se troppo limitate, (spese mediche, assicurative, lavori straordinari) sono io il primo a pretendere fatture.

Inoltre (non certo i lavoratori dipendenti o i pensionati) ma alcuni, non tutti, lavoratori autonomi non fanno dichiarazioni:

- sperano di farla franca

- se scoperti il costo è decisamente inferiore (a volte oggetto di sconti) all'utile ricavato da anni di evasione.

- non ci sono conseguenza penali (almeno mi pare).

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Buongiorno e buona Domenica

Avete ragione: io abito in un paesino della Padania (ma credo che lo stesso succeda ovunque, quindi non faccio distinzioni fra nord e sud, ma fra persone "furbe" e non); ebbene, non c'è nessun artigiano che, prestato il suo lavoro in casa, ti rilasci ricevuta; idraulici, falegnami, elettricisti, imbianchini e via discorrendo, a meno che non si tratti di impiantare elettrodomestici nuovi, tutto lavoro in nero,non tassato; a volte mi chiedo: non saremo noi stessi, con la nostra connivenza di fatto nel non pretendere la ricevuta ad alimentare questa evasione sommersa?Certamente non si tratta dei grandi evasori che con abili raggiri frodano il fisco, ma è l'emblema di una mentalità diffusa ed ahimè! accettata da tutti. Chi se la sente infatti di richiedere la ricevuta ad una qualsiasi di queste persone, sapendo che se lo fai se la lega al dito e quando ne avrai bisogno non ti verrà in aiuto?

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Ciao a tutti!

Come va? Spero bene; io non tanto, oltre di dolori alle ossa soffro di spleen.

Anche voi soffrite, di tanto in tanto, di questa "fatica di vivere"? questo stringimento di cuore, questo magone che lascia un nodo alla gola?

.....e facciamo finta che....tutto va ben, tutto va ben!

Modificato da gelsominoprofumato

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Ciao a tutti!

Come va? Spero bene; io non tanto, oltre di dolori alle ossa soffro di spleen.

Anche voi soffrite, di tanto in tanto, di questa "fatica di vivere"? questo stringimento di cuore, questo magone che lascia un nodo alla gola?

.....e facciamo finta che....tutto va ben, tutto va ben!

Parlando di Spleen mi fai venire in mente Baudelaire che scriveva appunto:

"Quando il cielo basso e greve pesa come un coperchio sullo spirito che geme in preda a lunghi affanni, e versa, abbracciando l'intero giro dell'orizzonte, un giorno nero più triste della notte;

quando la terra è trasformata in umida prigione dove la Speranza, come un pipistrello, va sbattendo contro i muri la sua timida ala e picchiando la testa sui soffitti marci;

quando la pioggia, distendendo le sue immense strisce, imita le sbarre d'un grande carcere, e un popolo muto d'infami ragni tende le sue reti in fondo ai nostri cervelli, improvvisamente delle campane sbattono con furia e lanciano verso il cielo un urlo orrendo, simili a spiriti vaganti e senza patria, che si mettono a gemere ostinatamente.

- E lunghi trasporti funebri, senza tamburi né bande, sfilano lentamente nella mia anima; vinta, la Speranza piange; e l'atroce Angoscia, dispotica, pianta sul mio cranio chinato il suo nero vessillo. "

Ma questa è la descrizione della nostra classica "depressione".

Se è uno stato perenne e senza sfoghi va curata dal medico.

Se è un fatto temporaneo dovuto a situazioni contingenti, bisogna reagire: pensare a cose positive, rivivere i momenti magici della vita, scrivere su wininizio e accorgerti che hai degli amici che ti sono vicini, che ti pensano, che vorrebbero parlarti del bello, del buono, di cose che possono essere fatte. Se poi trovi qualcuno che condivide la tua fede (se l'hai), ti prende per mano e ti conduce su una strada di speranza.

Io purtroppo non lo saprei fare.

Però ti capisco. Anch'io ho avuto dei momenti che chiamavo d' "angoscia". E mi lasciavo andare.

Ho sempre cercato di portare i miei pensieri su momenti felici e su azioni da fare. Il "fare" è un ottima cura.

Ed ora che ho fatto lo psicologo da strapazzo, ti auguro ogni bene.

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Ciao a tutti!

Come va? Spero bene; io non tanto, oltre di dolori alle ossa soffro di spleen.

Anche voi soffrite, di tanto in tanto, di questa "fatica di vivere"? questo stringimento di cuore, questo magone che lascia un nodo alla gola?

