Inviato October 15, 2007 Un sito web contro l'autismo Roma - Cosa può fare il web socialmente utile per aiutare padri e madri preoccupati che i loro bambini possano essere affetti da autismo? Tanto, secondo i promotori di un sito a tema appena pubblicato, che vuole offrire una informazione quanto più possibile utile a riconoscere i sintomi della patologia sin dalla più tenera età, permettendo di approntare i trattamenti grazie ai quali rendere gli effetti della malattia meno invalidanti. Ne parla il Washington Post: il sito web è promosso di concerto dalle associazioni Autism Speaks e First Signs, e raccoglie contenuti sia di tipo multimediale che testuale. Accanto alle definizioni di termini come ecolalia - ovvero la ripetizione involontaria di frasi e parole pronunciate da altri, tratto caratteristico della condizione autistica (nel 75% dei casi) - sono presenti video in cui viene messo a confronto il comportamento di bambini sani e di quelli malati. L'autismo mostra molti dei suoi segni distintivi entro il terzo anno di età, e il video-glossario online serve proprio per imparare a distinguere quelli che sono i comportamenti tipici dei bambini - come il giocare in maniera compulsiva e incontrollata con tazze e stoviglie, o il battere le manine altrettanto convulsamente - da quelli che invece non dovrebbero esserlo. Differenze a volte palesi, altre volte meno, che secondo i promotori del sito meritano di essere spiegate adeguatamente, vista l'importanza della patologia. Sebbene non esista cura per quella che molti considerano una vera e propria condizione più che una "malattia" propriamente detta, l'autismo è un problema complesso, che va individuato subito e affrontato con le dovute misure riabilitative per diminuire o contenere l'effetto degenerativo sulla vita sociale e personale. E se Amy Wetherby, professoressa della Florida State University che ha contribuito alla creazione del portale, crede che il sito possa "fornire alle famiglie motivazioni per chiamare il dottore e dire sono preoccupato", c'è anche chi è più prudente, come Michael Wasserman, pediatra di New Orleans, che teme che le informazioni presenti su autismspeaks.org possano portare i genitori a preoccuparsi eccessivamente per quelli che sono semplici comportamenti di un bambino sano che sta crescendo. fonte Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti