Accedi per seguire   
Seguaci 0
ctrl-alt-canc

Gnarls Barkley: Da Internet Alle Hit Parade

1 messaggio in questa discussione

In Gran Bretagna il successo del duo americano: «Noi tra soul e funk»

Da Internet alle hit parade

Rivelazione Gnarls Barkley. Primi con un singolo scaricato online, battuti i cd

Il duo Gnarls Barkley ha scelto un nome difficile da ricordare: «Ci piaceva lo schiocco che fa la lingua. No, non c'entra nulla il campione di basket Charles Barkley».

Però un posto nella storia del pop l'hanno conquistato lo stesso: in Inghilterra la loro canzone «Crazy», distribuita solo su Internet, è arrivata al numero uno della classifica con 31 mila copie acquistate online. Per la prima volta un brano scaricabile legalmente dalla rete ha superato i tradizionali cd. «Adesso il nostro nome lo impareranno prima» ride Cee-Lo, tatuato rapper che con il produttore e dj Danger Mouse compone la bizzarra coppia americana.

Ma c'è anche un po' di Italia nel pezzo che sta facendo impazzire gli inglesi: la coppia ha campionato un motivo inciso da Gianfranco Reverberi negli Anni '70 e inserito nella colonna sonora dello spaghetti western Preparati la bara. «La nostra musica è cinematografica, racconta storie, offre emozioni» spiega Cee-Lo. E Danger Mouse: «Ennio Morricone è il mio idolo, adoro la sua illusione di grandezza. Ho iniziato a occuparmi di musica perché volevo comporre colonne sonore».

Intanto in America e in Inghilterra è uscito nei negozi il primo album degli Gnarls Barkley, «St. Elsewhere» (in Italia sarà in vendita dal 26 maggio). In Gran Bretagna ci sono voluti i Red Hot Chili Peppers per scalzare la coppia dai primi posti della classifica. «Sta andando meglio di quello che pensassimo. Internet ci rende tutti uguali, conta quello che fai, non quanti milioni le case discografiche investono su un artista. Non è un problema di soldi, ma di talento» sottolinea Cee-Lo che si chiama Thomas DeCarlo Callaway e arriva da Atlanta. Dietro il nome Danger Mouse, invece, si nasconde Brian Burton di White Plains (New York) che nel 2004, come solista, lanciò sul web il «Grey Album» — incrocio fra il «White Album» dei Beatles e il «Black Album» di Jay-Z —: in centomila scaricarono le sue canzoni. I due arrivano dall'hip hop, tre anni fa l'incontro in uno studio di registrazione. Da lì l'idea di lavorare insieme per un album che al rap preferisce «la psichedelia soul» e il funk.

«L'hip hop in questo momento ha bisogno di più vitalità. Dovrebbe essere una forma d'arte e invece è trattato come un prodotto. Per questo ce ne siamo un po' allontanati. Noi siamo cani sciolti, andiamo controcorrente. Il nostro è un album soul perché c'è il dolore e la condanna, funk perché c'è gioia, rap perché ci sono le nostre radici». I suoni potenti contrastano con la malinconia dei testi: Cee-Lo canta il suicidio, la schizofrenia, gli amori infelici. «Racconto i miei demoni, ma non sono canzoni autobiografiche». Su tutte si distingue «Necromancer» che parte così: «È indecente, molto indecente la necrofilia».

«Qui la morte è una metafora — spiega Cee-Lo —. Parlo di una ragazza che quando prende cocaina si trasforma nella regina delle feste, tutti la desiderano, ma non è davvero lei. È come se si spegnesse un interruttore nel suo cervello». Nonostante le canzoni deprimenti, i due non hanno perso la voglia di giocare. E si sono fatti fotografare con bombette nere in testa, improbabili comparse uscite da Arancia Meccanica di Kubrick. L'idea è di Cee-Lo: «Sono cresciuto in strada, ero un piccolo malvivente. La musica è stata la mia salvezza».

Sandra Cesarale

FONTE

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.


Accedi Ora
Accedi per seguire   
Seguaci 0