nickca

Facciamo Un Gioco

1,141 messaggi in questa discussione

no

il penultimo intervento era il mio :regole: :popò:

:angel_not: :)

non ti arrabbiare :P vedi me? ho fatto le cose a modino era 5 risate ne ho eliminata una ora sono 4 :P :angel_not: :angel_not:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'urlo squarciò il silenzio di quella maledetta notte piena di grida, mentre la luna osservava, pallida e silenziosa cosa, chiedendosi se a volte anche gli uomini pensano a quello che sarà.

La madre si voltò lasciando cadere il gelato sul tappeto di colore avorio e in silenzio raccolse le gocce di pistacchio, fragola e puffo.

Trovandosi di fronte ad un tizio mai visto, che piano piano ansimava l'unica parola che lei non avrebbe voluto sentire uscire dalla sua bocca, per un attimo si fermò, chiedendosi se stesse sognando. Tese una mano verso l'uomo, mano che gocciolava gelato, non era gelato, ma un ricordo lontano perso nei sentieri della felicità, riparato dalla brezza della vita...così cara al cuore tornò l'immagine di quell'urlo di quella maledetta notte fredda buia e poi improvvisamente si svegliò.

Turbata da quel sogno mentre cercava di svincolarsi

PS: ma non erano 3 le parole?? :P:)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
PS: ma non erano 3 le parole??

no... sono sempre state 4... :)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Inviato (modificato)

L'urlo squarciò il silenzio di quella maledetta notte piena di grida, mentre la luna osservava, pallida e silenziosa cosa, chiedendosi se a volte anche gli uomini pensano a quello che sarà.

La madre si voltò lasciando cadere il gelato sul tappeto di colore avorio e in silenzio raccolse le gocce di pistacchio, fragola e puffo.

Trovandosi di fronte ad un tizio mai visto, che piano piano ansimava l'unica parola che lei non avrebbe voluto sentire uscire dalla sua bocca, per un attimo si fermò, chiedendosi se stesse sognando. Tese una mano verso l'uomo, mano che gocciolava gelato, non era gelato, ma un ricordo lontano perso nei sentieri della felicità, riparato dalla brezza della vita...così cara al cuore tornò l'immagine di quell'urlo di quella maledetta notte fredda buia e poi improvvisamente si svegliò.

Turbata da quel sogno mentre cercava di svincolarsi dalle catene che la

Modificato da Ti con Zero

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

tenevano legata a un :):P:P:wub:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

camioncino trasportante frutta che

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

scendeva giù per la

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'urlo squarciò il silenzio di quella maledetta notte piena di grida, mentre la luna osservava, pallida e silenziosa cosa, chiedendosi se a volte anche gli uomini pensano a quello che sarà.

La madre si voltò lasciando cadere il gelato sul tappeto di colore avorio e in silenzio raccolse le gocce di pistacchio, fragola e puffo.

Trovandosi di fronte ad un tizio mai visto, che piano piano ansimava l'unica parola che lei non avrebbe voluto sentire uscire dalla sua bocca, per un attimo si fermò, chiedendosi se stesse sognando. Tese una mano verso l'uomo, mano che gocciolava gelato, non era gelato, ma un ricordo lontano perso nei sentieri della felicità, riparato dalla brezza della vita...così cara al cuore tornò l'immagine di quell'urlo di quella maledetta notte fredda buia e poi improvvisamente si svegliò.

Turbata da quel sogno mentre cercava di svincolarsi dalle catene che la tenevano legata a un camioncino trasportante frutta che scendeva giù per la discesa a gran velocità

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

perchè aveva molta fretta

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'urlo squarciò il silenzio di quella maledetta notte piena di grida, mentre la luna osservava, pallida e silenziosa cosa, chiedendosi se a volte anche gli uomini pensano a quello che sarà.

La madre si voltò lasciando cadere il gelato sul tappeto di colore avorio e in silenzio raccolse le gocce di pistacchio, fragola e puffo.

Trovandosi di fronte ad un tizio mai visto, che piano piano ansimava l'unica parola che lei non avrebbe voluto sentire uscire dalla sua bocca, per un attimo si fermò, chiedendosi se stesse sognando. Tese una mano verso l'uomo, mano che gocciolava gelato, non era gelato, ma un ricordo lontano perso nei sentieri della felicità, riparato dalla brezza della vita...così cara al cuore tornò l'immagine di quell'urlo di quella maledetta notte fredda buia e poi improvvisamente si svegliò.

