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Ubuntu, Lo Stambecco Intrepido

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DA OGGI gli utenti di tutto il mondo possono scaricare Intrepid Ibex ('stambeco intrepido') , il nomignolo con cui è chiamata la nuova versione di Ubuntu, la distribuzione veloce e semplice da usare che è riuscita in pochi anni a far conoscere a milioni di persone il sistema operativo Linux. Ubuntu 8.10, questo il nome ufficiale, è la nona versione del sistema sponsorizzato dal miliardario sudafricano Mark Shuttleworth, ed è un altro passo verso l'obiettivo del progetto: portare Linux dove è oggi Windows, nelle case e nei luoghi di lavoro di tutti.

Le novità. Questa nuova versione di Ubuntu è quasi una versione di transizione. Le novità a livello visuale sono minime: un nuovo sfondo, alcuni ritocchi ai caratteri e alla disposizione di icone e testo. Si può attivare un nuovo tema grafico che, in sostituzione di quello classico chiamato Human, rende l'interfaccia più scura e sobria: si chiama DarkRoom e si trova nelle impostazioni dedicate all'aspetto del sistema.

Oltre agli aggiornamenti dell'intero parco software, dai programmi per la navigazione a quelli per le comuni attività d'ufficio, nella distribuzione si troverà un migliore gestore delle connessioni di rete, un metodo, da attivare in fase di installazione, per creare una partizione crittografata privata e la visualizzazione a schede (come per le finestre dei browser) di Nautilus, il gestore dei file e cartelle incluso nella distribuzione.

È stato migliorato il processo di installazione ed è stata aggiunta anche la possibilità di attivare un account ospite, comodo quando si vuol fare usare il computer ad altri e non si vuole che questi possano modificare i file o le impostazioni del sistema.

Novità più corpose sul fronte del supporto per dispositivi: la nuova Ubuntu offre una migliore gestione delle Webcam, delle schede di rete, dei dispositivi USB e dei sempre più diffusi hard disk allo stato solido. Sono miglioramenti inclusi nel nuovo Kernel, il cuore del sistema operativo che gestisce l'interazione fra i programmi e i dispositivi hardware interni o esterni.

Le scommesse per il futuro. Tra le versioni più recenti di Ubuntu, questa è quella che offre il minor numero di novità, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento dell'usabilità e le funzioni dedicate all'utente. Molto più ci si aspetta invece da Jaunty Jackalope, la versione che sarà distribuita ad Aprile 2009 e che è stata pensata in un momento in cui Linux, per la prima volta, comincia a comparire in dispositivi di largo consumo.

La diffusione del sistema del pinguino sui Netbook, i piccoli portatili a basso costo come l'Asus Eee PC, è un'opportunità che Canonical, l'azienda che sponsorizza Ubuntu, non si vuole lasciar scappare. Potrebbe essere una strada per fare breccia nel mercato dei desktop, terreno su cui Linux fatica a conquistare quote di mercato.

È un'occasione a cui Linux arriva con una grande maturità ma anche con un problema. Ogni sistema nasce dalla selezione di software e soluzioni sviluppate in libertà da migliaia di programmatori diversi. È la forza di Linux, perché porta creatività e innovazione, ma è anche una sua debolezza, perché, soprattutto nell'interfaccia utente, può dare vita a soluzioni disomogenee.

Mark Shuttleworth, il patron di Ubuntu, ha così cominciato ad assumere designer e specialisti in usabilità del software che, in due anni, dovranno dare ad Ubuntu, sono parole sue, la stessa semplicità d'uso e la stessa eleganza di un sistema Mac. I primi risultati di questo nuovo obiettivo li vedremo forse già da Aprile; sicuramente ci sarà più velocità nell'accendere e spegnere il computer e più integrazione nel sistema per le applicazioni Web, quelle tipo Gmail che si usano con il solo browser.

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