India Del Nord - Nepal

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INDIA DEL NORD - NEPAL

Kokekokko, grazie. Molto interessante.

In quasi tutte le etnie la religione ha lasciato tracce in monumenti, templi e comunque architetture che oggi noi possiamo visitare.

Tu hai parlato di buddismo che è diffuso in quasi tutto l'estremo oriente.

Esso si è manifestato con le "stupe" di cui allego un esempio nepalese. In esse si dice siano conservate reliquie del Budda, e siccome sono migliaia si dovrebbe credere che il Budda avesse 1000 denti, 500 unghie, non so quante dita e così via. !!!

Quali sono in Giappone le testimonianze architettoniche delle religioni che vi risiedono ?

Riesci a recuperare qualche foto ?

Katmandu - Tempio di Swayambunath (stupa)

[nonnoriccardo]

INDIA DEL NORD - NEPAL

Mi spiace contraddirti, ma le tue foto sono belleeeeeeee!

Guarda le somiglianze tra i tempi buddisti nel Nepal (quelli in fondo) e quello giapponese.

Non uguali ma simili.

In Giappone noto che la forma "pagoda" è molto più accentuata ed elegante, ma la torre a più piani richiama quella nepalese o indiana.

[kokekokko]

Si infatti la somiglianza tra le pagode è una delle prime cose che ho notato...devo dire che anche le tue foto sono molto belle...ti fanno venire voglia di visitarli dal vivo quei luoghi...beh spero che prima o poi un bel giro da quelle parti me lo andrò a fare.

Voglio mostrarti un altro tempio buddista chiamato Kyomizudera.La sua particolarità è che l'edificio principale è costruito praticamente per tutta la sua parte anteriore sospeso nel vuoto e sorretto da delle palizzate.Una antica leggenda giapponese narra che se ti getti giu dalla terrazza e riesci a soprevvivere all'impatto col suolo,un tuo qualsiasi desiserio verrà avverato...sembra una cosa folle data l'altezza dello strapiombo,ma in passato ci sono moltissime testimonianze di gente che lo ha fatto davvero ed è riuscita a sopravvivere! Questo grazie alla fittissima vegetazione che ne ha frenato la caduta e ha attutito il colpo!

[nonnoriccardo]

INDIA DEL NORD

A nuova Dehli c'è una moschea dell'epoca Mogul (mussulmani) dove si incontrano lo stile induista (il colonnato in primo piano) e quello islamico (il minareto sullo sfondo).

Un accostamento splendido e ben integrato.

[kokekokko]

ziaCaspita questa foto è davvero bella...mi sono incantato un sacco di tempo a guardarla!!!

Ho notato che sei molto appassionato di architettura e per questo ti mostro una cosa che credo troverai interessante

Si chiama Himeji-jo,è un tipico castello giapponese,forse uno dei più maestosi che ci rimane.Sai, ne rimangono molto pochi perchè una gran parte sono stati distrutti dai bombardamenti della guerra monduiale,o sono stati bruciati alla caduta dei signorotti (daimyo) che li abitavano.Questo poi è forse l'unico ad essere completamente originale,e non ricostruito.Ti faccio notare,ma sicuramente non ce ne sarà bisogno,che la struttura e il colore sono molto differenti rispetto a quelli titpici dei nostri castello occidentali.

P.S.ho una piccola domanda di carattere tecnico da farti se non ti dispiace:come fai a inserire nei post le immagini così grandi?Perchè col sito che uso io fa solo un collegamento come avrai notato...grazie :angel_not:

[nonnoriccardo]

Trovo che l'architettura è il tramite più immediato per un turista di capire la storia e la cultura d un popolo. Certamente poi ci sono altri elementi (pittura, scultura, musica e così via) ma spesso sono meno immediati e più difficli da trovare o da capire (proprio non riesco a capire la musica "no" giapponese !!).

La foto che hai proposto è favolosa. Mi sono permesso di scaricarla nel mio archivio personale. Spero che ciò non ti disturbi.

Sembra un castello di favola sospeso nel cielo.