Turbata da quel sogno mentre cercava di svincolarsi dalle catene che la tenevano legata a un camioncino trasportante frutta che scendeva giù per la discesa a gran velocità perchè aveva molta fretta di finire dentro un

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

burrone

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
burrone

4 parole! non 1! :regole: :regole:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
:):P:P

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

L'urlo squarciò il silenzio di quella maledetta notte piena di grida, mentre la luna osservava, pallida e silenziosa cosa, chiedendosi se a volte anche gli uomini pensano a quello che sarà.

La madre si voltò lasciando cadere il gelato sul tappeto di colore avorio e in silenzio raccolse le gocce di pistacchio, fragola e puffo.

Trovandosi di fronte ad un tizio mai visto, che piano piano ansimava l'unica parola che lei non avrebbe voluto sentire uscire dalla sua bocca, per un attimo si fermò, chiedendosi se stesse sognando. Tese una mano verso l'uomo, mano che gocciolava gelato, non era gelato, ma un ricordo lontano perso nei sentieri della felicità, riparato dalla brezza della vita...così cara al cuore tornò l'immagine di quell'urlo di quella maledetta notte fredda buia e poi improvvisamente si svegliò.

Turbata da quel sogno mentre cercava di svincolarsi dalle catene che la tenevano legata a un camioncino trasportante frutta che scendeva giù per la discesa a gran velocità perchè aveva molta fretta di finire dentro un burrone, lei guardò nel sole

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

che si girò schifato

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

e d'improvviso fu buio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Inviato (modificato)

L'urlo squarciò il silenzio di quella maledetta notte piena di grida, mentre la luna osservava, pallida e silenziosa cosa, chiedendosi se a volte anche gli uomini pensano a quello che sarà.

La madre si voltò lasciando cadere il gelato sul tappeto di colore avorio e in silenzio raccolse le gocce di pistacchio, fragola e puffo.

Trovandosi di fronte ad un tizio mai visto, che piano piano ansimava l'unica parola che lei non avrebbe voluto sentire uscire dalla sua bocca, per un attimo si fermò, chiedendosi se stesse sognando. Tese una mano verso l'uomo, mano che gocciolava gelato, non era gelato, ma un ricordo lontano perso nei sentieri della felicità, riparato dalla brezza della vita...così cara al cuore tornò l'immagine di quell'urlo di quella maledetta notte fredda buia e poi improvvisamente si svegliò.

Turbata da quel sogno mentre cercava di svincolarsi dalle catene che la tenevano legata a un camioncino trasportante frutta che scendeva giù per la discesa a gran velocità perchè aveva molta fretta di finire dentro un burrone, lei guardò nel sole che si girò schifato e d'improvviso fu buio, le catene si dissolsero

Modificato da Diablo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

si guardò intorno per

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

cercare indizi che rievocassero

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

il suo passato ma

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ricapitolando:

L'urlo squarciò il silenzio di quella maledetta notte piena di grida, mentre la luna osservava, pallida e silenziosa cosa, chiedendosi se a volte anche gli uomini pensano a quello che sarà.

La madre si voltò lasciando cadere il gelato sul tappeto di colore avorio e in silenzio raccolse le gocce di pistacchio, fragola e puffo.

Trovandosi di fronte ad un tizio mai visto, che piano piano ansimava l'unica parola che lei non avrebbe voluto sentire uscire dalla sua bocca, per un attimo si fermò, chiedendosi se stesse sognando. Tese una mano verso l'uomo, mano che gocciolava gelato, non era gelato, ma un ricordo lontano perso nei sentieri della felicità, riparato dalla brezza della vita...così cara al cuore tornò l'immagine di quell'urlo di quella maledetta notte fredda buia e poi improvvisamente si svegliò.

Turbata da quel sogno mentre cercava di svincolarsi dalle catene che la tenevano legata a un camioncino trasportante frutta che scendeva giù per la discesa a gran velocità perchè aveva molta fretta di finire dentro un burrone, lei guardò nel sole che si girò schifato e d'improvviso fu buio, le catene si dissolsero.

Quando riaprì gli occhi si guardò intorno per cercare indizi che rievocassero il suo passato, ma vide solo un gatto

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

che aveva tanta fame

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.


Accedi Ora