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Con Google Earth I Capolavori Del Prado Ad Alta Definizione

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MADRID - Si è sempre detto che non ci sia modo migliore per apprezzare un'opera d'arte che contemplarla dal vivo, alle pareti del museo nel quale è esposta. Da oggi, si può dire che è vero solo fino a un certo punto. Grazie a Google Earth, quattordici capolavori del Museo del Prado potranno essere osservati fin nei più piccoli dettagli, praticamente impossibili da vedere a occhio nudo. In che modo? In tutto sono state scattate 8200 fotografie in mega-alta-risoluzione, dissezionando le 14 opere per poi ricomporre i qudri come se si trattasse di puzzle digitali. In questo modo è possibile navigare all'interno dell'opera, avvicinarsi e selezionare il dettaglio che si vuole ampliare grazie ai 14mila megapixel di risoluzione delle immagini. Una qualità microscopica che permette persino di vedere le cuciture nel restauro della tela de "Las Meninas" di Velázquez, o dettagli che normalmente sfuggono all'osservatore, come le lacrime che scorrono sui visi nella "Deposizione" di Van der Weyden o la piccola ape posata su un fiore nelle "Tre Grazie".

L'iniziativa è interamente finanziata da Google, ma i responsabili del Museo del Prado hanno prestato la massima collaborazione perché sono convinti che questo progetto pionieristico possa avere importanti sviluppi. "Un'immagine non sostituisce l'esperienza di un'opera in diretta", ammette il direttore Miguel Zugaza. Ma poi si dichiara "specialmente soddisfatto" per il fatto che la sua è la prima pinacoteca al mondo ad aver portato su Internet i propri capolavori. "Non c'è modo migliore per rendere tributo ai grandi maestri che universalizzare la loro arte e renderla accessibile al maggior numero possibile di persone". La scelta delle opere navigabili online? Semplicissimo, secondo Zugaza: "Sono le 14 opere imprescindibili nella visita al Museo del Prado, anche se per me si potrebbero includere anche le altre mille opere esposte". Per il momento, si tratta solo di un esperimento limitato a una selezione di capolavori, ma Google non esclude che in futuro si possa decidere di allargare l'iniziativa ad altri quadri del Prado e, forse, al altre pinacoteche e musei di paltri paesi del mondo.

Si tratta comunque di un progetto che, se dovesse essere esteso, richiederebbe un lavoro monumentale. Solo in questa prima fase ci sono voluti tre mesi di lavoro per realizzare le foto (le porte del Prado sono state aperte di notte ai tecnici di Google e della compagnia madrilena Netpixel), e altri quattro mesi per mettere a punto la navigabilità attraverso Google Earth. Per poter accedere ai capolavori del Prado, una volta scaricato il programma Google Earth, si dovrà selezionare "palazzi in 3D" e poi digitare "Prado". A quel punto si avrà accesso a una delle più grandi pinacoteche del mondo: sarà sufficiente cliccare su un'icona per cominciare a navigare negli angoli più remoti dei capolavori dell'arte.

(Fonte)

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