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  1. premetto che le pagelle le ho fatte io per www.carlonesti.it. quindi siate clementi L'andata del doppio confronto tra Lione e Milan, dopo 90 minuti intensi e palpitanti, è terminata sullo 0 a 0: in un match che si preannunciava con i due reparti offensivi in grande spolvero, sono state invece le difese ad avere la meglio, coi portieri e le due coppie centrali che hanno a dir poco annichilito i rispettivi avversari. Non molte le occasioni da goal costruite dalle due squadre, ma nitide, con protagonisti Shevchenko per il Milan e Tiago per il Lione. Il risultato di pareggio lascia naturalmente le porte aperte a qualsiasi risultato, ma "premia" maggiormente il Lione, che in caso di pareggio con goal, martedì prossimo a San Siro, eliminerebbe i rossoneri passando in semifinale. LIONE Coupet: 6,5 - Il portiere della Nazionale francese salva il risultato in almeno due occasioni, entrambe su Shevchenko: in una è fortunato a respingere il pallone di piede, mentre nell'altra para la conclusione ravvicinata (e centrale) del bomber ucraino, che non angola abbastanza il tiro. Il resto del match lo vive tranquillamente, con gli attaccanti rossoneri lontani dalla sua area. Sicuro. Clerc: 5 - Se non fosse per il fatto che il Milan nel secondo tempo si è rintanato nella propria metà campo, il giovane terzino destro francese si sarebbe trovato in enorme difficoltà contro Serginho, il quale già nel primo tempo, con l'aiuto di Kakà, gli fatto vedere (più e più volte) i sorci verdi. Timido. Cris: 6,5 - Nel primo tempo il difensore brasiliano seguito dal Milan ha chiuso bene i varchi agli attaccanti meneghini, soffrendo soltanto in un paio di occasioni lo scatto bruciante di Shevchenko. Nella ripresa, invece, pur di far qualcosa, il 28enne centrale sudamericano si è lanciato in vari coast to coast, cercando sì di imitare il connazionale Lucio, ma anche per provare qualche emozione forte, visto che gli avanti rossoneri non si facevano più vedere... Intraprendente. Caçapa: 7 - Capitano della squadra e indubbio leader della difesa francese, Caçapa, questa partita, nemmeno l'avrebbe dovuta disputare visto un infortunio che lo affliggeva ormai da due mesi e che invece, proprio pochi giorni prima di questo match, gli ha dato finalmente tregua. Assegnato Sheva a Cris, al capitano della formazione transalpina spettava Giardino da marcare, decisione che lo ha avvantaggiato non poco. Sta di fatto che, nonostante Gilardino abbia deluso, Caçapa ha dimostrato una classe non indifferente, fermando con tempestività e precisione chiunque si avvicinasse al suo fortino. Autoritario. Abidal: 6,5 - Beh, visto il Costacurta di sabato scorso, il terzino mancino con la maglia numero 20 non poteva essere molto tranquillo… In ogni caso, il Billy rossonero non ha mai creato grossi grattacapi al suo diretto avversario, anzi, è stato Abidal a mettere alle strette il 39enne terzino milanista, costretto spesso al fallo tattico (ne è testimonianza l’ammonizione ricevuta). Certo che però da piccoli i genitori insegnano di essere gentili con le persone anziane… Scostumato. Tiago: 7 - Quest’estate, se ricordate bene, un magnate russo di nome Abramovich comprò dal Lione per una cifra intorno ai 30 milioni di euro, un mediano di nome Essien: come ulteriore contropartita (beato lui che oltre 30 milioni di euro ha altri regali da fare) inserì anche Tiago nell’affare, che trasferitosi da Londra a Lione, ha dovuto ricominciare da zero la sua vita calcistica. Ebbene, il giocatore Essien a Londra non ritrova se stesso, mentre Tiago, umiliato da una valutazione lusinghiera per Essien e denigrante per lui, sfodera partite del genere, ammaliando per continuità, resistenza e tiro chiunque volgesse lo sguardo nei suoi confronti. Morale della favola: quando Dio ha distribuito il cervello, Abramovich era al bagno… Cigno. Diarra: 7 - Altro prezzo pregiato del Lione, anche Diarra, come Tiago, continua a stupire con le sue prestazioni, caratterizzate da una forza fisica strepitosa, un piede niente male, una resistenza fuori dalla norma ed una visione di gioco nettamente sopra la media. Quest’oggi, un giocatore come Pirlo, sicuramente più tecnico di Diarra, ha spesso sofferto fisicamente il suo avversario, tant’è che è spesso accorso