.....e facciamo finta che....tutto va ben, tutto va ben!

come no... io ho solo 26 anni, ma a volte me ne sento 100 di più, ed è sempre più difficile trovare stimoli.

se può esserti d'aiuto, come ha anche suggerito nonnoriccardo, per me è molto utile svolgere attività manuali, o comunque fare una qualunque attività fisica che non lasci il tempo o il modo di pensare, o se vogliamo che non sia svolta in modo abitudinario (perchè in questo caso non si ha bisogno di pensare a cosa si sta facendo dando invece spazio a ciò che genera lo stato mentale non ottimale, anche se non è qualcosa di ben preciso e chiaro).

un augurio di cuore

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... io non tanto, oltre di dolori alle ossa soffro di spleen.

Ciao, io penso che vivere non sia una fatica.

Sopravvivere forse.

Qualunque sia il tuo problema reagisci, guarda le cose belle, esci dal tuo isolamento interno.

Dona un sorriso o una parola buona a chi è più triste di te :)

Queste piccole cose ti aiuteranno a dimenticare lo "spleen".

Te lo consiglia uno che "fatica a vivere" per gravi problemi di salute.

Avanti tutta!

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Dona un sorriso o una parola buona a chi è più triste di te :P

Uno dei più bei consigli che si potevano dare :P:P

Bravo Giusto :)

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Uno dei più bei consigli che si potevano dare :):P

Grazie nonnoriccardo.

Queste piccole cose le ho imparate sulla mia pelle e facendo volontariato al Cottolengo per un paio d'anni.

Ottima scuola :P

Ah dimenticavo la presenza costante della mia mogliettina: cosa molto importante.

Ciao.

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Grazie, amici

Spesso mi dico che comunque sono una fortunata, che ho già tanto...Tuttavia è la sola cosa che mi manca, la tranquillità di spirito, quella che vorrei; mi sembra di essere uno di quegli asini dei secoli passati, sempre attaccati alla stessa asta, che girano, girano in tondo fino a scavare un solco profondo dal quale non riescono ad uscire.

Saggi comunque tutti vostri suggerimenti, dall'attività fisica al volontariato, cercherò di metterli in pratica,anche se è proprio questa angoscia a far passare la voglia di fare qualunque cosa.

Mi rendo conto, caro Giusto, che chi come te soffre di seri di problemi di salute possa trovare risibile il mio stato d'animo, ma ti assicuro che non sono la ricca signora annoiata che non sa cosa fare del proprio tempo; a parte il fatto di avere anch'io diversi problemi di salute,(64 anni) uno dei quali piuttosto serio,(ma magari avessi solo quello!)purtroppo ho un serio problema familiare, quello che mi angoscia più di tutti, in quanto coinvolge un figlio 31enne che sembra non abbia voglia e forza di affrontare la vita (premetto e chiarisco che non è un drogato) e questo sta succhiando anche la mia, di vita.

Mi fermo qui, perchè mi rendo conto di non poter riversare sugli altri i miei problemi, anche se a volte il peso che si porta sembra più pesante del solito e si sente la necessità di sfogarsi un po', sia pure con degli estranei gentili e ben disposti; purtroppo vivo in un ambiente in cui non ho amici di vecchia data nè alcun parente, e vi assicuro che non è molto facile farseli, degli amici, e parlare poi di cose così intime in un piccolo paese, non sempre è la cosa giusta.

A risentirci, e scusatemi se vi ho turbato conle mie confidenze.

Modificato da gelsominoprofumato

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errore

Cosa vuol dire ? Non capisco

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errore

Cosa vuol dire ? Non capisco

semplicemente che avevo inviato sopra la stessa cosa, quindi l'ho cancellata, scrivendo poi errore;però hai ragione,potevo scrivere subito che era un doppione.Provvedo subito.

A proposito, non c'è un modo di eliminare del tutto un post, come in questo caso?

Magari la mia domanda ti farà sorridere

Modificato da gelsominoprofumato

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... possa trovare risibile ...

La risposta era mirata alle tue poche e scarne righe.

Io credo che nessuna situazione o stato d'animo altrui siano "risibili".

Credo che le risposte che ti vengono date nascano dal buon senso e dalla sensibilità dei tuoi interlocutori.

Io ammiro la tua capacità di coinvolgere altre persone in problemi così spinosi e di difficile soluzione.

Purtroppo devi combattere da sola e allora fallo con decisione e dimentica la depressione.

Ciao.

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A proposito, non c'è un modo di eliminare del tutto un post, come in questo caso?

Magari la mia domanda ti farà sorridere

Credo che alla base del tuo post, a fianco di "modifica" e "quote" ci dovrebbe essere anche un "canc".

Ognuno l'ha solo sui propri post.

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