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Crepax, Il Sogno Della Donna Prima Di Valentina

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In mostra allo Spazio Mazzotta

Crepax, il sogno della donna prima di Valentina

Esposti sessanta disegni pubblicati sulla rivista «Novella» per illustrare racconti e rubriche: visioni oniriche, incubi e ossessioni

Valentina non esisteva ancora e Guido Crepax lavorava per «Novella», la più popolare e fortunata rivista della Rizzoli, destinata a diventare il settimanale al femminile di narrativa e attualità più letto negli anni Sessanta. La Galleria Spazio Mazzotta riscopre più di 60 disegni di quell'epoca, tra il 1960 e il '65, che illustrano racconti e rubriche pubblicate su quelle pagine, come «Il buio alle spalle» di Brunella Gasperini. Si tratta di pezzi unici, in bianco e nero e a colori, a volte completati da inserti a collage. Con «La curva di Lesmo», la prima storia pubblicata nell'aprile del 1965 su «Linus» di Giovanni Gandini, in cui appare alla terza puntata Valentina Rosselli, Crepax opterà per il fumetto, per la frammentazione in una sequenza quasi cinematografica delle tavole, rivoluzionando la costruzione della pagina e il tempo della lettura.

L'accenno di frangia, i capelli scuri e corti e il corpo delle figure femminili di alcuni di questi disegni anticipano sorprendentemente quelle qualità che identificheranno Valentina, l'alter ego del disegnatore milanese. Soprattutto nella rubrica del Dottor Vega, «Psicoinchiesta», del '65, già impaginata come fosse un fumetto, Crepax risolve in pochi tratti la densità narrativa di un racconto di visioni oniriche, incubi e ossessioni e segna il punto di svolta tra l'illustrazione e il fumetto. Ha una cura quasi maniacale dei dettagli, soprattutto quando lavora col pennino e la china, una tecnica che sente più propria e in cui si esprime più liberamente rispetto alla pennellata che a volte si liquefa sul cartoncino con la leggerezza di un acquerello.

I disegni raccontano il sogno degli anni '60 e la Milano dell'epoca, il contesto urbano di quel sogno: incontri all'ombra della Torre Velasca o in auto nel traffico, situazioni ludiche, romantiche, mondane, erotiche, corpi languidamente distesi su un divano con una coppa di champagne, o timidamente irrigiditi davanti a un tavolo su cui sono appoggiate copertine di dischi che Crepax disegna avendo imparato la lezione di David Stone Martin e di Ben Shahn. La rassegna è corredata da un catalogo con testi di Ferruccio Giromini e Mario Perazzi ed è realizzata in collaborazione con Luisa e Antonio Crepax e la libreria antiquaria Little Nemo di Sergio Pignatone.

Guido Crepax. Il sogno degli anni '60

Spazio Mazzotta, Foro Buonaparte 60

Inaugurazione: giovedì 13 aprile, ore 18-22

La mostra è aperta dal 14 aprile fino a giugno

Orari: lunedì chiuso, martedì 15.30-20, da mercoledì a venerdì 10-14 e 16-20, sabato 14-20, domenica 14-20

Info: tel. 02.45498776 - www.spaziomazzotta.it

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