Gattuso in aiuto del numero 21 bresciano per scacciare il gigante del Mali. E non è un caso che proprio il Milan sia particolarmente interessato a questo giocatore. Sfavillante. Pedretti: 5,5 - Migliaia di anni fa, al di là dell’Adriatico, un filosofo di nome Aristotele usò per primo il sillogismo: a molti anni di distanza, oggi, questo sillogismo trova applicazione anche su Benoit Pedretti, ottimo giovane centrocampista francese ex Sochaux e O.M.. Applicando ciò che Aristotele ci tramandò, il risultato dovrebbe essere più o meno questo: Juninho su punizione è un cecchino, Pedretti non è Juninho, Pedretti su punizione non è un cecchino. Scoperta l’acqua calda, a questo punto bisogna però dire che il sostituto dell’uomo simbolo del Lione è comunque andato vicino al goal, proprio si punizione, ma Dida ha sventato con un riflesso felino il pericolo. Resta dignitosa la sua partita, di sicuro non una delle più adatte a lui vista la fisicità e la velocità del ritmo imposto prima dal Milan, poi dal Lione. Incolore. 68’ Clement: s.v. Wiltord: 5 - L’ex attaccante dell’Arsenal, dopo un inizio titubante, ha ripreso metri e coraggio contro Serginho, costringendolo nel secondo tempo a sacrificarsi spesso in difesa piuttosto che lanciarsi nelle sue proverbiali sgroppate sulla fascia. Il francese rimane comunque una delusione del match, perché se è vero che ha tenuto bloccato con la sua sola presenza il terzino sinistro rossonero, è anche vero che non ha creato alcun pericolo, e da un giocatore dall’esperienza, dal carisma e dalla tecnica di Wiltord c’era da aspettarsi senza dubbio di più. Inconcludente. Malouda: 5,5 - Se Cris e Diarra sono seguiti dal Milan, Malouda, numero 10 del Lione, ha come maggiori estimatori gli inquilini dell’altra parte di Milano, quella nerazzurra. Se però il giudizio di Moratti e Branca dovesse essere frutto della prestazione odierna dell’attaccante mancino dei padroni di casa, di certo l’acquisto non andrebbe a buon fine. Infatti, Malouda, finchè c’era da vedersela con Costacurta se l’è sempre cavata, ma una volta entrato Maldini, a cospetto di un monumento del calcio mondiale, si è annichilito, non si sa se per rispetto o per paura, senza creare più nulla, anzi, scaricando subito ad altri la palla, quasi a voler scongiurare l’arrivo del mastino rossonero. Fifone. Carew: 4,5 - Abituati a Toni, attaccante dal fallo (oltre che dal goal) facile, Carew, l’ex gigante di Roma e Valencia, lo umilia, sminuendolo come se fosse l’ultimo arrivato. Appena si insegna il calcio, sin dai pulcini, la regola che ogni bravo allenatore chiarisce per prima è che bisogna cercare in tutti i modi di non fare fallo. Esattamente il contrario di quello che fa la punta norvegese. Passa tutto il tempo a spingere Kaladze o Nesta, dipende dalle occasioni, per poi lamentarsi dall’arbitro (vigliaccamente) giurando di aver subito fallo. Per fortuna il direttore di gara non ci casca mai, e per fortuna Houllier lo sostituisce, almeno ci risparmia questo spettacolo grottesco. Ineducativo. 63’ Fred: s.v. MILAN Dida: 6,5 - Come il suo collega Coupet, anche Dida salva il risultato per il Milan in un paio di occasioni: la prima è su una punizione velenosa di Pedretti, sfoderando un riflesso stile tempi d’oro, la seconda su un tiro potente (ma centrale) di Tiago. Oltre queste due parate, è importante che abbia ritrovato sicurezza nei propri mezzi, perché un errore in questa fase della Coppa sarebbe a dir poco fatale. Gattone. Costacurta: 5,5 - Di certo non ci si poteva aspettare molto di più da un 39enne come Billy Costacurta, anzi, è già un grande risultato vederlo ancora in campo a questi livelli, pronto a battagliare con avversari che potrebbero essere suoi figli. Ammirevole, nel primo tempo, un suo scatto a cercare di seminare Abidal. Enrico Toti. 62’ Maldini: 6 - Tiene lontano chiunque dall’area di rigore anche solo col suo gelido sguardo, e con il suo carisma impaurisce così tanto gli avversari da farli convincere quasi a tornarsene palla al piede da soli fino alla propria metà campo. Bentornato, Capitano. Icona. Nesta: 7 - Non sarà esattamente l’erede di Baresi come molti, non più tardi di 10 anni fa professavano, ma il Nesta di quest’ultimo periodo è senza dubbio il centrale più forte in tutta Europa e, forse, in tutto il mondo. Certo, direte