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Conto Alla Rovescia Per "snakes On A Plane"

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Conto alla rovescia per "Snakes on a Plane", il cult-movie nato su Internet

di Luca Castelli

C'è un Boeing 747 in volo dalle Hawaii a Los Angeles. Tra i passeggeri, ci sono un agente dell'FBI incaricato di scortare a un processo un criminale sotto copertura e un sicario che deve uccidere il criminale e per farlo non trova niente di meglio che sguinzagliare centinaia di serpenti velenosissimi sull'aeroplano. Vi sembra una storia assurda? Non sottovalutatela, perché è la trama di "Snakes on a Plane", il film che promette di diventare uno dei maggiori incassi cinematografici estivi negli Stati Uniti.

Tanto per cambiare, tutto merito di Internet. La particolare storia di "Snakes on a Plane" nasce infatti in Rete, circa un anno fa, quando lo sceneggiatore Josh Friedman cita sul suo blog un nuovo fantomatico progetto a cui è chiamato a partecipare. Il titolo da b-movie ("Serpenti su un aeroplano") scatena immediatamente la fantasia di centinaia di internauti, che iniziano a creare poster, magliette e gadget vari su un film che ritengono immaginario.

Ma "Snakes on a Plane" è tutto tranne che un progetto fittizio. Nelle settimane successive si viene a sapere che l'attore Samuel L. Jackson è stato ingaggiato dalla New Line Cinema per il ruolo principale in un film in cui un maniaco libera quattrocento serpenti su un aeroplano in volo. Titolo del film: "Pacific Air Flight 121". Apriti cielo! Il popolo dei blog da un lato esulta per la concreta possibilità di realizzazione del film, dall'altro chiede a gran voce ai produttori di ripristinarne il vecchio adorato titolo.

E' a questo punto che la New Line si rende conto di avere tra le mani un'inaspettata gallina dalle uova d'oro: un b-movie a basso budget trasformato (gratuitamente) in fenomeno mediatico. La casa di produzione decide allora di assecondare il tam tam su Internet. "Pacific Air Flight 121" torna a essere "Snakes on a Plane" e il piano di lavorazione del film viene allungato di cinque giorni per modificare alcune parti seguendo i consigli dei fan. Viene anche trovato il modo di mettere in bocca a Samuel L.Jackson l'esclamazione-tormentone nata su Internet: "I've had it with these motherfucking snakes on the motherfucking plane" ("non ne posso più di questi fottuti serpenti su questo fot*u*o aeroplano").

Era dai tempi di "Blair Witch Project" che non si assisteva a un simile frenetico passaparola per l'uscita di un film. E come nel caso di quel piccolo horror fai-da-te esploso nel 1999 si tratta più di un allegro fenomeno sociale che non dell'attesa per un capolavoro artistico ("speriamo che alla fine coincida con i nostri sogni e sia deliziosamente e sublimemente orribile", ha dichiarato lo scrittore William Gibson).

Certo è che il caso di "Snakes on a Plane" sta mandando in fibrillazione gli esperti di marketing. Come già accaduto con la musica (vedi l'esempio degli Arctic Monkeys) e con la tv ("Lost"), Internet si conferma un universo indomabile, incontrollabile e piuttosto restio a rispettare le regole e i vecchi codici del diritto d'autore, ma anche capace di generare incredibili exploit promozionali, con successi planetari che vengono creati dal mattino alla sera senza che i produttori debbano spendere un euro in pubblicità.

"Snakes on a Plane" uscirà negli Stati Uniti e in buona parte dell'Europa ad agosto. Per l'Italia bisognerà invece aspettare qualche mese in più: a meno di colpi di scena, l'aereo e i suoi serpenti atterreranno nei nostri cinema solo verso la fine di novembre.

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