[kokekokko]

No figurati non mi disturba!

Sono d'accordo con quello che tu dici,ma trovo che oltra a quelli citati da te ci sia anche un altro modo per capire e avvicinarsi alla cultura di un popolo,e questo è la letteratura.Ti faccio un esempio: mentre qui in Italia c'era Petrarca che scriveva sonetti e altre tipi di poesie d'amore (e si può dire che questo è uno dei temi principali dell'epoca),in Giappone, così come anche in Cina, i più grandi poeti parlavano nelle loro opere della bellezza e del fascino della natura,mostrando una sensibilità meno "egocentrica" rispetto ai nostri poeti.Lo stesso vale anche per altre forme di arte come la pittura,in cui la natura era il soggetto più rappresentato.Pensa che al giorno d' oggi in Giappone i telegiornali danno la notizia della fioritura dei ciliegi (sakura) e la seguono quotidianamente a seconda delle zone in cu man mano sbocciano...cosa che qui non potrebbe mai accadere.

Devi sapere che in estremo oriente la natura è vista in maniera molto diversa da come la intendiamo noi...per loro lei è un'entità a parte,con cui l'uomo non deve "interferire",ma può solo osservarla..Questo ha portato in età moderna a rendere molto difficile in questa zone un attecchimento dei protocolli internazionali per la difesa ambientale...

P:S: grazie per il consiglio!

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NEPAL

Fuor di dubbio kokekokko: anche la letteratura.

Come ho già detto in altro punto di questa discussione, mentre viaggiavo nell'India del Sud, stavo leggendo un bellissimo libro su quel paese che mi ha aiutato a capirlo meglio.

Ma in genere quando viaggio (con foto e video camera) sono attratto con immediatezza dagli aspetti architettonici e dai volti della gente. Mi dicono subito tante cose.

Quì a Katmandu ho potuto fotografare un dei "teribili" soldati Gurka, una etnia militare utilizzata dall'esercito inglese (almeno mi pare) fino all'ultima guerra mondiale.

Quì è di guardia al Palazzo Reale della capitale nepalese.

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Questo è il rito del rogo dei cadaveri.

L'uomo vicino alla pira è l'addetto al fuoco e deve provvedere che la pira bruci uniformemente senza crollare subito.

Il fuoco è fatto con legna di sandalo (molto profumata) e nella pira sono inserite erbe e profumi che impediscono cattivi odori.

Prima i parenti hanno camminato intorno al feretro pronunciando preghiere finchè il più anziano ha acceso la prima fiamma sul volto del morto: poi si allontanano e interviene l'uomo del fuoco.

I parenti aspettano in preghiera e dopo circa 4 ore il fuoco termina il suo lavoro e le ceneri vengono gettate nel fiume sacro (è un affluente del gange).

Come si vede è un rito di grande rispetto per il morto. Certo non tutti possono permettersi questi riti che sono costosi. Gli altri nelle fosse come tanti.

A Varanasi (Benares) nell'India questo rito è moltiplicato per tanti, tanti roghi in riva al Gange.

Al termine del rogo i "paria" si gettano nel fiume per recuperare i gioielli che sono sui cadaveri. Ma non ci si deve illudere, non possono tenerseli. Li devono consegnare a un capo-mafia (eh si, è tutto organizzato fuorilegge) e ricevono una piccola ricompensa.

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Pausa di lavoro a Pashupatinat, località di Katmandu vicino al fiume sacro di cui la foto prima postata.

Provate a stare accucciati come il primo a sinistra, poi mi saprete dire le rimostranze delle vostre ginocchia

Certo, loro sono abituati fino da piccoli.

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A Pashupatinat (Katmandu) un gruppo di curiose e simpatiche scimmie ci osservano.

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In un piccolo villaggio rurale,Bahtgahon, un mamma sta massaggiando con un unguento il proprio bambino.

E' stata una scena di una tenerezza incredibile.

Modificato October 13, 2008 da nonnoriccardo

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Sempre lo stesso villaggio, Bahtgahon.

Esempi di case assolutamente senza acqua e servizi.