voi, uno come lui dieci anni fa non sarebbe di sicuro osannato così tanto, ma ognuno vive nell’epoca in cui si trova, altrimenti anche Giuffrida, fosse nato nei primi anni di nascita del football, forse sarebbe ricordato tutt’ora come uno dei primi fenomeni dello sport più bello del mondo… L’ex capitano laziale oggi chiude comunque ogni varco, senza dare possibilità alcuna agli attaccanti avversari, che pur di non incrociarlo sulla loro strada hanno preferito tirare dai 25 metri per tutto il secondo tempo, consci che avventurarsi in area di rigore sarebbe equivalso a perdere il pallone. Sontuoso. Kaladze: 6,5 - Perfetta anche la partita del giocatore georgiano, che come Nesta non ha sbagliato un solo intervento, né di piede, né di testa (ricordo che sulle palle inattive marcava un certo Carew). Le uniche sbavature, 28enne centrale rossonero le ha “prodotte” in fase di costruzione, sbagliando due passaggi che hanno fatto scorrere un brivido gelido sulle schiene dei tifosi rossoneri: la sua fortuna è stata che da quegli errori non sia nato nulla di minimamente pericoloso, altrimenti chissà quanti milanisti lo avrebbero denunciato per infarto colposo… Stravagante. Serginho: 6,5 - In fase offensiva mette a ferro e fuoco la fascia di Clerc, garantendo al suo psicologo molte entrate considerando le sedute in vista a cui dovrà sottoporsi il terzino del Lione, ed anche in fase difensiva riesce a difendere alla grande su un Wiltord sempre in agguato e pungente come un crotalo (e noi italiani lo sappiamo per esperienza personale). Insomma, se non fosse che Sergio Claudio non avesse rinunciato già da 3 anni alla nazionale verdeoro, Roberto Carlos a quest’ora avrebbe già assoldato un sicario per garantirsi un posto da titolare al Mondiale… Fulmine di guerra. Gattuso: 7 - Semplicemente ammirevole la sua partita: aiuta prima Costacurta contro Abidal, poi Pirlo contro Diarra e, nei ritagli di tempo, passa dalle parti di Pedretti e Malouda per intimorirli e fargli capire di che pasta sia fatto. “Toccanti” i replay che testimoniano i suoi stacchi di testa contro avversari almeno 20 centimetri più alti di lui. Il meglio lo dà comunque in difesa di Pirlo, che visto l’handicap fisico nei confronti di Diarra, lo invoca, quasi fosse Kevin Costner in “Bodyguard”, a salvarlo. Concordo, ingeneroso il paragone Gattuso – Costner, ma direi che per questa sera se l’è pienamente meritato. Rino otto polmoni. Pirlo: 5 - Il metodista rossonero (o se preferite la Whitney Houston della situazione) parte benissimo, imbeccando in più di un’occasione Shevchenko e Kakà; col passare dei minuti, però, con il crescere del centrocampo dei padroni di casa, Pirlo ha cominciato ad arretrare, a perdere efficacia ed a venire schiacciato dai vari Diarra e Tiago. Lascia il campo in debito d’ossigeno, quasi rimproverando Ancelotti per non averlo sostituito prima; stanotte, come Clerc, anche lui avrà sonni tormentati. Schiacciato. 85’ Vogel: s.v. Seedorf: 4 - Come a Monaco, anche oggi il centrocampista olandese ha deluso nettamente le aspettative, giochicchiando sempre, rallentando l’azione ogni volta che la palla passava dai suoi piedi, irritando (parola d’ordine quando si parla di Seedorf) telespettatori e compagni con dribbling inutili, mossette imparate forse nell’ultima lezione di salsa, e finte di sopracciglio alle quali nessuno, nemmeno l’indimenticato Laursen, sarebbe abboccato. Il col Bayern fu giocato egregiamente da Seedorf, e se il prezzo da pagare per rivederlo a quei livelli è vederlo in queste condizioni stasera, è forse giustificato. Però che non ci faccia l’abitudine… Discontinuo. Kakà: 5,5 - Il numero 22 rossonero stasera si è reso protagonista di una buona gara nei limiti delle sue possibilità: tralasciando il fatto che nel secondo tempo si sia dovuto sfiancae cercando di far ripartire l’azione in velocità quelle poche volte che la palla ce l’aveva il Milan, Ricardo se l’+ dovuta vedere, oltre che con gli avversari, persino con il campo stesso, che ha ingaggiato proprio con lui una sfida singolare. In ben due occasioni, infatti, le zolle del terreno di gioco si sono ribellate, facendo rimbalzare il pallone improvvisamente e togliendo il tempo del passaggio al brasiliano, un po’ come successe a De Sanctis in Udinese – Milan. Di solito è lui a far