Inviato November 6, 2009 In un epoca in cui siamo circondati da decine di dispositivi che ci aiutano nel nostro lavoro quotidiano, avere sempre i files più importanti a portata di mano può diventare problematico. Ormai abbiamo decine di chiavette USB di ogni tipo e capacità, le quali - spesso - contengono doppioni dei suddetti files oppure, nel caso peggiore, nessuna di esse contiene il files che cercavamo e che abbiamo scordato nel PC di casa. Questa è un'esigenza avvertita già una decina di anni fa, agli albori di Internet in Italia, nonostante i computer fossero prevalentemente postazioni di lavoro fisse e i files circolassero su comodissimi floppy disk. Ecco: il floppy aveva una capacità limitata, 1.44 MByte, e per questo motivo era difficile perdersi un file o ritrovarsi con floppy dai contenuti duplicati; invece, le moderne chiavette offrono capacità enormi, nell'ordine dei Gigabytes e si comportano proprio come se fossero piccoli hard disk portatili e, come tali, spesso disordinati e disorganizzati. La soluzione migliore per avere files sincronizzati fra la postazione di lavoro all'ufficio e il PC di casa era quella di impiegare software specifici, in grado di far comunicare le due macchine, a patto che entrambe fossero accese, online e cob detto software in esecuzione. In buona sostanza si trattava di una soluzione client-server, efficace certamente, ma scomoda da installare e configurare. Nel 2009, però, il networking inteso nel suo significato originario è estremamente importante e la stessa Microsoft ha capito che il proprio sistema operativo più recente, Windows 7, doveva necessariamente essere dotato di una funzione che permettesse la condivisione dei files fra tutti i PC con Windows 7 inseriti nella stessa rete, senza creare complicazioni agli utenti e in modo totalmente trasparente; ecco, quindi, l'introduzione del "Gruppo Home", con il quale tutti i PC con Windows 7 di una rete si ritrovano fra loro connessi e in grado di scambiarsi i documenti. Una caratteristica eccellente a livello locale, ma con poche chance di funzionare verso l'esterno: una volta usciti dalla rete di Windows 7, i files restano là dove sono e li possiamo fare uscire solo cone le ben note chiavette USB. Se non le scordiamo sul tavolo, nella tasca dell'altra giacca o in un ufficio diverso dal nostro. E' a questo punto che Dropbox ci soccorre. Si tratta di un servizio poco noto e che meriterebbe maggiore diffusione per la sua eccezionale utilità. Dropbox è un servizio di sincronizzazione files server-based che ci permette di avere una cartella remota sempre disponibile, indipendentemente dal computer che stiamo usando. Nell'edizione gratuita ci offre 2 GB di capacità, altrimenti sono disponibili altri tagli di capacità dal prezzo maggiore. Dopo l'installazione, Dropbox crea una cartella chiamata "My Dropbox" sotto Documenti e avvia un servizio di Windows delegato alla sincronizzazione in background dei files che poniamo nella cartella. Noi, infatti, non dobbiamo fare altro che copiare o spostare i files che vogliamo avere sempre disponibili nella cartella Dropbox e continuare il nostro lavoro, come se nulla fosse. Nel frattempo il servizio provvederà ad inviare i files al server centrale, ove questi verranno archiviati e indicizzati. Prendiamo un secondo computer e installiamo Dropbox anche là: dopo aver fornito le credenziali per il login, Dropbox inizierà a scaricare i files archiviati. In breve tempo ci ritroveremo una copia perfetta della cartella Dropbox nel primo computer. Dropbox si rivela utilissimo soprattutto nei casi in cui iniziamo a lavorare su un computer e vogliamo finirlo su un'altra macchina: il file che costituisce l'oggetto del nostro lavoro sarà sempre là e Dropbox ci consentirà persino di mantenere in archivio le diverse revisioni del documento (visualizzabili sul sito di Dropbox in un'area riservata). All'interno di Dropbox, inoltre, troveremo due cartelle "pubbliche", una per i documenti e una per le foto, con le quali potremo condividere i nostri files - se lo vogliamo - con la comunità. Eccellente, da provare e da sfruttare fino in fondo, Dropbox è ciò che Windows Live Skydrive sarebbe potuto divenire se solo Microsoft avesse programmato anche un client locale, non limitandosi all'upload via web. Home Page Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti