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Recensioni Truccate Di Belkin Su Amazon

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L'azienda californiana Belkin, produttrice di vari dispositivi hardware e accessori per la connettività, è stata costretta a diffondere una pubblica lettera di scuse, dopo che un blogger ha scoperto che un suo dipendente offriva soldi in cambio di recensioni positive dei suoi prodotti sul sito Amazon.

La vicenda ha avuto inizio venerdì sera, quando Arlen Parsa ha pubblicato sul blog The Daily Background un post dal titolo eloquente: "Exclusive: Belkin's Development Rep Is Hiring People To Write Fake Positive Amazon Reviews" ("Esclusiva: rappresentante dello sviluppo dei prodotti Belkin sta assumendo persone per scrivere false recensioni positive su Amazon").

Parsa raccontava di aver scovato un annuncio molto particolare all'interno di Mechanical Turk, un servizio (anch'esso di proprietà di Amazon) in cui gli utenti "si registrano e vengono pagati per piccoli lavoretti impossibili da fare con un computer". L'annuncio in questione, firmato da tale Mike Bayard, richiedeva di "scrivere una recensione 5/5" (cioè, attribuendole il massimo dei voti), per "un prodotto" su "un sito Internet".

Le istruzioni impartite da Bayard, riportate da Parsa, non lasciavano spazio a dubbi o equivoci. Bayard invitava gli utenti a "scrivere in modo da far credere di possedere il prodotto e di averlo usato", di "ringraziare il sito per permettere ai suoi clienti un simile affarone" e addirittura di "giudicare come "inutili" tutte le recensioni negative del prodotto in questione". Al fondo della pagina, un link rimandava a un router prodotto dalla Belkin e venduto su Amazon. Assai modesto il compenso per ogni recensione: 65 centesimi di dollaro.

Incuriosito da una simile proposta, Parsa è subito andato a cercare qualche informazione sul responsabile dell'annuncio. E con non poco stupore ha rintracciato il suo profilo su LinkedIn, un social network utilizzato soprattutto in ambiti professionali. Bayard altri non era che un dipendente stesso della Belkin, nel settore sviluppo dei prodotti.

Apriti, Web! In poche ore, l'articolo del blogger è stato ripreso da decine di altri siti, fino a finire nel radar di blog decisamente più influenti nel panorama high tech, come Gizmodo ed Engaget, e in aggregatori di notizie come Digg e Slashdot. Morale della favola: nel weekend, una buona parte della blogosfera più attenta alle problematiche di Internet ha smesso per un attimo di parlare dell'insediamento di Obama a Washington e si è dedicata all'argomento.

Anche le reazioni dei diretti interessati non sono tardare ad arrivare. Le offerte di Bayard su Mechanical Turk sono scomparse, così come il suo profilo personale su LinkedIn (ma sono ancora ben visibili sul blog di Parsa). Nel frattempo, Amazon ha silenziosamente fatto piazza pulita di alcune delle recensioni positive relative al prodotto incriminato. Quindi, è arrivata la risposta ufficiale di Belkin.

In una lettera firmata dal presidente Mark Reynoso, pubblicata sul sito ufficiale dell'azienda, Belkin ammette di aver scoperto con sorpresa e dispiacere che uno dei suoi dipendenti avrebbe cercato di ottenere recensioni positive di un prodotto su Amazon, in cambio del pagamento di denaro. E promette di correre subito ai ripari.

(Fonte)

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Era solo questione di tempo. Ormai le statistiche hanno evidenziato che i consumatori americani formano le loro decisioni d'acquisto non sulle riviste specializzate ma sui forum.

....mmmmm, pare strano che la Belkin "cadesse dalle nuvole" :)

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