magie, oggi invece si è dovuto inchinare all’erba francese… Infinocchiato. Shevchenko: 5 - Urlano ancora vendetta quelle due conclusioni nel primo tempo… Inizialmente il bomber ucraino sembrava aver trovato benissimo il tempo con cui inserirsi cercando di ingannare la difesa dei giocatori francesi, ed effettivamente era proprio così: ma se nella prima occasione è Coupet a respingere fortunosamente, nella seconda è lui a non angolare il tiro, finito comodamente sui pugni del portiere francese, il quale ha dovuto solo fare la fatica di andare a riprendere il pallone. Nella seconda frazione, poi, non si vede quasi più, anche a causa della nullità in zona offensiva dei ragazzi di Ancelotti. Rimane comunque, così come a Monaco, il rammarico di non aver segnato nell’occasione più propizia. Carpe diem… che gli valga per la prossima occasione. Ipnotizzato. Gilardino: 4,5 - Secoli fa fu Stevenson a raccontare lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde, ora, invece, è Gilardino che lancia un nuovo spunto letterario in questa direzione: perché il rendimento della punta biellese è così diverso tra Campionato e Champions League?! E soprattutto: siamo sicuri che il Gila non abbia un gemello cattivo, magari interista o juventino, che prende il suo posto durante le partite europee pur di svantaggiare il Milan?! Lasciando ai posteri l’ardua sentenza, solo una cosa è certa, e cioè che è molto meglio vedere il Dr. Jekyll Gilardino che gioca in Italia, che il Mr. Hyde Gilardino che supera il confine… Mostruoso. 62’ Inzaghi F.: 5 - Non ci vuole molto a capire che Inzaghi non si trovi nella migliore condizione possibile giocando contro difensori grossi il doppio di lui e veloci il triplo… Amoroso deve forse marcire ancora molto in panchina anche quando potrebbe essere utile come oggi?! Moviola.
  2. eh sì, ha giocato anche il Cigno. ragazzi è stato uno spettacolo, da entrambe le parti. vedere evani correre ancora come un tempo, Marco segnare come sempre, papin folleggiare coi suoi dribbling, demetrio segnare su punizione come contro il monaco nel 94... che emozioni!... però vedere stoickhov in quelle condizioni è stato davvero straziante...è na botte ormai... splendido anche laudrup... comunque per quanto riguarda la seconda partita penso che, sempre se dovessimo superare il lione, e sarà un'impresa ardua, dovremmo stare molto attenti ad eto'o e ai suoi fraseggi al limite. certo, anche ronaldinho, messi, larsson e giuly possono fare la differenza lì davanti, ma eto'o ha dimostrato, anche lo scorso anno, di essere in grado di farci molto, ma molto male. comunque spettacolo, davvero. io non so proprio come sarà quando l'addio lo darà il capitano.... kleenex a gogò :sigh:
  3. e andiamo vento di passioni shevchenko!! :dia: :dia:
  4. wè wè forza inter stasera...intanto forza ghedina anche se non penso possa fare più di tanto... sperem
  5. non so cosa tu possa fare... non sono mai arrivato in una pagina del genere... boooh :sigh:
  6. dunque, penso ci sia solo una spiegazione, e cioè che ti abbiano cambiato la password. io non sapevo si potesse, ma un mio amico mi ha spiegato come farlo e l'ha cambiata tre o quattro volte alla sua ex...tra l'altro è una rottura di scatole perchè possono entrare, usare il tuo nick in messenger e mandare email ai tuoi contatti.è successo una volta anche a me e da allora ho preso tutte le precauzioni del caso,cioè quelle che ti ha detto ske... scusa luca ma oggi in messenger c'eri, quando te l'hanno modificata?!? :popò: ciao
  7. personalmente io ho un hp pavilion dv 4000 con processore intel centrino da 1.86 ghz, 1 gb di ram, 100 gb di hard disk, masterizzatore dvd 8x, masterizzatore 24x, 4 prese usb, 1 firewire, lettore integato per 6 diversi tipi di memory stick (sd ms/pro mmc sm xd), jack vari per cuffie, microfoni e modem. bluetooth integrato. la scheda video è l'Intel Graphics Media Accelerator 900 di 128 mb. come durata di batteria si viaggia verso le 3 ore circa con riproduzione di file audio, si scende ovviamente se si usa internet, se si guardano video ecc... ma la durata è comunque pregevole. te lo consiglio vivamente, ammesso che comunque ti serva un centrino piuttosto che un normale pentium 4 :omaggi: puoi vederlo qui
  8. ciao a tutti, mi presento: sono pifa (fabio) da verona,19 anni.